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Concetti Chiave

  • Marina Abramovic achieved significant acclaim in 1997 with her performance "Balcan Baroque" at the Venice Biennale, reflecting on the tragedies of the Yugoslav wars.
  • During the performance, Abramovic sat atop a pile of freshly slaughtered animal bones for five hours a day over three days, cleaning them while dressed in a white, blood-stained dress.
  • The artist's physical and psychological endurance highlighted the political and social denunciation of war, with her body becoming a tool for purification amidst extreme conditions.
  • Two copper basins filled with clean water symbolized purification, juxtaposed against the decaying bones, underscoring the inescapable reality of war's impact on human senses and future perspectives.
  • The performance draws formal parallels to Francisco Goya's "3 May 1808," both featuring symbolic white attire and a light source illuminating tragic remnants of conflict.

Indice

  1. Balcan Baroque
  2. Lo svolgimento della performance
  3. Il corpo, strumento di purificazione
  4. Le affinità con Goya

Balcan Baroque

Marina Abramovic raggiunse uno dei vertici della sua notorietà nel 1997, quando alla XLVII Biennale di Venezia presentò la performance intitolata Balcan Baroque (“Barocco balcanico"), che proponeva una riflessione sul tema della tragedia delle II guerre nella ex Iugoslavia.

Lo svolgimento della performance

Per cinque ore al giorno, per tre giorni consecutivi, l’artista restò seduta sulla cima di una catasta di ossa di animali appena macellati, raschiandole con una spazzola metallica per liberarli dai brandelli di carne e pulendole dal sangue.

Avvolta in un abito bianco che subito si macchiava di rosso, simbolo di una purezza contaminata e perduta per sempre, accompagnava il gesto rituale cantando a bassa voce filastrocche e nenie balcaniche, producendo un lamento simile a una litania funebre.

Il corpo, strumento di purificazione

Attraverso lo sforzo fisico (e psicologico), dovuto al protrarsi per ore dell’azione in condizioni estreme - in particolare per l’odore fortissimo che veniva dalle ossa, dalla carne e dal sangue in putrefazione -, il corpo dell’artista veniva a essere il luogo fisico di una denuncia politica e sociale vissuta e sofferta in prima persona, lo strumento dell’espiazione per la tragedia di un intero popolo, cui alludeva anche una serie di immagini che scorrevano su grandi schermi alternandosi alla penombra che avvolgeva l’artista. Due vasche di rame colme di acqua pulita, poste non lontano dal cumulo di ossa su cui sedeva l’Abramovic, erano simbolo di purificazione.
La performance dell’artista era portatrice di una consapevolezza: la guerra non si può raccontare; è esclusivamente una realtà, un fatto, una condizione che coinvolge gli uomini, i loro sensi, ogni prospettiva legata al futuro.

Le affinità con Goya

Considerato il messaggio di denuncia e condanna della guerra, causa della morte di moltissimi innocenti, non è un caso che Balean Baroque - pur nell’estrema differenza dei mezzi espressivi - contenga rimandi formali a una delle più note immagini di sopraffazione e violenza legate ai conflitti bellici, 3 maggio 1808: fucilazione alla montaña del Principe Pio di Francisco Goya, emblema della resistenza spagnola contro il dominio delle truppe napoleoniche. I protagonisti di entrambe le opere - contenuti in una struttura piramidale che li sovrasta (rispettivamente, il cumulo di ossa e la collinetta brulla) - hanno una veste simbolicamente bianca. Entrambi sono colpiti da una luce che proviene da destra e che illumina, insieme a loro, i resti insanguinati degli animali, nella performance di Marina Abramovic, e i cadaveri degli spagnoli già fucilati ai piedi dell’uomo con le braccia aperte nel capolavoro di Goya.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato della performance "Balcan Baroque" di Marina Abramovic?
  2. La performance "Balcan Baroque" di Marina Abramovic, presentata alla XLVII Biennale di Venezia nel 1997, riflette sulla tragedia delle guerre nella ex Iugoslavia, utilizzando il corpo dell'artista come strumento di denuncia politica e sociale.

  3. Come si è svolta la performance "Balcan Baroque"?
  4. Per cinque ore al giorno, per tre giorni consecutivi, Marina Abramovic è rimasta seduta su una catasta di ossa di animali, raschiandole e pulendole, mentre cantava filastrocche balcaniche, simboleggiando una purezza contaminata e perduta.

  5. Qual è il ruolo del corpo nella performance di Abramovic?
  6. Il corpo di Abramovic è stato utilizzato come strumento di purificazione e denuncia, sopportando condizioni estreme per rappresentare la sofferenza e l'espiazione per la tragedia di un intero popolo.

  7. Quali sono le affinità tra "Balcan Baroque" e l'opera di Goya?
  8. Entrambe le opere condividono un messaggio di denuncia della guerra e presentano una struttura piramidale con protagonisti in veste bianca, illuminati da una luce che mette in risalto la violenza e la sofferenza umana.

Domande e risposte