jenniferballa04
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Scritture di assestamento - Definizione e caratteristiche scaricato 2 volte

Concetti Chiave

  • Le scritture di assestamento, effettuate a fine esercizio, sono essenziali per determinare il risultato economico e il patrimonio di funzionamento.
  • Le scritture di completamento riguardano operazioni finanziarie non registrate, mentre le scritture di integrazione si occupano di costi e ricavi futuri non ancora rilevati.
  • Le scritture di rettifica rettificano costi e ricavi non pertinenti all'esercizio corrente, e le scritture di ammortamento distribuiscono il costo di beni pluriennali.
  • La valutazione delle rimanenze di magazzino e delle attività finanziarie non immobilizzate segue metodi specifici come costo specifico, media ponderata, LIFO e FIFO.
  • Le scritture di epilogo e chiusura sintetizzano i saldi dei conti economici in un unico conto di risultato e consentono di chiudere i conti patrimoniali, preparandoli per il nuovo esercizio.

Indice

  1. Le scritture di assestamento
  2. Crediti o debiti da liquidare
  3. Scritture di integrazione
  4. Scritture di rettifica
  5. Valutazione delle rimanenze di magazzino
  6. Scritture di ammortamento
  7. Tali imposte
  8. L’imposta IRES
  9. Situazione contabile finale
  10. Scritture di epilogo e di chiusura

Le scritture di assestamento

Ad ogni fine esercizio (il quale coincide solitamente con il 31/12) è necessario completare, integrare o rettificare alcuni valori contabili al fine di determinare il risultato economico d’esercizio e il patrimonio di funzionamento.

Le scritture di assestamento sono principalmente di 4 tipologie:
1) Scritture di completamento: che rilevano le operazioni che riguardano l’esercizio in cui ci troviamo, ma che non sono state precedentemente rilevate.
2) Scritture di integrazione: che aggiungono costi o ricavi dell’esercizio corrente, ma non rilevati poiché sono costi e ricavi a manifestazione finanziaria futura.
3) Scritture di rettifica: che tolgono dal bilancio costi e ricavi di non competenza dell’esercizio corrente, poiché la loro manifestazione finanziaria è già avvenuta.
4) Scritture di ammortamento: che inseriscono nell’esercizio le quote di costi pluriennali considerate di competenza.

Scritture di completamento.
Interessi maturati sui conti correnti.

Crediti o debiti da liquidare

● Fatture da emettere, relative a prodotti già consegnati
● Fatture da ricevere, relative a prodotti già ricevuti
● Premi su acquisti da ricevere dal fornitore
● Premi su vendite da versare ai clienti
● Provvigioni passive, da liquidare ad agenti e rappresentanti

TFR maturato nell’esercizio.

Crediti o debiti per IVA, che devono essere sintetizzati:
● Crediti per IVA: nell’attivo dello SP sotto la voce di Crediti tributari
● Debiti per IVA: nelle passività dello SP sotto la voce di Debiti tributari

Scritture di integrazione

- Ratei attivi e passivi.
- Accantonamenti ai fondi rischi e oneri.
- Valutazione dei crediti.
- Crediti inesigibili.
- Svalutazione crediti.

Scritture di rettifica

Risconti attivi e passivi:
I risconti sono quote di costi e di ricavi rilevati nell’esercizio in corso o in esercizi precedenti e rinviate a uno o più esercizi futuri.
Possono essere:
Attivi: quando sospendono un costo;
Passivi: quando sospendono un ricavo.

Valutazione delle rimanenze di magazzino

Le rimanenze risultano iscritte nello stato patrimoniale all’interno dell’attivo circolante, nella voce C1.
Nel conto economico si iscrivono le variazioni che le rimanenze hanno subito rispetto all’esistenze iniziali. (Valore della produzione, alla voce A2; costi della produzione, alla voce B11)

Valutazione delle attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
Le attività finanziarie non immobilizzate sono le partecipazioni e gli altri titoli detenuti per un breve periodo.
Il metodo generale per la valutazione è il costo specifico, in alternativa è possibile utilizzare i metodi della media ponderata, LIFO o FIFO.

Scritture di ammortamento

Le imprese predispongono per ciascun bene un piano di ammortamento che tiene conto:
1) Valore da ammortizzare – costo originario-residua possibilità di utilizzazione;
2) Vita utile – periodo di tempo in cui si ritiene che il bene possa fornire il suo contributo in
Azienda;
3) Criterio di ripartizione del valore da ammortizzare nell’arco della vita utile del bene.

Tipologie di ammortamento:
1) A quote costanti
2) A quote crescenti

L’ammortamento ha inizio al momento in cui l’immobilizzazione è disponibile e pronta all’uso.

Per quanto riguarda i terreni e fabbricati:
-terreni – non sono soggetti ad ammortamento in quanto hanno una vita utile illimitata;
fabbricati – sono soggetti ad una quota di ammortamento calcolata solo sul valore degli edifici.
Partita doppia:
– in dare: “ammortamento (tipo di bene)”
- In avere: “fondo ammortamento (tipo di bene)”
Bilancio d’esercizio: Nell’attivo dello stato patrimoniale sorgono le immobilizzazioni materiali e
immateriali al netto dei fondi ammortamento o eventuali fondi svalutazione.
Conto economico: vi sono iscritte le quote d’ammortamento di un determinato anno per ciascun bene tra i costi della produzione
B 10) a – ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
B 10) b – ammortamento delle immobilizzazioni materiali
Le Imprese e i loro titolari sono soggetti passivi delle imposte dirette.
Le società di capitali sono soggetti a tali imposte dirette:
1) IRES- Imposta sul Reddito delle Società
2) IRAP- Imposta Regionale sulle Attività Produttive

Tali imposte

- Vengono quantificate mediante apposite dichiarazioni fiscali
- Devono essere calcolate in sede di scritture d’assestamento
- Rilevazione:
1) Conto economico del bilancio – come “costi d’esercizio”
2) Partita doppia- come “imposte d’esercizio” rilevati al 31/12

L’imposta IRES

ritenute d’acconto già subite
crediti d’imposta di cui l’azienda eventualmente gode
acconti già versati in momenti prestabiliti del periodo amministrativo, i soggetti passivi versano acconti per le imposte che saranno liquidati al termine del periodo amministrativo stesso.
L’imposta IRAP - acconti precedentemente versati
Il saldo (o conguaglio) viene rilevato dell’esercizio successivo ed in esso verranno presentate telematicamente le dichiarazioni fiscali.
30/06 imposte c/acconto (dare)
30/06 Banca x c/c (avere)

31/12 imposte d’esercizio (dare)
31/12 debiti per imposte (avere)

31/12 debiti per imposte (dare)
31/12 imposte c/acconto (avere)

Situazione contabile finale

Al termine delle scritture di assestamento si redige la situazione contabile finale che evidenzia le eccedenze Dare e le eccedenze Avere dei conti.

Scritture di epilogo e di chiusura

Le scritture di epilogo consentono di far affluire al conto di risultato economico i saldi dei conti economici accesi ai componenti positivi e negativi del reddito di esercizio.
Mediante le scritture di epilogo tutti i costi e i ricavi di competenza dell'esercizio vengono sintetizzati nell'unico conto di risultato denominato Conto di risultato economico.
Con la rilevazione in partita doppia dell'utile o della perdita di esercizio il conto di risultato economico risulta spento.

31/12
31/12
90.01
10.30
Conto di risultato economico
Utile l'esercizio
_________,__

_________,__

Le scritture di chiusura consentono di chiudere i conti patrimoniali.
Può avvenire con due modalità:
Chiusura simultanea: consiste nella redazione di un unico articolo in partita doppia che elenca in Dare i conti con eccedenza Avere e in Avere i conti con eccedenza Dare.
Chiusura successiva: consiste nel redigere più articoli usando in contropartita il conto transitorio Bilancio di chiusura.
In entrambi i casi, al termine delle operazioni di chiusura, il totale degli importi Dare deve essere uguale al totale degli importi Avere.

Le scritture di riapertura riprendono, nel nuovo esercizio, i dati contabili dei saldi delle scritture di chiusura del periodo amministrativo precedente.
Immediatamente dopo la rilevazione in partita doppia della riapertura dei conti patrimoniali è necessario effettuare il giro contabile dei costi e ricavi sospesi nell'esercizio appena terminato agli specifici conti accesi ai costi e ricavi di esercizio del nuovo periodo amministrativo.
Ciò consente la successiva rilevazione contabile delle operazioni di gestione del nuovo periodo.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali tipologie di scritture di assestamento?
  2. Le principali tipologie di scritture di assestamento sono scritture di completamento, scritture di integrazione, scritture di rettifica e scritture di ammortamento.

  3. Cosa sono le scritture di completamento?
  4. Le scritture di completamento rilevano le operazioni che riguardano l'esercizio corrente ma che non sono state precedentemente registrate.

  5. Quali sono le scritture di integrazione?
  6. Le scritture di integrazione aggiungono costi o ricavi dell'esercizio corrente che non sono stati rilevati in quanto sono costi e ricavi a manifestazione finanziaria futura.

  7. Cosa sono le scritture di rettifica?
  8. Le scritture di rettifica rimuovono dal bilancio costi e ricavi che non sono di competenza dell'esercizio corrente in quanto la loro manifestazione finanziaria è già avvenuta.

  9. Cosa sono le scritture di ammortamento?
  10. Le scritture di ammortamento inseriscono nell'esercizio le quote di costi pluriennali considerate di competenza.

Domande e risposte