Concetti Chiave
- Agostino vede un'analogia tra uomo e Dio: l'uomo ha memoria, intelligenza e volontà; Dio è essere, verità e amore.
- L'uomo è temporaneo e cerca la verità, ma solo Dio è eterno e possiede la verità assoluta.
- Dio è la fonte di amore e bontà, mentre l'uomo deve sforzarsi per fare il bene e trovare la felicità tramite la grazia divina.
- Agostino sostiene che il male non è creato da Dio; i mali fisici servono al tutto, mentre i mali morali derivano dal libero arbitrio umano.
- Il male è visto da Agostino come assenza di bene, non come creazione divina, sottolineando la responsabilità umana nel peccato.
Indice
Analogia tra uomo e Dio
Tra l’uomo e Dio c’è un’analogia sono strutturati infatti in maniera simile, Dio ha tre attributi [l’essere, la verità e l’amore] mentre l’uomo ne ha altri tre [la memoria, l’intelligenza e la volontà].
Condizione umana e ricerca della verità
L’uomo vive in una condizione di temporaneità e di vanità, perché il passato esiste solo nella memoria ed il futuro come immaginazione ed il presente è vano e non c’è, Dio non è memorio o immortale, è eterno e la memoria è ciò che ci rende esistenti, se non ci ricordassimo niente saremmo nulla. L’uomo non conosce ma con l’intelligenza può imparare da Dio, che conosce già tutte le risposte ed è lui la unica e sola verità. L’uomo è la volontà di fare il bene, Dio non deve fare sforzi per fare del bene in quanto Lui è il bene in sé, è Amore. L’uomo non basta a se stesso perché è in una condizione intermedia e cerca di conoscere ma non avrà mai la verità assoluta, vuole essere verità, ma non lo è, la soluzione è aprire il proprio cuore nella speranza che Dio dia la grazie e che infonda la felicità per placare l’inquietudine.
L’uomo non basta a se stesso perché è in una condizione intermedia e cerca di conoscere ma non avrà mai la verità assoluta, vuole essere verità, ma non lo è, la soluzione è aprire il proprio cuore nella speranza che Dio dia la grazie e che infonda la felicità per placare l’inquietudine. Dio non fornisce la grazia a tutti, ma Agostino non comprende questo punto, la distanza esiste già dal fatto che le caratteristiche dell’uomo siano quelle di Dio ma ad un grado inferiore e lui deve diminuire questa distanza, non estenderla attraverso il peccato, quindi odiando, ignorando, perdersi nella quotidianità. Se esiste Dio però perché esiste il male?
Il male e la responsabilità umana
Per quanto riguarda i mali fisici o naturali che esistono in natura, come ad esempio la morte di una preda mangiata, non è responsabilità di Dio, sono dei mali se individuali ma sono funzionali alla vita del tutto. Per quanto concerne invece i mali morali, quindi i mali compiuti dall’uomo prodotti dal peccato, Dio non è responsabile neanche di loro perché lui aveva dato all’uomo la possibilità di non peccare tramite il libero arbitrio, è quindi colpa esclusivamente dell’essere umano. Il male non c’è perché Dio non crea cose negative e quindi le cose maligne non esistono, il male si incarna dunque nell’assenza del bene.
Domande da interrogazione
- Qual è la relazione tra l'uomo e Dio secondo Agostino?
- Come Agostino spiega l'esistenza del male nel mondo?
- Perché l'uomo non può raggiungere la verità assoluta secondo Agostino?
- Qual è il ruolo del libero arbitrio nella concezione del male di Agostino?
Agostino descrive una relazione di analogia tra l'uomo e Dio, dove Dio possiede gli attributi dell'essere, della verità e dell'amore, mentre l'uomo ha la memoria, l'intelligenza e la volontà. L'uomo cerca di conoscere Dio, che è la verità assoluta, e deve aprire il cuore per ricevere la grazia divina.
Agostino distingue tra mali fisici e morali. I mali fisici sono parte della natura e non responsabilità di Dio, mentre i mali morali derivano dal peccato umano e dal libero arbitrio. Dio non crea il male, che è visto come assenza di bene.
L'uomo è in una condizione intermedia e temporanea, e non può raggiungere la verità assoluta perché solo Dio è la verità. L'uomo deve cercare di avvicinarsi a Dio per ottenere la grazia e la felicità.
Il libero arbitrio è fondamentale nella concezione del male di Agostino, poiché Dio ha dato all'uomo la possibilità di non peccare. I mali morali sono quindi responsabilità dell'uomo, che sceglie di peccare nonostante la possibilità di fare il bene.