Concetti Chiave
- Van Gogh, olandese, si dedica pienamente all'arte grazie al supporto finanziario del fratello Théo.
- Nonostante il suo altruismo, Van Gogh soffriva di solitudine e incontrava delusioni nelle sue azioni caritatevoli.
- Formò una forte amicizia con Gauguin, ma un litigio portò alla loro separazione e contribuì alla sua solitudine.
- Van Gogh affrontò la sofferenza emotiva, culminata in un gesto estremo che lo portò al ricovero in un manicomio.
- L'opera "Caffè di notte" riflette la solitudine dell'artista, con contrasti che simboleggiano la sua lotta interiore.
Van Gogh è olandese, esprime sin da giovane l'interesse per l'arte e comprende che vi si vuole dedicare in modo pieno e completo. A sostenere e finanziare la passione di Van Gogh, c'è il fratello Théo che da Parigi gli mandava soldi che venivano spesi tutti in colori e vino. Van Gogh era molto sensibile e altruista, però, soffriva di solitudine. Egli aiutava i minatori portandogli il Vangelo, ma veniva cacciato, perfino i bambini lo ingiuriavano.
Così iniziò ad avere le sue prime delusioni, ma il suo altruismo non si ferma: un giorno vede una donna incinta di cui tutti avevano ribrezzo poiché era una prostituta. Van Gogh invece, la porta a casa per farla partorire e ruba del cibo per sfamarla. La donna, ingrata, scappa e lascia l'artista solo con la bambina, che in seguito viene mandata in un orfanotrofio.
Dopo tutte queste delusioni (che però non hanno fatto smettere van Gogh di dipingere), l'artista fa amicizia con Gauguin. Vissero insieme e, anche se in arte non andavano molto d'accordo, avevano un'autentica amicizia. Un giorno però, si ubriacarono ed ebbero un brutto litigio. Così Gauguin se ne va e Van Gogh si ritrova di nuovo solo. Egli non vuole rassegnarsi: si taglia l'orecchio e lo spedisce al suo amico. Era proprio quell'orecchio che aveva sentito il loro brutto litigio e le cose che si erano detti, perciò dopo che se fosse sbarazzato, non sarebbe più stato costretto a soffrire la solitudine. Invece, viene rinchiuso in un manicomio. Uscitone si ritrova di nuovo solo nei suoi campi che tanto amava dipingere. Comprende che solo la natura ti è veramente amica e si toglie la vita con una rivoltella.
L'opera di Van Gogh che mi ha colpito di più è “Caffè di notte”. È rappresentato un caffè con poche persone, isolate tra loro (per rappresentare la solitudine di cui l'artista soffriva). I contrasti sono molto efficaci, e, come diceva Van Gogh: “[...] Ho cercato di far capire che il Caffè è un posto dove si può rovinarsi, impazzire [...]”
Proprio perché nei caffè Van Gogh si ubriacava e le poche persone non gli davano conforto, ma solo solitudine.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo del fratello Théo nella vita di Van Gogh?
- Come ha reagito Van Gogh alle sue delusioni personali e sociali?
- Cosa rappresenta l'opera "Caffè di notte" secondo Van Gogh?
Théo ha sostenuto e finanziato la passione di Van Gogh per l'arte, inviandogli soldi da Parigi che venivano spesi in colori e vino.
Nonostante le delusioni, Van Gogh ha continuato a dipingere e ha mostrato altruismo, come quando ha aiutato una prostituta incinta, anche se è stato spesso lasciato solo e incompreso.
"Caffè di notte" rappresenta la solitudine di Van Gogh, con persone isolate tra loro, e il caffè come un luogo dove ci si può rovinare e impazzire, riflettendo la sua esperienza personale di solitudine nei caffè.