Concetti Chiave
- La sedentarietà è il quarto principale fattore di rischio di mortalità globale, superata solo da ipertensione, consumo di tabacco e glicemia alta.
- La sedentarietà aumenta con l'età ed è più diffusa tra le donne e nelle regioni centro-meridionali.
- Per combattere la sedentarietà è consigliato muoversi quotidianamente, attivarsi al risveglio e alternare attività aerobica e potenziamento.
- La mancanza di attività fisica provoca diminuzioni nelle capacità funzionali degli apparati muscoloscheletrico, cardio-circolatorio, respiratorio e digerente.
- L'attività fisica aiuta a mantenere la tonicità muscolare, ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e migliorare la funzione respiratoria e digestiva.
Indice
Fattori di rischio e sedentarietà
Essa, oggi, è il quarto principale fattore di rischio di mortalità nel mondo, dopo l’ipertensione, il consumo di tabacco e la glicemia.
La sedentarietà cresce con l’età (è pari al 37,9% fra i 50-69 anni), è maggiore tra le donne rispetto agli uomini (35,4% vs 31,7%). Nelle regioni centro-meridionali vi è una prevalenza di sedentari.
Per combattere la sedentarietà occorre:
- Muoversi nella vita di ogni giorno
- Attivarsi al risveglio
- Alternare attività aerobica e potenziamento
Effetti della sedentarietà sul corpo
La ricerca scientifica ha dimostrato una diminuzione delle capacità funzionali e dell’efficienza a carico dei principali apparati in persone adulte sedentarie:
- A livello dell’apparato muscoloscheletrico: I muscoli poco sollecitati perdono tonicità, si mostrano più flaccidi ed esprimono meno forza; la loro capacità di sostenere la postura diminuisce. I legamenti e i legamenti riducono la loro capacità elastica, con una ridotta capacità di sopportare i carichi improvvisi e una maggior incidenza di infortuni articolari. Le ossa, poco allenate dall’azione meccanica dei muscoli, rallentano la produzione di matrice ossea e diventano più fragili.
- A livello dell’apparato cardio-circolatorio: I sedentari soffrono più degli altri di ipertensione e ipercolesterolemia (elevata presenza di grassi nel sangue che, con il passare del tempo, formano placche di colesterolo nelle arterie). Questa è la causa principale dell’infarto e dell’ictus cerebrale.
- A livello dell’apparato respiratorio: i muscoli respiratori (intercostali e diaframma) in coloro che non fanno sport sono utilizzati in minima parte. Il loro respiro è corto e frequente e diventa subito affannoso anche in sollecitazioni molto basse (salire velocemente le scale di casa). Inoltre quando i muscoli respiratori lavorano poco molti alveoli restano silenti e aumenta il rischio legato alle patologie infiammatorie (enfisema polmonare principalmente).
- A livello dell’apparato digerente: nNei sedentari i muscoli dell’addome diventano deboli e flaccidi e non sono più in grado di svolgere la loro funzione di contenimento dei visceri addominali. La forza dei muscoli addominali è utile durante l’evacuazione: la stipsi è contrastata dall’attività fisica. Anche il metabolismo di base (consumo di energia a riposo) aumenta nelle persone sportive. Dunque il movimento è anche un regolatore del peso corporeo.
Impatto sull'apparato cardio-circolatorio
Effetti sull'apparato respiratorio
Conseguenze sull'apparato digerente
Domande da interrogazione
- Qual è il quarto principale fattore di rischio di mortalità nel mondo?
- Quali sono le conseguenze della sedentarietà sull'apparato muscoloscheletrico?
- Come può essere contrastata la sedentarietà nella vita quotidiana?
La sedentarietà è il quarto principale fattore di rischio di mortalità nel mondo, dopo l'ipertensione, il consumo di tabacco e la glicemia.
La sedentarietà porta a una perdita di tonicità muscolare, ridotta elasticità dei legamenti e fragilità ossea, aumentando il rischio di infortuni articolari.
Per combattere la sedentarietà, è importante muoversi nella vita di ogni giorno, attivarsi al risveglio e alternare attività aerobica e potenziamento.