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Concetti Chiave

  • David si affermò come pittore ufficiale di Napoleone, diffondendo un'immagine eroica del futuro imperatore attraverso dipinti celebrativi.
  • Il celebre dipinto "Bonaparte valica il Gran San Bernardo" ritrae un Napoleone idealizzato a cavallo, simbolo di potere e guida.
  • Il linguaggio artistico di David si evolve da sobrio a simbolico e retorico, enfatizzando la grandezza del soggetto ritratto.
  • Il dipinto fa riferimento a grandi imperatori del passato, sottolineando l'eredità storica e il prestigio di Napoleone.
  • La ritrattistica di David riflette il suo sincero impegno politico e adesione agli ideali del suo tempo, nonostante l'esilio post-napoleonico.

Celebrare il potere

Da quanto si è visto finora potrebbe stupire trovare David tra i pittori che celebrarono il potere assoluto di Napoleone. In realtà, all’inizio della sua ascesa Napoleone si presentò proprio come il paladino delle conquiste della rivoluzione: non è quindi un caso che David abbia aderito al progetto politico di Bonaparte con la stessa determinazione con la quale si era impegnato nei turbolenti anni precedenti. Di Bonaparte David divenne in poco tempo il pittore ufficiale, contribuendo alla diffusione in tutta Europa di un’immagine eroica del futuro imperatore attraverso una serie di dipinti celebrativi.
Bonaparte valica il Gran San Bernardo Forse il più celebre tra essi è Bonaparte valica il Gran San Bernardo (1800), un ritratto idealizzato dell’imperatore a cavallo mentre conduce le sue truppe sulle Alpi, di cui David realizzò più versioni.
Rispetto alla sobrietà delle opere del periodo rivoluziona-rio, il linguaggio di David si fa più simbolico e retorico.

Il quadro è occupato dalla grande mole del cavallo, che imbizzarrito solleva le zampe anteriori, dominato però dalla sicura destrezza del cavaliere; gli altri soldati sono minuscoli, sullo sfondo. Il cielo è tempestoso, ma nulla sembra turbare il volto sereno (e più giovane di quanto fosse in realtà) di Napoleone, che anzi col braccio levato indica la direzione alle truppe e allude al cielo, luogo della gloria. La tipologia del ritratto equestre avvicina Bonaparte agli antichi imperatori (da Alessandro Magno a Marco Aurelio); il rimando alle imprese del passato è poi esplicitato attraverso i nomi di Annibaie e Carlo Magno, incisi sulle rocce in basso a sinistra, a ricordare il loro ingresso, secoli prima, in Italia proprio dalle Alpi.
È indubbio che la ritrattistica napoleonica di David sia classificabile come produzione celebrativa; tuttavia egli seppe impiegare una grande qualità tecnica e, soprattutto, una sentita e sincera adesione agli ideali del suo tempo. La passione politica dell’artista è dimostrata anche dalla coerenza con cui, dopo la caduta di Napoleone e il ritorno dei Borbone, egli affrontò l’esilio a Bruxelles fino alla fine dei suoi giorni.

Domande da interrogazione

  1. Perché David ha scelto di celebrare Napoleone nei suoi dipinti?
  2. David ha aderito al progetto politico di Napoleone perché inizialmente si presentava come il paladino delle conquiste della rivoluzione, e David ha visto in lui un continuatore degli ideali rivoluzionari.

  3. Qual è l'opera più celebre di David che ritrae Napoleone?
  4. L'opera più celebre è "Bonaparte valica il Gran San Bernardo" (1800), un ritratto idealizzato di Napoleone a cavallo mentre guida le sue truppe sulle Alpi.

  5. Come si distingue il linguaggio artistico di David nel periodo napoleonico rispetto a quello rivoluzionario?
  6. Nel periodo napoleonico, il linguaggio di David diventa più simbolico e retorico, con un'enfasi su immagini eroiche e idealizzate, come si vede nel ritratto equestre di Napoleone.

Domande e risposte