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Concetti Chiave

  • L'ascesa del nazismo in Germania portò molti architetti del Bauhaus a cercare rifugio negli Stati Uniti, influenzando notevolmente l'architettura americana del secondo Novecento.
  • Walter Gropius fu invitato a Harvard nel 1937, dove divenne direttore del Dipartimento di architettura e continuò la sua carriera fino al 1969.
  • Ludwig Mies van der Rohe si trasferì a Chicago nel 1938, diventando docente e direttore della facoltà di architettura dell'Illinois Institute of Technology.
  • Mies van der Rohe progettò il piano del nuovo campus dell'IIT e la Crown Hall, esplorando l'uso di vetro e acciaio, materiali tipici della grande industria.
  • L'approccio di Mies van der Rohe si basava su forme minimali e sull'integrazione di spazio, struttura e tecnica, riassumibile nel motto "Less is more".

I grandi architetti europei in America

L’ascesa al potere del nazismo ebbe un effetto sconvolgente sull’architettura tedesca: il Bauhaus fu chiuso e i migliori architetti dovettero lasciare il paese, cercando rifugio nel Regno Unito, in Unione Sovietica e soprattutto negli Stati Uniti. Mentre in Germania si affermò un’architettura di regime, retorica e classicheggiante, gli architetti razionalisti tedeschi vissero oltreoceano la loro ultima stagione, portando il loro pensiero teorico e contribuendo a realizzare alcune icone dell’architettura americana del secondo Novecento.
Nel 1937 Walter Gropius fu invitato a tenere un ciclo di lezioni all’Università di Harvard a Cambridge, nel Massachusetts, dove l’anno successivo divenne direttore del Dipartimento di architettura; qui proseguì la sua attività professionale fino alla morte, avvenuta nel 1969.
Nel 1938 anche Ludwig Mies van der Rohe si trasferì negli Stati Uniti, precisamente a Chicago, dove ricoprì la carica di docente e direttore della facoltà di architettura dell’Illinois Institute of Technology. Per l’IIT l’architetto disegnò il piano del nuovo campus universitario (1939-56), progettandone direttamente la Crown Hall (1952-56), sede del Dipartimento di architettura. La ricerca di Mies van der Rohe si sviluppò intorno alle tematiche costanti di tutto il suo percorso professionale: lo studio delle relazioni fra spazio e struttura - risolta in forme minimali, in ossequio alla convinzione per cui «Less is more» (“il meno è più”)- e fra architettura e tecnica. Negli Stati Uniti egli si concentrò in particolare sulle possibilità formali e strutturali dei materiali della grande industria: il vetro e l’acciaio.

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