alessandraj10
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Concetti Chiave

  • Aristotle identifies four causes: material, formal, efficient, and final, to understand the principles of movement.
  • The material cause refers to the substance of an object, like the suitable material an artisan uses to create something.
  • The formal cause is the form or arrangement of the material, while the efficient cause is the one who initiates the movement, like the artisan.
  • The final cause is the purpose for which the object is made, distinct from its form as it relates to the object's intended use.
  • In nature, the formal, efficient, and final causes often coincide, reflecting Aristotle's belief in nature's tendency towards a purpose or finalism.

Indice

  1. Le cause del movimento secondo Aristotele
  2. Le quattro cause aristoteliche
  3. L'arte come imitazione della natura

Le cause del movimento secondo Aristotele

Poiché per Aristotele fare scienza di qualcosa vuol dire conoscere le cause che fanno essere quella cosa in un certo modo, per conoscere i principi del movimento è necessario determinarne le cause. Così, dopo aver già individuato i concetti di potenza ed atto, il filosofo osserva che esistono quattro cause: materiale, formale, efficiente o motrice e finale. Aristotele ha, infatti, un’idea di causa molto ampia che non si limita alla causa efficiente, necessaria e sufficiente per il verificarsi del fenomeno, come la nostra, poiché noi individuiamo la causa ultima sottintendendo le altre condizioni, ma le approfondisce tutte e quattro, partendo, per determinarle, dalla produzione di oggetti, ossia dall’arte, perché vede un’analogia tra l’operare dell’uomo e quello della natura e nel primo queste cause sono più evidenti.

Le quattro cause aristoteliche

La causa materiale è la materia di cui l’oggetto è fatto:per esempio nel caso di un artigiano che vuol fabbricare un oggetto è il materiale adatto allo scopo di fabbricare quell’oggetto, la causa formale è la forma assunta, ossia il modo in cui la materia è disposta, la causa motrice è chi ha prodotto l’oggetto, ossia ha impresso il movimento e fatto sì che la materia assumesse quella forma, quindi l’artigiano che agisce per fabbricare l’oggetto, ed infine la causa finale, ossia il fine per cui l’oggetto è stato fabbricato e si distingue dalla forma perché riguarda il modo in cui poi usare l’oggetto. Nel particolare la causa motrice è una causa esterna che attua la potenzialità della materia, la causa materiale coincide con la potenza e quella formale con l’atto.

L'arte come imitazione della natura

Il ricorso all’arte è per Aristotele funzionale perché aiuta a comprendere le cause che agiscono in natura, in quanto l’arte imita la natura stessa. A differenza degli oggetti artificiali però in natura tre delle quattro cause coincidono, ossia quella formale, motrice e finale. Quella formale coincide con la finale perché ad esempio un seme raggiunge il suo fine quando raggiunge la forma e la causa efficiente è una pianta già in atto come quella che diventerà il seme, perciò coincide con le precedenti. Nella pianta nuova, infatti, ci sarà qualcosa di individuale, ma avrà la forma pianta come specie, cioè pur non essendo identica dal punto di vista numerico è uguale da quello della specie. Per Aristotele la natura nei suoi processi mira sempre ad un fine, quindi è mossa da un finalismo, per cui le cose tendono a riprodursi e a riprodurre eternamente le stesse forme.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le quattro cause identificate da Aristotele?
  2. Aristotele identifica quattro cause: materiale, formale, efficiente o motrice, e finale. Queste cause spiegano il modo in cui qualcosa esiste e opera.

  3. Come Aristotele utilizza l'arte per spiegare le cause?
  4. Aristotele utilizza l'arte come analogia per spiegare le cause, poiché vede un parallelismo tra l'operare dell'uomo e quello della natura, rendendo le cause più evidenti.

  5. In che modo le cause coincidono in natura secondo Aristotele?
  6. In natura, secondo Aristotele, le cause formale, motrice e finale coincidono. Ad esempio, un seme raggiunge il suo fine quando assume la forma di una pianta, e la causa efficiente è una pianta già esistente.

  7. Qual è il ruolo del finalismo nei processi naturali secondo Aristotele?
  8. Per Aristotele, la natura è mossa da un finalismo, dove i processi naturali mirano sempre a un fine, tendendo a riprodurre eternamente le stesse forme.

Domande e risposte

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