Concetti Chiave
- Dio è la causa prima e immutabile che assicura l'ordine perfetto dell'universo, secondo Aristotele.
- Essendo immobile e completo, Dio attrae tutte le creature verso di lui come motore immobile.
- Dio non è composto di materia, poiché la materia implica potenzialità e possibilità di cambiamento.
- È descritto come "pensiero di pensiero", concentrato su se stesso per mantenere la sua perfezione.
- Dio agisce come "Causa Finale", fungendo da polo di attrazione e oggetto d'amore, senza essere creatore dell'universo.
La concezione di Dio secondo Aristotele
Colui che causa il movimento dell’universo e assicura quest’ordine perfetto è Dio. Secondo Aristotele, quando si parla di Dio, bisogna pensare a una sostanza immutabile ed eterna. Immobile perché non possiamo dire che dio si muova, perché ciò che si muove lo fa per raggiungere uno scopo, ma Dio nn ha da raggiungere nulla, perché se dovesse raggiungere qualcosa vuol dire che manca di qualcosa e se manca di qual cosa vuol dire che non è Dio.
Dio come motore immobile
Egli è completo e, proprio per questo, tutte le creature amano lui e tendono verso di lui. Cercano di avvicinarsi a lui, egli, infatti, attrae verso di se tutte le cose, diventando motore per tutte le cose, il primo motore immobile. Dio non è composto di materia perché la materia è potenza, cioè possibilità di divenire, ma Dio non può essere potenza, perché se lo fosse non poterebbe realizzarsi se non grazie a qualcosa che è già in atto. Dio è la causa del movimento. È pensiero di pensiero, vale a dire pensa se stesso, perché se pensasse qualcosa di esterno a se stesso sarebbe incompleto e imperfetto.
Dio come causa finale
Dio, per originare il movimento agisce come “Causa Finale”, è polo di attrazione dell’universo, oggetto d’amore. Dio non è il creatore dell’universo, ma dell’ordine