Concetti Chiave
- Nel trattato "De Pictura", Alberti esplora concetti fondamentali dell'arte come prospettiva, disegno, composizione e luce, definendo la prospettiva come una "piramide visiva".
- Nel "De re aedificatoria", Alberti stabilisce principi architettonici basati su utilitas, firmitas e venustas, applicabili a edifici pubblici e privati.
- Il Tempio Malatestiano a Rimini mostra un mix di influenze romane, come la cupola ispirata al Pantheon, e innovazioni come l'alto basamento che modifica l'impatto degli archi.
- Palazzo Rucellai si ispira ai palazzi medievali, caratterizzato dalla divisione in tre piani, finestre a croce e lesene.
- La facciata di Santa Maria Novella combina elementi gotici e romanici, con un uso strategico della prospettiva e una suddivisione modulare basata su un modulo quadrato.
Nel suo trattato "De Pictura" affronti alcuni dei problemi fondamentali delle arti figurative del 400: la prospettiva, il disegno, la composizione e la luce.
Definisce la prospettiva come una "piramide visiva", il cui vertice è costituito dall'occhio dell'osservatore.
Alberti vede il disegno come "circumscriptione", ossia linea di contorno che individua l'oggetto, lo definisce e lo razionalizza; è la concezione fiorentina del disegno come mezzo intellettuale per comprendere la realtà.
La composizione è, per lui, la ragione equilibratrice e coordinatrice delle cose vedute.
La luce è la gradazione chiaroscurale, creatrice dei volumi.
Nel trattato "De re aedificatoria", Alberti fissa alcuni canoni fondamentali per stabilire una tipologia per tutti i generi di edifici, sia pubblici che privati.
L'edificio deve possedere:
utilitas - funzionalità. Dunque deve essere in funzione dell'uomo.
firmitas - fermezza. La grandezza delle cose create dalla ragione e perciò eterne
venustas - bellezza, che definisce "unione concorde in parti diverse in un insieme armonioso
Tempio Malatestiano
Alberti viene incaricato di progettare il rifacimento esterno dell'antica chiesa gotica di san Francesco, a Rimini. L'edificio avrebbe dovuto avere la funzione di sepolcro monumentale.
La parte albertiana, rivestita in marmo, è un rivestimento dell'edificio preesistente e ne risulta incapsulata. La pianta è longitudinale con una navata e cappelle laterali.
Elementi di derivazione dall'architettura romana:
- cupola emisferica ispirata a quella del Pantheon
- archi a 3 fornici con richiamo all'Arco di Trionfo
- susseguirsi di archi ricorda gli acquedotti e i teatri romani
Elementi di distacco dall'architettura romana:
- l'alto basamento che corre intorno all'edificio annulla il riferimento sia agli archi di trionfo, sia agli acquedotti, poiché gli archi non toccano terra
- la facciata, nel suo insieme, produce un senso di freddezza, soprattutto a causa della superficie contenuta entro le arcate laterali che, dunque, risultano appiattite.
Palazzo Rucellai
Riprende la tipologia dei palazzi medievali. E' diviso in 3 piani; le finestre sono a croce; c'è la presenza di lesene ed il semi pilastro è addossato alla parete.
Santa Maria Novella
E' una chiesa gotica. Alberti costruisce la facciata e riprende il romanico fiorentino.
Lo spazio è unitario; ci sono artifici prospettici e la suddivisione modulare è con base quadrata. Gli archi sono a sesto acuto. La facciata rivestita in marmo ricorda il Battistero. Il modulo quadrato divide la facciata in due parti.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principi fondamentali che Alberti stabilisce nel suo trattato "De re aedificatoria"?
- Quali elementi architettonici del Tempio Malatestiano derivano dall'architettura romana?
- Come Alberti ha influenzato la facciata di Santa Maria Novella?
Alberti stabilisce che un edificio deve possedere utilitas (funzionalità), firmitas (fermezza) e venustas (bellezza), definendo quest'ultima come "unione concorde in parti diverse in un insieme armonioso".
Gli elementi derivati dall'architettura romana includono la cupola emisferica ispirata al Pantheon, archi a 3 fornici che richiamano l'Arco di Trionfo, e il susseguirsi di archi che ricorda gli acquedotti e i teatri romani.
Alberti ha costruito la facciata di Santa Maria Novella riprendendo il romanico fiorentino, utilizzando artifici prospettici e una suddivisione modulare con base quadrata, con archi a sesto acuto e un rivestimento in marmo che ricorda il Battistero.