Concetti Chiave
- Le vernici ad olio, composte da oli siccativi e sostanze minerali, sono utilizzate per mobili e infissi interni e si distinguono per la loro finitura lucida o opaca.
- Le vernici lacche, a base di resina naturale, sono ideali per lavori di decorazione interni, ma asciugano lentamente e sono spesso sostituite da vernici sintetiche.
- Le vernici sintetiche offrono brillantezza e resistenza, adatte per muri interni e mobili; le varianti grasse sono perfette per esterni grazie alla resistenza agli agenti atmosferici.
- Le vernici ad alcool, molto brillanti ma delicate, sono utilizzate principalmente per lucidare mobili e infissi.
- Le vernici alla calce, composte da acqua e calce bianca, sono usate per pareti e soffitti ma vengono sempre più sostituite dalle vernici sintetiche lavabili.
Classificazione ed impieghi delle vernici
In pratica, le vernici si distinguono secondo Fuso, determinato come s’è detto dalle caratteristiche delle loro parti vernicianti, in:
— Vernici ad olio : costituite da oli siccativi addizionati a sostanze minerali che fanno asciugare l’olio in minore tempo.
Sono lucide, mezze lucide od opache e più o meno grasse-, si usano per mobili ed infissi interni; hanno come solvente l’acquaragia.
— Vernici lacche: costituite da una resina naturale, sola o combinata con oli siccativi e sciolta in un solvente, che di solito è l’acquaragia.
Sono vernici brillanti, che asciugano con una certa lentezza e risultano adatte soltanto per interni o per lavori fini di decorazione (es.
— Vernici sintetiche: costituite da una resina sintetica sciolta in un solvente e addizionata ad un plastificante.
Sono molto brillanti e resistenti e si usano larga¬mente per muri interni, porte, mobili.
Per esterni (muri, persiane, infissi) si usano invece le vernici sintetiche grasse, che sono analoghe alle precedenti ma con l’aggiunta di un olio siccativo. Sono dense, un po’ meno brillanti delle sintetiche semplici e resistono molto bene agli agenti atmosferici. Le cosiddette vernici lavabili sono vernici sintetiche in cui la resina di base ha per solvente l’acqua e come aggiunta sostanze emulsionanti a base di cellulosa. La loro fortuna nella decorazione di locali con esigenze particolari (tipo le cucine, i bagni e gli altri servizi della casa) è grande, data anche la loro facilità di applicazione: si diluiscono infatti con l’acqua. Notissime sono fra esse il Ducatone e il Tintala.
— Vernici ad alcool o a spirito: costituite da soluzioni di resine naturali ed artificiali in solventi alcoolici o simili.
Sono molto siccative e brillanti, ma piuttosto delicate (sono ad esempio macchiate dall’acqua); si usano per lucidare mobili ed infissi.
—• Vernici alla calce: costituite da acqua e calce bianca ed eventualmente piccole quantità di colore. Si usano per pareti e soffitti, in modo sempre più limitato, data la grande concorrenza delle vernici sintetiche lavabili.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali categorie di vernici descritte nel testo?
- Quali sono le caratteristiche delle vernici sintetiche e i loro usi principali?
- Perché le vernici alla calce sono meno utilizzate oggi?
Le vernici si distinguono in vernici ad olio, lacche, sintetiche, ad alcool o a spirito, e alla calce, ognuna con caratteristiche e impieghi specifici.
Le vernici sintetiche sono costituite da resine sintetiche, sono molto brillanti e resistenti, e vengono utilizzate per muri interni, porte e mobili. Per esterni si usano le varianti grasse, resistenti agli agenti atmosferici.
Le vernici alla calce sono meno utilizzate a causa della concorrenza delle vernici sintetiche lavabili, che offrono maggiore praticità e facilità di applicazione.