Concetti Chiave
- Il trapunto a mano è un'antica forma d'arte tramandata da generazioni, usata per creare copriletti e accessori decorativi per la casa.
- Il trapunto ovattato, noto anche come trapunto inglese, utilizza due teli di tessuto con un'imbottitura per formare motivi ornamentali.
- Esistono vari tipi di trapunto, tra cui quello decorativo a due strati e il trapunto imbottito per dare rilievo ai motivi.
- I tessuti ideali per il trapunto sono morbidi, lisci e a trama fitta, come cotone, lino e seta, che esaltano i motivi grazie ai riflessi.
- L'imbottitura preferita è in poliestere per la sua lavabilità, mentre telai e strumenti vari aiutano a marcare e cucire i disegni.
Il trapunto a mano
Il trapunto a mano è una forma d’arte molto antica, la cui tecnica si è tramandata di generazione in generazione. La tradizione artigianale, da sempre, lo ha utilizzato per realizzare morbidi e caldi copriletti e altri accessori utili per arredare la casa, come per esempio cuscini e poggiatesta. Il trapunto più conosciuto è sicuramente quello ovattato, detto anche trapunto inglese. È formato da due teli di tessuto, preferibilmente in tinta unita, separati da un’imbottitura: i tre strati vengono poi cuciti insieme con punti che creano motivi ornamentali. Un altro tipo di trapunto a mano è quello in cui si usano solo due teli di tessuto: si tratta di un lavoro unicamente decorativo. Esiste inoltre il trapunto imbottito che si esegue su due teli di tessuto: dopo aver delineato mediante le cuciture il motivo a cui si vuol dare rilievo con l’imbottitura, si inserisce questa con un taglietto praticato sul rovescio.
I tessuti più indicati per lo strato superiore sono quelli morbidi, lisci, a trama fitta e abbastanza spessi da reggere i punti ed impedire che l’imbottitura traspaia. Sono adatte stoffe di peso leggero come il cotone per abiti, il batista, il crespo, il lino, i tessuti misto lana e cotone. Raso e seta sono di particolare effetto poiché i loro riflessi esaltano il motivo del lavoro. La fodera, resistente e compatta, deve avere una trama fitta ed il peso simile a quello dello strato superiore di tessuto. Se la trapunta non è reversibile, potete utilizzare la cotonina grezza, lavata prima dell’uso per eliminare l’appretto. L’imbottitura in poliestere è quella preferita poiché è lavabile e si può trovare in strati di diverso spessore. Sono anche adatti l’ovatta di cotone o sintetica, da usare con il lato soffice all’insù, il mollettone in cotone, in lana e misto lana. Maggiore è lo spessore dell’imbottitura, più pronunciato risulterà il motivo del trapunto. Utilizzate telai rotondi per piccoli motivi; a cornice per grandi campiture. Oltre al filo per trapuntare, potete usare un normale filo per cucire, purché adatto alla fibra del tessuto. Per marcare il disegno sulla stoffa, potete usare sagome o stampini, carta carbone o da ricalco, matite colorate, penne a inchiostro lavabile, nastro adesivo, polvere di gesso, tampone di feltro, flanella di cotone e,infine, un ago con la punta arrotondata.
Domande da interrogazione
- Qual è la tecnica più conosciuta del trapunto a mano?
- Quali sono i tessuti più indicati per lo strato superiore del trapunto?
- Quali strumenti sono consigliati per marcare il disegno sulla stoffa?
Il trapunto più conosciuto è il trapunto ovattato, noto anche come trapunto inglese, che utilizza due teli di tessuto separati da un'imbottitura.
I tessuti più indicati sono quelli morbidi, lisci, a trama fitta e abbastanza spessi, come il cotone per abiti, il batista, il crespo, il lino, e i tessuti misto lana e cotone.
Si possono usare sagome o stampini, carta carbone o da ricalco, matite colorate, penne a inchiostro lavabile, nastro adesivo, polvere di gesso, tampone di feltro, flanella di cotone e un ago con la punta arrotondata.