Concetti Chiave
- L'efficienza di un mercato si verifica quando i prezzi riflettono completamente le informazioni disponibili tra gli operatori, con l'efficienza allocativa o paretiana come una delle sue tipologie principali.
- L'efficienza allocativa, secondo Vilfredo Pareto, si raggiunge in mercati perfettamente concorrenziali, dove è impossibile migliorare la soddisfazione di qualcuno senza peggiorare quella di qualcun altro.
- Per l'efficienza di consumo, i beni sono distribuiti in modo che i tassi marginali di sostituzione siano uguali tra i consumatori, assicurando che gli scambi avvengano senza svantaggi per nessuna delle parti.
- L'efficienza di produzione richiede che i tassi marginali di sostituzione tecnica siano uguali per le imprese, garantendo scambi equi tra loro per le combinazioni di prodotti.
- L'efficienza generale implica che per ogni impresa il costo marginale sia uguale al prezzo, fondamentale per mantenere l'equilibrio di mercato in un contesto di concorrenza perfetta.
Indice
Tipologie di efficienza del sistema economico
Per definizione, l’efficienza di un mercato si ha quando i prezzi rispecchiano appieno le informazioni finanziarie in possesso dei vari operatori. Una tipologia di efficienza è quella definita allocativa o paretiana.
Efficienza allocativa o paretiana
Un’allocazione è Pareto-efficiente se non è possibile migliorare la soddisfazione di qualcuno senza peggiore quella di qualcun altro. L’ideatore di questa teoria, Vilfredo Pareto, riteneva che i mercati perfettamente concorrenziali potessero assicurare allocazioni ottimali ed è proprio per tale motivo che lo studioso riteneva la concorrenza perfetta un modello superiore in termini di efficienza rispetto ad altre forme di mercato, quali il monopolio o l’oligopolio, potendo contare sul fatto che il modello concorrenziale puro garantisce il miglior prezzo, frutto dell’incrocio tra domanda e offerta, generalmente prevedendo un prezzo basso per beni disponibili ed un prezzo elevato per beni scarsamente disponibili, che potranno essere acquistati da chi è disposto a pagare di più.Per arrivare a questo livello, è necessario che si verifichino tre condizioni di efficienza contemporaneamente:
Efficienza di consumo
I beni sono distribuiti tra i consumatori in modo tale che per ogni coppia di beni i tassi marginali di sostituzione siano uguali. Questi ultimi sono i tassi che indicano, per un consumatore, la possibilità di sostituire una determinata quantità di un bene X per ottenere una determinata quantità dell’altro bene Y. Ad esempio, ipotizziamo che un consumatore abbia a disposizione barrette di cioccolato e un altro succhi di frutta ed ipotizziamo che la combinazione di scambio sia 1 barretta di cioccolato=2 succhi di frutta. Se lo scambio avviene in questo rapporto, nessuno dei due risulterà danneggiato e almeno uno (se non entrambi) avranno ottenuto un vantaggio (dipende dai gusti del singolo consumatore). In ogni caso, rispettando queste condizioni, abbiamo l’efficienza di consumo.
Efficienza di produzione
Per ogni coppia di prodotti, i tassi marginali di sostituzione tecnica sono uguali per le imprese. Immaginiamo di avere un terreno su cui è possibile coltivare patate e ortaggi. Le combinazioni ideali sono 9 patate e 3 ortaggi; 6 patate e 4 ortaggi; 3 patate e 5 ortaggi. Tutte queste soluzioni sono ottimali, nel senso che garantiscono equità nello scambio tra imprese, ma se ci si dovesse trovare in una situazione in cui non si rispettino queste combinazioni, allora ci troveremmo di fronte ad una combinazione non ottimale (in senso paretiano).
Efficienza generale
Per ogni impresa il costo marginale è uguale al prezzo. Infatti, è questo il senso della concorrenza perfetta. Se non fosse rispettata la suddetta uguaglianza, il produttore potrebbe vendere ad un prezzo superiore rispetto al costo marginale e ottenere maggiori profitti, ma questo andrebbe in contrasto con il concetto di efficienza e con l’equilibrio del mercato stesso. Naturalmente, se al contrario il costo marginale fosse superiore al prezzo, all’impresa produttrice converrebbe rinunciare alla produzione o, perlomeno, elaborare un piano per giungere al livello del prezzo.Sebbene l’efficienza allocativa sia uno dei parametri maggiormente studiati, va anche segnalato che trattasi di un concetto statico, che non tiene conto delle variazioni che intervengono nel corso del tempo. Per tale ragione si ricorre spesso all’efficienza dinamica, che può essere di due tipi differenti:
- Efficienza adattiva: il sistema economico reagisce agli stimoli del mercato adattandosi ai cambiamenti.
- Efficienza innovativa: si ha quando il sistema riesce a reagire ai segnali anticipando i tempi e proponendo innovazioni, che a loro volta possono essere di processo (intervenendo sulla produzione di beni e/o servizi) o di prodotti (ovvero immettendo sul mercato un bene e/o un sevizio mai presentato prima).
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di efficienza di un mercato?
- Cosa significa un'allocazione Pareto-efficiente?
- Quali sono le condizioni necessarie per raggiungere l'efficienza di consumo?
- Come si definisce l'efficienza di produzione?
- Qual è la differenza tra efficienza adattiva e efficienza innovativa?
L'efficienza di un mercato si ha quando i prezzi rispecchiano appieno le informazioni finanziarie in possesso dei vari operatori.
Un'allocazione è Pareto-efficiente se non è possibile migliorare la soddisfazione di qualcuno senza peggiorare quella di qualcun altro.
I beni devono essere distribuiti tra i consumatori in modo tale che per ogni coppia di beni i tassi marginali di sostituzione siano uguali.
L'efficienza di produzione si ha quando per ogni coppia di prodotti, i tassi marginali di sostituzione tecnica sono uguali per le imprese.
L'efficienza adattiva si riferisce alla capacità del sistema economico di adattarsi ai cambiamenti del mercato, mentre l'efficienza innovativa riguarda la capacità di anticipare i tempi e proporre innovazioni di processo o di prodotto.