
La riforma della Buona Scuola ha portato tante modifiche per l'esame di terza media 2018. In particolare, nella prova di matematica terza media 2018, il Miur ha parlato di coding e competenze computazionali.
A differenza della prova di italiano, che prevede l'aggiunta della sintesi al tema, quella di algebra sarà molto diversa. Due termini nuovi, riportati dal ministero in questo modo: “Nella predisposizione delle tracce la commissione può fare riferimento anche ai metodi di analisi, organizzazione e rappresentazione dei dati, caratteristici del pensiero computazionale".
Coding, che cos’è?
Già il termine suggerisce di quale settore stiamo parlando: informatica. Coding è una parola inglese che sta per programmazione. Oggi ci si è resi conto dell’importanza dell’insegnamento di questa materia, utile soprattutto come investimento per il futuro dei giovani. Saper dare gli input giusti al computer, per poi arrivare a creare applicazioni e programmi di diverso genere, sta diventando il pane quotidiano di moltissimi ragazzi. Ma vedremo come il coding va a braccetto con un altro termine, altrettanto importante.
Pensiero computazionale
Dal coding si arriva al pensiero computazionale. Lo sviluppo di capacità che consente di risolvere problemi attraverso metodi, strumenti e strategie. Il trucco è suddividere il quesito in più parti, in questo modo la soluzione di ogni frammento consente di risolvere il tutto.
Quali le differenze
Dunque è chiara la differenza. Se il coding si sofferma sulla tecnologia il pensiero computazionale va oltre, facendo intuire ai ragazzi le potenzialità della propria mente. Insomma per i ragazzi l'informatica, un po' come l'inglese, diventerà piano piano un elemento essenziale per la loro formazione. E la prova avverrà proprio a giugno.
Serena Santoli