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di m1999
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Concetti Chiave

  • L'anoressia e la bulimia sono disturbi alimentari che si manifestano durante la pubertà, prevalentemente tra le ragazze.
  • L'anoressia si caratterizza per il rifiuto del cibo e un rapporto problematico con l'immagine corporea.
  • La bulimia comporta abbuffate incontrollate seguite da comportamenti per evitare l'aumento di peso, come il vomito.
  • Entrambi i disturbi sono legati a conflitti emotivi e di autonomia nei confronti dei genitori.
  • Il trattamento prevede interventi psichiatrici e psico-farmacologici, con ricovero ospedaliero nei casi più gravi.

Indice

  1. Disturbi alimentari nell'adolescenza
  2. Caratteristiche della bulimia nervosa
  3. Manifestazioni e conseguenze dell'anoressia
  4. Trattamenti e interventi medici

Disturbi alimentari nell'adolescenza

L’anoressia e la bulimia sono i due più noti quadri clinici di disturbo del comportamento alimentare. L’anoressia consiste nel rifiuto del cibo e la bulimia nella sua eccessiva e incontrollata introduzione. Generalmente insorgono durante la pubertà tra i 14 e i 18 anni (maggiormente fra le ragazze), quando si manifestano i primi cambiamenti corporei legati alla maturazione sessuale e si accentuano i conflitti di dipendenza e autonomia nei confronti dei genitori. L’adolescente spaventato dalle proprie modificazioni psicofisiche, tenta di controllare i cambiamenti emotivi ed affettivi con una sorta di dominio imposto al corpo. Le cause dell’insorgenza di queste malattie sono molteplici, complesse e radicate nello sviluppo psichico.

Caratteristiche della bulimia nervosa

La bulimia nervosa è una patologia caratterizzata da ricorrenti e incontrollate abbuffate di cibo, e a questi momenti seguono atteggiamenti patologici come: il vomito e l’uso o l’abuso di farmaci lassativi e diuretici. Tutto è finalizzato ad evitare l’aumento del peso e il conseguente conflitto emozionale.

Manifestazioni e conseguenze dell'anoressia

L’anoressia, è una mancanza di appetito nei confronti dell’esistenza, poiché non permette al corpo di essere ricettivo agli stimoli del mondo esterno e quindi alla realtà. L’anoressia nervosa è caratterizzata dal rifiuto di alimentarsi legato a un patologico rapporto con il proprio corpo, che non viene accettato nella sua condizione fisica, nella propria identità e sessualità. Tale rifiuto rappresenta il tentativo di modificare in qualche modo, correggere l’immagine di sé. La giovane consuma il cibo a riparo dallo sguardo dei familiari fino ad arrivare alla sospensione totale dei pasti. Le persone anoressiche nella prima fase del disturbo appaiono vitali, energiche, non sembrano mai stanche e dormono poco. Poi segue il crollo: non potendo più tollerare la fame si verificano le prime abbuffate con la successiva induzione del vomito e l’assunzione dei farmici e lassativi per controllare il peso. Infine giunge il deperimento fisico e psicologico. I soggetti anoressici vivono una forte crescente paura di ingrassare che li spinge a perdere peso, anche in presenza di un’evidente magrezza.

Trattamenti e interventi medici

Come aiutare? Il medico inizialmente punta alla normalizzazione della condotta alimentare a partire da una consultazione psichiatra con l’adolescente e in seguito con i genitori. Nelle forme più gravi di anoressia è previsto il ricovero ospedaliero e la separazione dalla famiglia. In entrambi i casi è utile un intervento psico-farmacologico.

Di Marco L’anoressia e la bulimia sono i due più noti quadri clinici di disturbo del comportamento alimentare. L’anoressia consiste nel rifiuto del cibo e la bulimia nella sua eccessiva e incontrollata introduzione. Generalmente insorgono durante la pubertà tra i 14 e i 18 anni (maggiormente fra le ragazze), quando si manifestano i primi cambiamenti corporei legati alla maturazione sessuale e si accentuano i conflitti di dipendenza e autonomia nei confronti dei genitori. L’adolescente spaventato dalle proprie modificazioni psicofisiche, tenta di controllare i cambiamenti emotivi ed affettivi con una sorta di dominio imposto al corpo. Le cause dell’insorgenza di queste malattie sono molteplici, complesse e radicate nello sviluppo psichico. La bulimia nervosa è una patologia caratterizzata da ricorrenti e incontrollate abbuffate di cibo, e a questi momenti seguono atteggiamenti patologici come: il vomito e l’uso o l’abuso di farmaci lassativi e diuretici. Tutto è finalizzato ad evitare l’aumento del peso e il conseguente conflitto emozionale. L’anoressia, è una mancanza di appetito nei confronti dell’esistenza, poiché non permette al corpo di essere ricettivo agli stimoli del mondo esterno e quindi alla realtà. L’anoressia nervosa è caratterizzata dal rifiuto di alimentarsi legato a un patologico rapporto con il proprio corpo, che non viene accettato nella sua condizione fisica, nella propria identità e sessualità. Tale rifiuto rappresenta il tentativo di modificare in qualche modo, correggere l’immagine di sé. La giovane consuma il cibo a riparo dallo sguardo dei familiari fino ad arrivare alla sospensione totale dei pasti. Le persone anoressiche nella prima fase del disturbo appaiono vitali, energiche, non sembrano mai stanche e dormono poco. Poi segue il crollo: non potendo più tollerare la fame si verificano le prime abbuffate con la successiva induzione del vomito e l’assunzione dei farmici e lassativi per controllare il peso. Infine giunge il deperimento fisico e psicologico. I soggetti anoressici vivono una forte crescente paura di ingrassare che li spinge a perdere peso, anche in presenza di un’evidente magrezza. Come aiutare? Il medico inizialmente punta alla normalizzazione della condotta alimentare a partire da una consultazione psichiatra con l’adolescente e in seguito con i genitori. Nelle forme più gravi di anoressia è previsto il ricovero ospedaliero e la separazione dalla famiglia. In entrambi i casi è utile un intervento psico-farmacologico.

Di Marco Venezia

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali caratteristiche dell'anoressia e della bulimia?
  2. L'anoressia è caratterizzata dal rifiuto del cibo e da un patologico rapporto con il proprio corpo, mentre la bulimia si manifesta con abbuffate incontrollate seguite da comportamenti come il vomito e l'uso di lassativi per evitare l'aumento di peso.

  3. A quale età insorgono generalmente l'anoressia e la bulimia?
  4. Questi disturbi alimentari generalmente insorgono durante la pubertà, tra i 14 e i 18 anni, soprattutto tra le ragazze.

  5. Quali sono le cause dell'anoressia e della bulimia?
  6. Le cause sono molteplici e complesse, radicate nello sviluppo psichico e nei conflitti di dipendenza e autonomia nei confronti dei genitori.

  7. Come si manifesta l'anoressia nella sua fase iniziale?
  8. Nella fase iniziale, le persone anoressiche appaiono vitali ed energiche, ma successivamente possono crollare, non tollerare la fame e iniziare abbuffate seguite da vomito.

  9. Quali sono i trattamenti consigliati per l'anoressia e la bulimia?
  10. Il trattamento include la normalizzazione della condotta alimentare, consultazioni psichiatriche, e nei casi gravi, il ricovero ospedaliero e interventi psico-farmacologici.

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