Concetti Chiave
- Il consumatore distribuisce il suo reddito di 5 euro tra pane e formaggio, massimizzando l'utilità marginale ottenuta da ciascun acquisto.
- La priorità d'acquisto del consumatore si basa sull'utilità marginale, scegliendo il bene che offre un valore maggiore per ogni euro speso.
- Con prezzi uguali per pane e formaggio, il consumatore compra tre porzioni di pane e due di formaggio per ottimizzare l'utilità totale.
- Quando i beni sono venduti a prezzi diversi, il fenomeno del dumping può influenzare negativamente la libera concorrenza sul mercato.
- Il dumping si verifica quando beni di identico valore sono venduti a prezzi differenti, minacciando l'equità del mercato.
Utilità marginale ponderata
Immaginiamo per semplicità che esistano sul mercato due soli beni, il pane e il formaggio, e che i gusti del consumatore siano riassunti di seguito:
utilità marginale del pane (UMap) 100 93 78 70 65
utilità marginale del formaggio (UMaf) 80 75 63 50 45
Supponiamo inoltre che il consumatore abbia a disposizione un reddito di 5 euro e che il prezzo tanto del pane quanto del formaggio sia pari a 1 euro.
Il consumatore spenderà il primo euro nell'acquisto di una porzione di pane, che gli fornisce un'utilità pari a 100 e lo stesso farà con il secondo euro, ricavandone un'utilità pari a 93.
Estendiamo ora il ragionamento al caso più realistico in cui i beni vengano venduti a prezzi diversi. Immaginiamo, ad esempio, che a causa della concorrenza due beni, dall’identico valore, siano effettivamente venduti in base a due prezzi diversi.
Questo scenario, purtroppo molto frequente, dà vita al fenomeno del dumping e compromette il principio di libera concorrenza nel mercato produttivo.