Concetti Chiave
- Il bullismo è una forma di violenza fisica o psicologica diffusa, soprattutto nelle scuole, tra individui di 10-18 anni.
- Si differenzia da altri comportamenti aggressivi per l'intenzionalità, l'oppressione, la durata e l'asimmetria di potere tra bullo e vittima.
- Le parti coinvolte nel bullismo sono il bullo, la vittima, la vittima provocatrice e i soggetti esterni che spesso supportano il bullo.
- I bulli cercano di dimostrare la loro superiorità trovando vittime fragili, alimentando un ciclo di violenza e paura.
- Le conseguenze del bullismo possono portare a disagi psicologici, asocialità nei bulli e isolamento o depressione nelle vittime.
Bullismo
Il bullismo è una forma di violenza di tipo fisico o psicologico diffuso soprattutto negli ambienti scolastici. Si tratta di un fenomeno sociale in continuo sviluppo, che vede protagonisti individui di un'età compresa fra i 10 e i 18 anni, che con le loro azioni vessatorie nei confronti dei coetanei, cercano di emergere dalla massa, farsi ammirare dagli altri compagni, rompere la noia, esprimere la propria rabbia esistenziale.Il bullismo è un argomento molto complesso, da tempo oggetto di studi che hanno provato a individuare i caratteri, delineare i protagonisti, nonché chiarire le diverse dinamiche e le possibili cause scatenanti.
Secondo le più recenti ricerche, gli aspetti che caratterizzano il bullismo e, lo differenziano da un semplice, comportamento aggressivo e violento sono:
- l'intenzionalità: voler fare del male fisico o psicologico a qualcuno;
- il carattere oppressivo: perpetrare prepotenze mediante attacchi fisici e verbali o attraverso esclusione, diffamazione, calunnia
- il prolungarsi nel tempo: attaccare la stessa vittima con sistematicità e ripetutamente nel tempo;
- l'asimmetria di potere: vi è un evidente squilibrio tra il bullo, che rappresenta la parte forte, e la vittima quella fragile.
Negli episodi di bullismo, le parti coinvolte sono di solito 4:
-il bullo: individuo dall’atteggiamento aggressivo verso coetanei o adulti, e con forte necessità di prevalere su gli altri;
-la vittima: individuo ansioso, insicuro; soffre spesso di poca autostima e ha un'opinione negativa di sé e delle proprie capacità;
- il bullo-vittima o vittima provocatrice, incarna entrambi i ruoli o attira su di sé, volontariamente, le violenze: un soggetto iperattivo, irritabile, di temperamento caldo;
-i soggetti esterni: gli altri individui del gruppo non coinvolti direttamente, ma spesso complici, che assecondano l'azione del bullo, per timore o per convinzione, alimentando la violenza.
I bulli spesso trovano le loro vittime in soggetti fragili per dare prova della loro forza e superiorità; l'obiettivo è ottenere, attraverso la paura e la violenza, fama e attenzione su di sé. Essi dimostrano poca o nessuna pietà verso la vittima, nessun rimorso per ciò che fanno, dichiarando che la vittima ha in qualche modo attirato le prepotenze e che se le meritava; invece la vittima talvolta prende su di sé la colpa di quanto subisce. Quello che si instaura è un percorso dinamico in cui l’aggressore e la vittima sono entrambi coinvolti: il non saper affermare se stessi se non attraverso l'uso della forza (il bullo) e, dall'altra parte, l'incapacità di difendere il diritto alla propria autonomia all'interno della massa (la vittima) innescano un meccanismo che tende ad autoalimentarsi nel tempo. Entrambi gli atteggiamenti costituiscono evidenti prove di disagio psicologico e di disadattamento sociale.
Nel loro futuro i bulli hanno molte possibilità di diventare adulti asociali, e le vittime tenderanno a isolarsi socialmente e a soffrire la depressione.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche distintive del bullismo rispetto ad altri comportamenti aggressivi?
- Chi sono le parti coinvolte negli episodi di bullismo?
- Quali sono le conseguenze psicologiche e sociali per bulli e vittime?
- Qual è l'obiettivo principale dei bulli nel loro comportamento?
Il bullismo si distingue per l'intenzionalità di fare del male, il carattere oppressivo, il prolungarsi nel tempo e l'asimmetria di potere tra bullo e vittima.
Le parti coinvolte sono il bullo, la vittima, il bullo-vittima o vittima provocatrice, e i soggetti esterni che spesso assecondano il bullo.
I bulli rischiano di diventare adulti asociali, mentre le vittime possono isolarsi socialmente e soffrire di depressione.
L'obiettivo dei bulli è ottenere fama e attenzione attraverso la paura e la violenza, dimostrando forza e superiorità.