Concetti Chiave
- Il Nouveau Réalisme è un movimento artistico nato in Francia nel 1960, caratterizzato dalla trasformazione degli oggetti quotidiani in reliquie della vita moderna.
- Il gruppo fu ufficialmente fondato con un manifesto e una mostra a Milano, includendo artisti come Christo, Yves Klein e Mimmo Rotella.
- A differenza del Dadaismo e dei ready-made, il Nouveau Réalisme distorceva e distruggeva gli oggetti per criticare la società di massa e i beni di consumo.
- Il movimento si divideva in due filoni: uno focalizzato su sculture realizzate con oggetti quotidiani e l'altro su pitture con manifesti stradali, definiti affichistes.
- Il termine affichistes derivava dall'uso di manifesti presi dai muri delle città, trasformandoli in opere d'arte con una poetica basata sul "prelievo" di materiali.
Il Nouveau Réalisme: l’oggetto come reliquia
Una risposta originale alle sperimentazioni americane venne dal movimento francese e, in parte, italiano definito dal critico d’arte Pierre Restany Nouveau Réalisme (“Nuovo Realismo”). Il gruppo - che includeva artisti operanti in Francia come Christo, Jean Tinguely, César, Yves Klein e Mimmo Rotella - nacque ufficialmente nell'aprile del 1960 con la pubblicazione di un manifesto e con una mostra collettiva nella galleria milanese Apollinaire.
Dieci anni dopo, sempre a Milano, i suoi esponenti resero pubblica anche la fine dei loro rapporti, organizzando una vera e propria festa d’addio che coinvolse tutta la città: durante l'evento, un gigantesco happening, Christo impacchettò la statua di Leonardo in Piazza della Scala, mentre in piazza del Duomo Tinguely accese fuochi d'artificio intorno a un monumentale fallo dorato.I membri del gruppo del Nouveau Réalisme erano accomunati dalla trasformazione dell’oggetto d’uso, prelevato dalla realtà quotidiana, in una sorta di “reliquia” della vita moderna. Diversamente dal Dada storico e dal concetto di ready-made, l’oggetto non veniva da loro mantenuto integro, ma distorto e perfino distrutto per contestare la società di massa, il mito dei beni di consumo, il potere seduttivo dei media: lo scarto, il rifiuto e la precarietà delle cose divenivano così metafora di un mondo in fase di disfacimento. Due furono i filoni principali del movimento: il primo contraddistinto da una tipologia di scultura in cui gli oggetti facevano da materia prima per opere “realistiche” (come voleva il nome del gruppo); il secondo segnato da una nuova idea di pittura, in cui manifesti - non ricopiati come soleva fare Warhol, ma fisicamente prelevati dai muri delle strade- erano incollati sul quadro. Gli artisti di questa seconda tendenza furono definiti affichistes, dal francese affiche (“manifesto”), e loro stessi si battezzarono con ironia «ladri di strada», per indicare la loro poetica basata sul “prelievo” di materiali murali.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la risposta europea alle sperimentazioni artistiche americane degli anni '60?
- In che modo il Nouveau Réalisme si differenziava dal Dada storico e dal concetto di ready-made?
- Quali erano i due filoni principali del movimento del Nouveau Réalisme?
La risposta europea è stata il movimento del Nouveau Réalisme, definito dal critico d'arte Pierre Restany, che includeva artisti come Christo e Yves Klein, e si concentrava sulla trasformazione degli oggetti quotidiani in "reliquie" della vita moderna.
A differenza del Dada storico e del ready-made, il Nouveau Réalisme non manteneva gli oggetti intatti, ma li distorceva o distruggeva per contestare la società di massa e il consumismo, utilizzando lo scarto e la precarietà come metafore di un mondo in disfacimento.
I due filoni principali erano: uno caratterizzato da sculture che utilizzavano oggetti come materia prima per opere realistiche, e l'altro da una nuova idea di pittura, dove manifesti prelevati dai muri delle strade venivano incollati sui quadri, con artisti definiti affichistes.