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Concetti Chiave

  • Francesco Goya, nato in Spagna nel 1746, si trasferì in Italia nel 1768 per studiare e divenne un pittore di corte spagnolo.
  • Nel 1775, Goya ricevette il suo primo incarico importante dalla casa estiva del re per realizzare cartoni per arazzi.
  • La malattia che lo rese sordo trasformò il suo stile da opere vivaci e colorate a lavori più cupi e carichi di tensione emotiva.
  • Goya si occupò di ritratti femminili, tra cui "La Maja Desnuda", che suscitò scandalo per la sua rappresentazione audace.
  • Le sue opere successive, come "La fucilazione del 3 Maggio 1828", riflettono la paura e il caos della guerra in Spagna.

Vita di Goya

Francesco Goya, nato in Spagna nel 1746 sarà successivamente un noto artista di corte.
Nel 1768 si trasferirà in Italia per studiare.
Successivamente diventerà un pittore di corte spagnolo, e la sua classifica sociale lo porterà a dipingere in determinati ambiti.
Nel 1775 ricevette il suo primo incarico importante, dalla casa estiva del re, (i cartoni per l'arazzo).
La sua pittura era sempre stata ricca di colore.
Presto però verrà colpito da una brutta e grave malattia che lo renderà sordo, così trasformando la sua arte felice e colorata in opere cupe e caricate.

(le caricature sono opere sono si esagera a disegnare i difetti di una persona.
Nei primi dell'ottocento si occuperà in particolar modo dei ritratti femminili. di cui uno fece molto scandalo; "la donna desnuda". Ovvero il ritratto di una donna mezza nuda che a quel tempo era una cosa strana, e venne criticato da tutti.
Realizzerà poi opere che ricordano la guerra, come la fucilazione del 3 Maggio 1828 (266x345). Quest'opera gli venne commissionata dalla corte in attesa del ritorno di Ferdinando XVII. In quest'opera alcune figure sono prive di sentimenti, si ispira a un fatto di cronaca ma non ha un linguaggio realista. Decide di rappresentare come sfondo il buio di Madrid, che rappresenta la paura del popolo verso la guerra. In Spagna, la corte cambia e nel 1841 il suo ruolo nella corte diventa precario. Si rifugiò dalla tristezza nella sua casa in montagna, dove dipinse le pareti tutte di nero.
- All'età di soli 81 anni divenne precursore del Rmanticismo.
Nel 1828 muore.

A cura di Diana Gini

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