Concetti Chiave
- Gli sportivi con disabilità spesso mostrano una determinazione straordinaria, come dimostra la Nazionale Calcio Amputati del CSI, fondata da Francesco Messori, nato senza una gamba.
- Beatrice Vio, colpita da meningite con conseguente amputazione, ha raggiunto traguardi notevoli nella scherma, tra cui l'oro ai Giochi Paralimpici di Rio nel 2016.
- Alex Zanardi, dopo un grave incidente nel 2001, ha intrapreso una carriera nel paraciclismo vincendo diverse medaglie d'oro, dimostrando resilienza e passione.
- Federico Morlacchi, nonostante una malformazione congenita, ha eccelso nel nuoto paralimpico, vincendo numerosi titoli e stabilendo record mondiali.
- Martina Caironi, amputata a causa di un incidente, è diventata campionessa paralimpica nella corsa, stabilendo record nei 100 metri e nel salto in lungo.
Sport e disabilità
Gli sportivi con alcune disabilità, a primo impatto, sembrano meno bravi di altri perché "hanno qualcosa in meno", ma in realtà è proprio grazie a queste "mancanze" che usano più grinta, che hanno un carattere più forte, e mettono tutta l'anima in quello che fanno. Tutto queste qualità le possiamo trovare nella squadra della Nazionale Calcio Amputati del CSI. Questa squadra è nata grazie a Francesco Messori, un appassionato di calcio, nato senza una gamba. All'età di quattordici anni, Francesco, ha lanciato un appello sui social per riunire tutti i ragazzi amputati italiani che, come lui, non volevano rinunciare al loro sogno di diventare calciatori. È riuscito ad unire un gruppo di venti persone, accomunate appunto dalla mancanza di un arto inferiore: chi l'aveva perso in un incidente o chi, come Messori, ne era privo già dalla nascita. Francesco è riuscito a diventare capitano di quest'unica squadra presente in Italia, che ha anche partecipato ai Mondiali di calcio.Un'altra campionessa da ricordare nell'ambito dello "sport e disabilità" è Beatrice Vio, meglio conosciuta come "Bebe" Vio, che iniziò a praticare scherma dall'età di cinque anni, ma ad undici anni fu colpita da una meningite che le causò un’estesa infezione e una necrosi ad avambracci e gambe con conseguente amputazione. Bebe non si arrese e, dopo soli tre anni dalla sua malattia, divenne campionessa italiana Under-20, nel 2013 campionessa assoluta, e nel 2016 ha vinto la medaglia d’oro nella prova individuale nei Giochi Paraolimpici di Rio de Janeiro.
Parlando di corse automobilistiche invece, cito Alex Zanardi, che esordì nel 1988 nella F3 Italiana, nel 1991 passò alla Formula 3000 e nel 1999 partecipò ai Mondiali di Formula 1. Ma il 15 settembre del 2001 la vita di Alex Zanardi è cambiata per sempre. Il terribile incidente del Lausitzring lo portò ad un passo dalla morte. Zanardi perse improvvisamente il controllo della vettura, dopo un testacoda ebbe un incidente con due vetture che arrivavano ad alta velocità, una delle quali spezzò in due la vettura di Zanardi. Lo schianto aveva provocato l'istantanea amputazione di entrambi gli arti inferiori del pilota. Nel 2002 la CART diede al pilota la possibilità di far partire una gara della stagione a Toronto, Canada, e nel 2003 Zanardi tornò nel circuito tedesco nel quale due anni prima era stato vittima del terribile incidente, per ripercorrere simbolicamente i restanti 13 giri della gara a bordo di una vettura appositamente modificata. Successivamente iniziò a partecipare a varie manifestazioni per atleti disabili, e dopo il ritiro dalle corse automobilistiche ha intrapreso una nuova carriera sportiva nel paraciclismo, dove corre in handbike. Il 5 settembre del 2012 conquistò l'oro nella gara contro il tempo svoltasi sul circuito di Brands Hatch. Nel 2015, ai campionati mondiali su strada di Nottwil in Svizzera, si ripete aggiudicandosi i due titoli della categoria H5, a cronometro e in linea, e nella staffetta mista.
Per quanto riguarda le paralimpiadi di nuoto, un famoso atleta italiano è Federico Morlacchi. Federico già alla nascita era affetto da ipoplasia congenita al femore sinistro. Nonostante questa patologia fisica, ha iniziato ad appassionarsi e a praticare il nuoto a soli 10 anni. Dopodiché iniziò a dedicarsi al nuoto agonistico paralimpico. Nel novembre 2013, Federico Morlacchi è stato nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana per i successi sportivi ottenuti. Nell'agosto 2014 Federico ha preso parte ai Campionati Europei di Nuoto Paralimpico a Eindhoven, vincendo ben 5 medaglie d'oro. E nell'aprile del 2015, al Meeting Internazionale di Berlino, Federico ha infranto la barriera dei 59 secondi nella specialità 100 farfalla, registrando il tempo di 58”91 stabilendo così il nuovo record del mondo di questa categoria di nuoto. Infine, nel 2016, ha partecipato alle Paralimpiadi di Rio dove si è laureato campione paralimpico nei 200m misti e tre volte vicecampione rispettivamente nei 100m farfalla, 100m rana e 400m stile libero. Federico durante un'intervista ha dichiarato : “Immaginare la mia vita senza nuoto è impossibile. Avrei troppo tempo libero! ”. Da questa affermazione si può capire quanto il nuoto sia importante per lui. Ha una forte passione per questo sport e possiede tantissima forza, fisica e mentale, grazie alla quale riesce a praticarlo.
Un'importante atleta, disabile, italiana, per quanto riguarda la corsa, è Martina Caironi che, dopo essere stata amputata alla gamba sinistra a causa di un incidente in moto avvenuto nel 2007, corre con una protesi fissata al moncone della gamba sinistra. Si laurea campionessa paralimpica nei Giochi di Londra del 2012 sui 100 metri piani e vinse l'oro il 22 luglio del 2013 ai mondiali paralimpici di Lione nel salto in lungo con la misura di 4,25 m. A Nembro, correndo per le Fiamme Gialle, ottenne il suo primo record sui 100 metri piani con 15''05.
Commento personale
Dopo aver fatto questa ricerca, aver letto la storia di tutti questi atleti, sono molto soddisfatta del fatto che esistano gli sport per persone con disabilità, le Paralimpiadi, perché grazie a queste anche loro possono vivere i loro sogni e vivere una vita normale. Nonostante le loro mancanze di arti hanno sfoggiato un talento incredibile, mentre noi, se per un giorno provassimo a non usare un braccio, una gamba, penso che ci arrenderemo subito, oppure non riusciremo a far nulla. Non tutti i disabili reagiscono come questi atleti, ma, secondo me, dovrebbero tutti, disabili e non, imparare da questi sportivi: dovremmo imparare a non arrenderci, a non rinunciare a ciò per cui abbiamo lottato, a non fermarci al primo ostacolo che incontriamo nel nostro percorso e che , se cadiamo, dobbiamo sempre trovare la forza di rialzarci e di migliorarci sempre più.Domande da interrogazione
- Chi è stato il fondatore della Nazionale Calcio Amputati del CSI e cosa lo ha spinto a creare questa squadra?
- Quali successi ha ottenuto Beatrice Vio, nota come "Bebe" Vio, nella scherma?
- Come ha cambiato la vita di Alex Zanardi il terribile incidente del 2001 e quali sono stati i suoi successi successivi?
- Quali record e titoli ha ottenuto Federico Morlacchi nel nuoto paralimpico?
- Qual è l'importanza dello sport per le persone con disabilità, secondo il commento personale dell'autore?
Francesco Messori, nato senza una gamba, è stato il fondatore della Nazionale Calcio Amputati del CSI. La sua passione per il calcio e il desiderio di non rinunciare al sogno di diventare calciatore nonostante la sua disabilità lo hanno spinto a lanciare un appello sui social per riunire altri ragazzi amputati italiani.
Beatrice Vio, dopo aver superato una grave malattia che ha portato all'amputazione di avambracci e gambe, è diventata campionessa italiana Under-20 nel 2013, campionessa assoluta e ha vinto la medaglia d’oro nella prova individuale nei Giochi Paraolimpici di Rio de Janeiro nel 2016.
L'incidente del 2001 ha portato all'amputazione di entrambi gli arti inferiori di Alex Zanardi. Nonostante ciò, ha ripreso a gareggiare, partecipando a varie manifestazioni per atleti disabili e intraprendendo una nuova carriera nel paraciclismo, dove ha vinto medaglie d'oro ai campionati mondiali su strada.
Federico Morlacchi ha vinto 5 medaglie d'oro ai Campionati Europei di Nuoto Paralimpico nel 2014, ha stabilito il nuovo record del mondo nei 100 farfalla nel 2015 e si è laureato campione paralimpico nei 200m misti alle Paralimpiadi di Rio nel 2016, oltre a vincere tre medaglie d'argento.
Secondo l'autore, lo sport per persone con disabilità, come le Paralimpiadi, è fondamentale perché permette loro di vivere i loro sogni e di condurre una vita normale. Gli atleti disabili dimostrano un talento incredibile e una resilienza ammirevole, offrendo un esempio di determinazione e forza da cui tutti possono imparare.