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Concetti Chiave

  • Il regime ordinario si applica a società di capitali e imprese con ricavi superiori a 515.457 euro, richiedendo una tenuta dettagliata delle scritture contabili.
  • Il regime semplificato è destinato alle imprese con ricavi inferiori a 216.457 euro, utilizzando i registri IVA per la contabilizzazione dei redditi e ammortamenti.
  • Regimi contabili aggiuntivi possono essere introdotti per semplificare le procedure per imprese con volumi d'affari molto bassi.
  • Le aziende in regime ordinario adottano il metodo della partita doppia per determinare il risultato economico e il patrimonio di funzionamento.
  • La contabilità delle aziende include registri specifici come il registro degli impegni d’acquisto, il registro IVA delle fatture e il partitario dei fornitori.
Il sistema informativo degli acquisti

In Italia sono attualmente previsti ai fini del calcolo delle imposte sul reddito diversi regimi contabili:
1. Regime ordinario, che riguarda tutte le società di capitali e le altre imprese con ricavi superiori a 515.457 euro e che prevede la tenuta delle scritture prescritte dall’art 2214 del codice civile, delle scritture previste dalle norme IVA, delle scrittura di magazzino, dei conti di mastro del regime dei beni ammortizzabili.
Tuttavia, hanno anche la facoltà di non tenere i registri prescritti ai fini IVA e il registro dei beni ammortizzabili a condizione che:
• Le registrazioni siano effettuate nel libro giornale nei termini previsti dalla disciplina dell’imposta sul valore aggiunto;
• Su richiesta dell’Amministrazione finanziaria siano forniti, in forma sistematica, gli stessi dati che sarebbe stato necessario annotare nei registri per i quali ci si avvale della facoltà sopra indicata;
2. Regime semplificato, che riguarda le imprese i cui ricavi non superano 216.457 euro e che utilizzano i registri dell’IVA anche per le scritture dei componenti relativi alla determinazione del reddito, nonché per la deduzione delle quote annuo di ammortamento;
3. A questi si aggiungono a volte, in base alle diverse leggi finanziarie, altri regimi, riservati alle imprese con volumi d’affari molto bassi, i cui importi sono specificamente individuati dalle norme emanate per semplificare le incombenze contabili e fiscali.

Le aziende che operano in regime ordinario tengono la contabilità generale per la determinazione del risultato economico d’esercizio e del patrimonio di funzionamento secondo il metodo contabile della partita doppia.
Oltre alla contabilità di magazzino, l’azienda tiene una serie di contabilità elementari e sezionali relative agli acquisti e ai rapporti con i fornitori:
• Registro degli impegni d’acquisto, in cui viene presa nota degli ordini inviti ai fornitori;
• Registro IVA delle fatture d’acquisto, in cui le fatture ricevute dai fornitori devono essere registrate anteriormente alla liquidazione periodica, o alla dichiarazione annuale nella quale viene esercitato il diritto di detrazione della relativa imposta;
• Partitario dei fornitori, continuamente aggiornato, formato da conti analitici sui quali è indicata la situazione a debito nei confronti di ciascun fornitore;
• Registro delle cambiali passive, che rileva i pagherò in ordine cronologico di emissione e le tratte in ordine di accettazione, nonché le loro estinzioni; analogo registro può essere previsto anche per le ricevute bancarie;
• Scadenzario dei debiti, in cui vengono annotati in ordine di scadenza gli importi che l’azienda deve pagare;
• Prima nota di contabilità, in cui vengono registrate in ordine cronologico tutte le operazioni di gestione che saranno poi trasferire in contabilità generale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i principali regimi contabili previsti in Italia per il calcolo delle imposte sul reddito?
  2. In Italia, i principali regimi contabili sono il regime ordinario, il regime semplificato e altri regimi per imprese con volumi d'affari molto bassi, specificati da leggi finanziarie.

  3. Quali sono le condizioni per le imprese in regime ordinario che scelgono di non tenere i registri prescritti ai fini IVA?
  4. Le imprese in regime ordinario possono non tenere i registri IVA se le registrazioni sono effettuate nel libro giornale nei termini previsti e se, su richiesta, forniscono all'Amministrazione finanziaria i dati necessari in forma sistematica.

  5. Quali registri devono tenere le aziende che operano in regime ordinario?
  6. Le aziende in regime ordinario devono tenere la contabilità generale, il registro degli impegni d'acquisto, il registro IVA delle fatture d'acquisto, il partitario dei fornitori, il registro delle cambiali passive, lo scadenzario dei debiti e la prima nota di contabilità.

  7. Come viene utilizzata la contabilità di magazzino nelle aziende in regime ordinario?
  8. Nelle aziende in regime ordinario, la contabilità di magazzino è parte di una serie di contabilità elementari e sezionali che aiutano a gestire gli acquisti e i rapporti con i fornitori.

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