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Legislazione Per Le Società Di Capitale
Le società di capitale dispongono ai creditori soltanto per il loro capitale sociale. Questo significa che il creditore non può richiedere il pagamento di un debito al singolo socio della società di capitale ma soltanto alla società stessa. In Italia sono:
S.r.l. (Società Responsabilità Limitata): Il capitale è diviso in quote tra un numero in genere limitato di soci. Per trasferire una quota da un socio all’altro è necessario un atto di notaio, una procedura complessa. Recentemente, i soci della S.r.l posso anche lavorare direttamente.
S.p.A. (Società Per Azioni): Il capitale è rappresentato da azioni, divisibili tra un numero molto alto di soci. La vendita di azioni è semplice. Le azioni di grandi società sono quotate in borsa, questo rende più semplice l’incontro tra domanda e offerta. Per l’azionista, acquistare azioni è un puro investimento finanziario, tranne per gli investitori molto grandi i quali puntano al pacchetto di controllo della società.
Le altre categorie di società sono le società di persone, principale le S.n.c. (Società in nome collettivo).
In una S.n.c. tutti i soci sono responsabili in solido dei debiti della società.
Quindi il creditore, se la società non è più solvibile, può chiedere il pagamento al singolo socio.
Proprio perché le Società di capitale sono garantite solo dal capitale sociale (non dai soci), la legge impone a queste dei maggiori adempimenti contabili e amministrativi a garanzia dei soci stessi.
Anzitutto, la costituzione della società deve essere approvata dal tribunale. Inoltre a carico dell’amministratore della società, c’è la tenuta delle scritture contabili e la redazione del bilancio attuale. Il bilancio è pubblico, il bilancio di qualunque società di capitale può essere richiesto alla Camera Di Commercio. In base al bilancio, un creditore può decidere se concedere crediti alla società o un investitore può decidere se acquistarne le azioni. Il falso in bilancio costituisce un reato. In caso di fallimento, altro reato commesso è la bancarotta fraudolenta (impossessarsi del denaro della società per sottrarlo ai creditori.
Per le società quotate in borsa, un possibile reato è la diffusione di notizie false al fine di alterare la quotazione del titolo.
ESEMPIO:
Chi è già in possesso di azioni della società della società potrebbe diffondere notizie effettivamente ottimistiche oppure nascondere eventuali perdite al fine di venderle a suo favore.
Chi volesse scalare una società cioè acquisire un pacchetto di controllo, ha interesse a diffondere notizie negative per deprezzare le azioni e acquistarle più facilmente.
Un titolo può rappresentare una quota di una società (le azioni) può rappresentare un credito(titoli di stato, obbligazioni, buoni fruttiferi). Un titolo può essere quotato in Borsa. La borsa è il luogo in cui si incontrano la domanda e l’offerta di titoli.
Se voglio investire in un titolo, è preferibile che sia quotato. In questo modo posso venderlo più facilmente. Se il titolo non è quotato, si deve cercare un compratore o attendere che giunga a scadenza.
Le azioni sono la categoria più rischiosa di titolo, esse rappresentano una quota di proprietà di una società e danno il diritto di votare in assemblea dei soci. Avere il pacchetto di controllo di una società significa avere abbastanza azioni per poter nominare gli amministratori, in genere basta il 25-30% perché non tutti i soci vanno a votare. Ogni anno i possessori delle azioni percepiscono un dividendo che deriva dalla ripartizione dell’utile realizzato dalla società (se è in perdita, non c’è il dividendo).
Il valore di un’azione dipende dalla solidità della società e dalla sua capacità di fare un dividendo. Sono molto importanti gli aspetti psicologici cioè le attese per il futuro. Notizie non controllate, vere o false che siano, possono avere un impatto notevole sul valore delle azioni.
Le azioni non hanno scadenza cioè non vengono mai rimborsate dalla società, l’unico modo per recuperare il capitale investito è venderle, direttamente o attraverso la borsa.
Le obbligazioni rappresentano un debito della società verso l’obbligazionista e sono un modo usato dalle grandi società e dalle banche per finanziari.
L’obbligazionista riceve ogni anno una cedola che è una certa percentuale del capitale versato e ha diritto alla scadenza del rimborso del capitale.
Le obbligazioni sono considerate meno rischiose delle azioni perché sia la cedola sia il rimborso sono predeterminati. L’importo della cedola è leggermente più alto di quanto si riesce ad avere sui depositi bancari, al momento attuale sia tra i 3 ed il 5% per le società più solide. Le società meno solide devono pagare una cedola più alta per compensare il maggior rischio.
Il rischio principale dell’obbligazionista è il fallimento della società emittente, in questo caso l’obbligazionista perde il capitale investito. Inoltre se abbiamo bisogno del capitale prima della scadenza, siamo costretti a vendere l’obbligazione (direttamente o in borsa) e la quotazione potrebbe essere inferiore a quella di acquisto causando una perdita.
Sono titoli emessi dalla sta per finanziarsi, il risparmiatore acquista questi titoli e riceve in cambio un interesse solitamente semestrale. Il rimborso a scadenza può essere:
BOT (Buoni Ordinari del tesoro): possono avere scadenza a da tre mesi ad un anno, il risparmiatore guadagna sulla differenza tra il prezzo di emissione e quello di rimborso.
BTP (Buoni Del Tesoro Pluriennali): Hanno durata da 5 a 30 anni e danno intessi ogni 6 mesi.
Il normale risparmiatore non può acquistare o vendere direttamente in Borsa, ma deve rivolgersi ad un intermediario, di solito una banca, che applica una commissione sia nell’acquisto che nella vendita.
Se acquistiamo un titolo di stato al momento dell’emissione, il prezzo viene fissato dal tesoro mediante un’asta. La commissione bancaria è di solito più bassa se acquistiamo il titolo il titolo all’emissione e se attendiamo il rimborso alla scadenza, essa è più alta se la banca deve operare in Borsa.
I titoli di stato sono considerati i più sicuri, tuttavia per titoli a lunga scadenza ci sono comunque dei rischi:
Uno stato comunque rischia il default, anche se inferiori ad un’azienda privata;
In ogni caso esiste un rischio legato ai tassi di mercato. Se si acquista un titolo al 4% ed il tasso di mercato sale al 6%, non si riuscirà a trovare un compratore che compra il mio titolo al 4%, pagando il valore nominale ma avrò una perdita al momento di venderlo in borsa.
Sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e sono garantiti dallo stato, quindi per molti aspetti somigliano ai titoli di stato. Ce ne sono di molti tipi e di diverse scadenze, si possono acquistare presso le poste. In caso di necessità si può riscuotere il capitale prima della scadenza rinunciando agli interessi.
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Legislazione Per Le Società Di Capitale
Le società di capitale dispongono ai creditori soltanto per il loro capitale sociale. Questo significa
che il creditore non può richiedere il pagamento di un debito al singolo socio della società di
capitale ma soltanto alla società stessa. In Italia sono:
S.r.l. (Società Responsabilità Limitata): Il capitale è diviso in quote tra un numero in
genere limitato di soci. Per trasferire una quota da un socio all’altro è necessario un atto di
notaio, una procedura complessa. Recentemente, i soci della S.r.l posso anche lavorare
direttamente.
S.p.A. (Società Per Azioni): Il capitale è rappresentato da azioni, divisibili tra un numero
molto alto di soci. La vendita di azioni è semplice. Le azioni di grandi società sono quotate
in borsa, questo rende più semplice l’incontro tra domanda e offerta. Per l’azionista,
acquistare azioni è un puro investimento finanziario, tranne per gli investitori molto grandi i
quali puntano al pacchetto di controllo della società.
Le altre categorie di società sono le società di persone, principale le S.n.c. (Società in nome
collettivo).
In una S.n.c. tutti i soci sono responsabili in solido dei debiti della società.
Quindi il creditore, se la società non è più solvibile, può chiedere il pagamento al singolo socio.
Proprio perché le Società di capitale sono garantite solo dal capitale sociale (non dai soci), la legge
impone a queste dei maggiori adempimenti contabili e amministrativi a garanzia dei soci stessi.
Anzitutto, la costituzione della società deve essere approvata dal tribunale. Inoltre a carico
dell’amministratore della società, c’è la tenuta delle scritture contabili e la redazione del bilancio
attuale. Il bilancio è pubblico, il bilancio di qualunque società di capitale può essere richiesto alla
Camera Di Commercio. In base al bilancio, un creditore può decidere se concedere crediti alla
società o un investitore può decidere se acquistarne le azioni. Il falso in bilancio costituisce un
reato. In caso di fallimento, altro reato commesso è la bancarotta fraudolenta (impossessarsi del
denaro della società per sottrarlo ai creditori.
Per le società quotate in borsa, un possibile reato è la diffusione di notizie false al fine di alterare la
quotazione del titolo.
ESEMPIO:
Chi è già in possesso di azioni della società della società potrebbe diffondere notizie
effettivamente ottimistiche oppure nascondere eventuali perdite al fine di venderle a suo
favore.
Chi volesse scalare una società cioè acquisire un pacchetto di controllo, ha interesse a
diffondere notizie negative per deprezzare le azioni e acquistarle più facilmente.