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Concetti Chiave

  • La cultura riflette un crescente orientamento verso l'individualismo, allontanandosi dalla vita politicamente impegnata.
  • Il professionismo intellettuale cresce ad Atene, con la scuola di retorica di Isocrate che sostituisce i Sofisti itineranti.
  • L'Accademia di Platone emerge come centro di ricerca e formazione politica, influenzando per oltre 900 anni.
  • Le scuole si sviluppano attorno a figure carismatiche, promuovendo la ricerca collaborativa e la produzione di conoscenze.
  • La filosofia del IV secolo a.C. enfatizza la conoscenza disinteressata, pur mantenendo un ruolo politico nella crisi della pòlis.

Indice

  1. L'apertura di nuove “scuole”
  2. Cultura e vita privata
  3. L'accademia di Platone
  4. Ruolo della filosofia nel IV secolo

L'apertura di nuove “scuole”

Cultura e vita privata

Anche la cultura comincia a rispecchiare questo orientamento: al modello della vita politicamente impegnata si contrappone (e si contrapporrà sempre più) quello dell’uomo privato, lontano dall’attività pubblica, chiuso nei suoi interessi e nella sua aspirazione ad una vita tranquilla.

Il professionismo si afferma in

L'accademia di Platone

Platone apre la sua Accademia: una scuola filosofica e, insieme, di formzione scientifica e politica, che durerà più di 900 anni e verrà chiusa da Giustiniano nel 529 d.C.

Essa, vivo Platone, da un lato funziona come vero e proprio istituto di ricerca, frequentato da giovani intellettuali e da scienziati provenienti da diverse città, uniti da convinzioni e programmi comuni di lavoro; dall’altro è luogo di formazione politica, da cui escono filosofi che si impegneranno — in diverse città — in tentativi di riforma costituzionale. Le scuole si costituiscono attorno aduna forte personalità e sono un luogo di ricerca in comune nel quale si svolge un lavoro in équipe, si

accumulano conoscenze e si producono strumenti del sapere come i libri.

Ruolo della filosofia nel IV secolo

La filosofia, che nel IV secolo a.C. acquista le sue forme più alte e significative, elabora e interpreta questo mutamento, ma in forma ancora contraddittoria. Essa sottolinea, infatti, sempre più il valore della conoscenza disinteressata e sembra talvolta offrire un rifugio in un’età di disordine e di caduta delle antiche certezze. Nello stesso tempo, svolge ancora un ruolo politico e progettuale nella crisi della pòlis, come mostreranno la vita e l'opera di Platone.

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