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Concetti Chiave

  • Il settore siderurgico si concentra sulla lavorazione del ferro e delle sue leghe, principalmente ghise e acciai, ottenuti dai minerali e dalla rifusione di rottami.
  • La ghisa, con un alto contenuto di carbonio, è utilizzata solo per fusione, mentre l'acciaio, ottenuto tramite processi di raffinazione e decarburazione, è più versatile e fondamentale nella metallurgia moderna.
  • Il ferro dolce contiene meno carbonio dello 0,30%, è facilmente saldabile e lavorabile per fucinatura, ma non per fusione.
  • L'industria siderurgica globale è dominata da paesi come Stati Uniti, Gran Bretagna, Unione Sovietica, Germania e Svezia, mentre l'Italia produce e importa grandi quantità di minerali di ferro e rottami.
  • Il rame è essenziale per le sue applicazioni tecniche, ma deve essere purificato per l'uso; le sue leghe principali includono bronzo, ottone e alpacca, ognuna con specifiche applicazioni industriali e artistiche.

Ferro ed industria siderurgica

Un ramo particolare e fondamentale della metallurgia è quello siderurgico, che si occupa della lavorazione del ferro e delle sue leghe. Infatti il ferro non viene mai usato allo stato puro, ma in lega con il carbonio, per formare le ghise e gli acciai.
Il ferro (Fe) (*) viene ricavato dai suoi minerali, nei quali è combinato col solo ossigeno (magnetite ed ematite), con ossigeno e idrogeno (limonite) o con zolfo {pirite).
È anche largamente ottenuto dalla rifusione di rottami, derivati da avanzi di lavorazione e da ferraglie di demolizione di navi, materiale ferroviario, aereo, automobilistico.
— I minerali ferrosi vengono scelti, frantumati e macinati; poi addizionati con un adatto fondente ed introdotti negli altiforni, a strati alterni con carbone coke o di legna.

Qui, sotto l’azione combinata del calore fortissimo (fino a 1700°C) e dell’aria immessa da particolari aperture, i materiali sono soggetti a profonde trasformazioni fisiche e chimiche, per cui risultano gradualmente ridotti, carburati, fusi e separati dalle scorie.
— Il prodotto ottenuto è detto ghisa ; contiene dal 2 al 6% di carbonio; ha struttura granulosa; non è saldabile, né duttile, né malleabile; si lavora soltanto per fusione.
— Con successive operazioni di raffinazione (cioè eliminazione degli elementi chimici estranei: zolfo, fosforo, azoto) e di decarburazione (eliminazione di gran parte del carbonio mediante passaggio di ossigeno nella ghisa fusa, contenuta in grandi recipienti detti convertitori) si ottiene invece l’acciaio, che è una lega dì ferro e carbonio nella percentuale dallo 0,30 al 2% circa.
L’acciaio è temperabìle (cioè riscaldato e poi sottoposto ad un brusco raffreddamento acquista maggiore durezza e resistenza alla trazione ed anche maggiore fragilità); saldabile; lavorabile per fucinatura o per fusione. E tenace, duttile, malleabile; di struttura più fine della ghisa ed in grado di magnetizzarsi in modo permanente. Queste caratteristiche ne fanno la lega in assoluto più importante della moderna metallurgia. L’acciaio, a sua volta, può essere comune o speciale, cioè addizionato con altri elementi che gli conferiscono particolari requisiti (es. : acciaio inossidabile, largamente usato per posateria e pentolame, in quanto inattaccabile dalla ruggine e dagli acidi).
— Se il materiale ferroso, an-cora depurato, contiene carbonio in misura inferiore allo 0,30 % viene detto ferro dolce. E molto facilmente saldabile, tenacissimo; lavorabile per fucinatura (ferro battuto), ma non per fusione.
— La lavorazione dei rottami di ferro è naturalmente meno complessa di quella dei minerali: dopo essere stati selezionati essi vengono fusi in forni elettrici e il materiale ottenuto è sottoposto a raffi- nazione, se occorre. Quindi viene colato in forme, dove solidifica e assume l’aspetto di pani o lingotti. Da questi ultimi si otterranno poi i la-minati, le barre, i profilati e gli altri prodotti finiti.
— La grande industria siderurgica, chiave dell’econonomia mondiale, è ripartita tra Stati Uniti, Gran Bretagna, Unione Sovietica, Germania e Svezia. L’Italia produce circa 1 milione di tonnellate all’anno di minerali di ferro, estratti dalle miniere dell’isola d’Elba, della Sardegna, del Bresciano, del Grossetano e di Cogne. Ne importa altri 11 milioni di tonnellate all’anno, oltre ad ingenti quantità di rottami.
La lavorazione dei minerali e dei rottami, base dell’industria metalmeccanica, è distribuita in Italia secondo la cartina riportata, in cui la grandezza dei simboli è relativa all’importanza dei diversi centri siderurgici.
È interessante ricordare che, per facilitare gli scambi in questo vitale settore economico, è stata costituita nel 1951 la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (C.E.C.A.), cui partecipano insieme all’Italia, la Francia, il Belgio, l’Olanda, il Lussemburgo e la Germania Occidentale.

Il rame (Cu) è un metallo di estrema importanza per le sue applicazioni tecniche.
Caratteristico per il bel colore rosso; pesante; molto duttile; facile a lavorarsi anche a freddo, il rame viene ricavato grezzo trattando in appositi forni i suoi minerali, fra cui i più noti sono la calcopirite, la azzurrite, la malachite.
Per l’impiego il rame deve essere sempre depurato o con mezzi chimici o con l’elettrolisi, che dà il rame elettrolitico, destinato ad usi elettrici per le sue ottime qualità di conduttore.
Il rame, un tempo molto impiegato negli usi domestici, è oggi escluso da essi perché si ossida facilmente e forma, con gli acidi, dei sali molto velenosi (il cosiddetto verderame).
Importantissime sono le sue leghe:
— bronzo (lega di rame e stagno, usata nella fabbricazione di oggetti artistici, monete, medaglie, campane ed anche ingranaggi, valvole, bossoli);
—- ottone (lega di rame e zinco, impiegata nella fabbricazione di particolari accessori per la casa, quali maniglie e rubinetterie; di strumenti musicali; di ornamenti, ed anche di viterie, tubi, molle, ecc.);
— alpacca (lega di rame, zinco e nichelio, usata in passato soprattutto per posaterie).

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo fondamentale dell'industria siderurgica nella metallurgia?
  2. L'industria siderurgica è fondamentale nella metallurgia poiché si occupa della lavorazione del ferro e delle sue leghe, come ghise e acciai, che sono essenziali per molte applicazioni industriali.

  3. Come viene ottenuto il ferro dai suoi minerali?
  4. Il ferro viene estratto dai minerali come magnetite ed ematite attraverso processi che includono frantumazione, macinazione e fusione in altiforni, dove subisce trasformazioni fisiche e chimiche.

  5. Quali sono le differenze principali tra ghisa e acciaio?
  6. La ghisa contiene dal 2 al 6% di carbonio, è granulosa e non è saldabile, mentre l'acciaio ha una percentuale di carbonio dallo 0,30 al 2%, è temperabile, saldabile, duttile e malleabile, rendendolo più versatile.

  7. Qual è l'importanza della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (C.E.C.A.)?
  8. La C.E.C.A., costituita nel 1951, facilita gli scambi nel settore siderurgico tra paesi europei come Italia, Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Germania Occidentale, promuovendo la cooperazione economica.

  9. Quali sono le applicazioni principali del rame e delle sue leghe?
  10. Il rame è usato per le sue qualità di conduttore elettrico, mentre le sue leghe, come bronzo e ottone, sono impiegate in oggetti artistici, accessori per la casa, strumenti musicali e componenti meccanici.

Domande e risposte