Concetti Chiave
- Lo sviluppo psicomotorio è il processo intrecciato tra corpo e movimento che evolve durante le prime fasi della vita, formando lo schema corporeo.
- Gli stimoli sensoriali iniziano a influenzare lo sviluppo psicomotorio già nel grembo materno, con tatto e udito predominanti.
- Dopo la nascita, il passaggio da un ambiente acqueo a uno aereo cambia radicalmente le stimolazioni sensoriali, introducendo suoni più distinti e i sensi di olfatto e gusto.
- Il tatto svolge un ruolo fondamentale nei primi mesi, facilitando l'esplorazione dell'ambiente e il "dialogo tonico" con la madre attraverso il contatto fisico.
- La vista si sviluppa progressivamente nei primi mesi: da forme indefinite a dettagli, fino alla distinzione di colori e messa a fuoco intorno ai quattro mesi.
Lo sviluppo psicomotorio
Il nostro corpo, insieme alla psiche che lo anima, è l'attore principale del movimento e, specialmente nelle prime fasi della vita, è in costante evoluzione. Mentre il corpo cambia, si evolve parallelamente e in maniera correlata la nostra capacità di muoverci. Questo sviluppo intrecciato tra corpo e movimento è detto sviluppo psicomotorio e conduce alla formazione dello schema corporeo.Lo schema corporeo è la percezione sintetica e globale che abbiamo di noi stessi e del nostro corpo, in posizione statica o dinamica. Esso non è qualcosa che riceviamo già precostituito, ma è una costruzione che tiriamo su mattone per mattone, partendo da alcuni dati: gli stimoli sensoriali.
Gli stimoli sensoriali
Gli stimoli sensoriali sono il punto di partenza dello sviluppo psicomotorio. Essi rivestono un'importanza fondamentale già nel grembo materno, dove a prevalere sono le sensazioni tattili e uditive. Il liquido amniotico, una sostanza che circonda e protegge il feto, funge da filtro per una percezione attenuata di suoni o di stati di caldo o freddo, che determinano molto spesso agitarsi del nascituro e che condizionano perciò il movimento già in fase embrionale.Quando veniamo al mondo le stimolazioni esterne si modificano radicalmente: passiamo da un ambiente acqueo a un ambiente aereo.
I suoni ci giungono meno ovattati: fin dai primi mesi di vita siamo in grado di percepirli e di individuarne orientativamente la sorgente. Scopriamo inoltre l'olfatto e il gusto, che favoriscono la prima relazione tra noi e un soggetto esterno: la mamma. Quello che si crea nei primi sei di vita è un rapporto privilegiato, in cui le sensazioni olfattive e quelle gustative fungono da orientamento. L'odore della madre e il sapore del suo latte diventano distintivi e riconoscibili per noi, che li preferiamo a tutti gli altri.
Questo rapporto è alimentato dal tatto che, specialmente all'inizio, è il senso che apre le porte all'esplorazione dell'ambiente fisico che abbiamo intorno. Grazie alle sensazioni tattili, di piccoli stabiliamo con la mamma il cosiddetto dialogo tonico, che ha origine proprio dalle situazioni di contatto tra il nostro corpo e il suo: quando la mamma ci culla, ci abbraccia, ci accarezza, le restituiamo delle risposte che, non potendo ancora essere verbali, si riconoscono in un rilassamento del corpo o al contrario in un suo irrigidimento.
Le sensazioni tattili ci offrono anche, appena nati, la possibilità di dialogare non solo con ciò che è fuori di noi, ma anche con il nostro corpo e con le sue funzioni organiche. Entrando in comunicazione con il corpo, percepiamo sensazioni di piacere o al contrario di fastidio e malessere.
Quando nasciamo apriamo finalmente i nostri occhi alla luce e la vista assume un ruolo cardine nella nostra scoperta del mondo. Ma le capacità fisica raggiungono le loro piene potenzialità solo con un graduale percorso. Appena nati riusciamo a percepire le immagini che abbiamo di fronte come forme piuttosto indefinite.
A poco a poco iniziamo a seguire i movimenti degli oggetti, finché, tra i 2 e 3 mesi, diventiamo in grado di rilevarne i particolari. Solo intorno ai 4 mesi cominciamo a percepire la differenza tra i colori e a mettere a fuoco a distanze diverse. I nostri movimenti iniziano a essere influenzati dal miglioramento delle nostre capacità visive.
Intorno ai due anni il percorso è finalmente compiuto e l'intera nostra gestualità trae beneficio: ci muoviamo in modo meno incerto poiché abbiamo una percezione più chiara di ciò che abbiamo intorno.
Domande da interrogazione
- Che cos'è lo sviluppo psicomotorio?
- Qual è il ruolo degli stimoli sensoriali nello sviluppo psicomotorio?
- Come cambiano le stimolazioni sensoriali dopo la nascita?
- Qual è l'importanza del tatto nei primi mesi di vita?
- Come si sviluppa la vista nei primi mesi di vita?
Lo sviluppo psicomotorio è l'evoluzione intrecciata tra corpo e movimento, che porta alla formazione dello schema corporeo, una percezione globale di noi stessi.
Gli stimoli sensoriali sono fondamentali per lo sviluppo psicomotorio, iniziando già nel grembo materno e continuando dopo la nascita, influenzando il movimento e la percezione del corpo.
Dopo la nascita, le stimolazioni sensoriali cambiano radicalmente, passando da un ambiente acqueo a uno aereo, con suoni meno ovattati e l'introduzione di olfatto e gusto.
Il tatto è cruciale nei primi mesi di vita, facilitando l'esplorazione dell'ambiente e il dialogo tonico con la madre, attraverso il contatto fisico e le risposte corporee.
La vista si sviluppa gradualmente: inizialmente percepiamo forme indefinite, poi seguiamo movimenti e dettagli, e intorno ai 4 mesi distinguiamo colori e mettiamo a fuoco a diverse distanze.