valeriazagari
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Concetti Chiave

  • Le scritture di assestamento includono quattro tipi principali: completamento, integrazione, rettifica e ammortamento, ognuna con un ruolo specifico nella chiusura contabile.
  • Le scritture di completamento registrano operazioni come interessi maturati, crediti inesigibili e debiti per TFR, che non erano state rilevate durante l'anno.
  • Le scritture di integrazione riguardano la svalutazione dei crediti e la gestione dei ratei, ripartendo costi e ricavi tra due esercizi in base al tempo.
  • Le scritture di rettifica gestiscono le rimanenze e i risconti, regolando costi e ricavi non ancora maturati ma già pagati anticipatamente.
  • Le scritture di ammortamento suddividono i costi pluriennali tra più esercizi, aumentando il fondo ammortamento per immobilizzazioni materiali e immateriali.
Scritture di assestamento

Le scritture di assestamento si dividono in:
• Scritture di completamento, con le quali vengono registrate le operazioni di competenza dell’esercizio, ma che in precedenza non sono state rilevate;
• Scritture di integrazione, con le quali vengono aggiunti i componenti di reddito di competenza del’esercizio, con manifestazione finanziaria futura;
• Scritture di rettifica, togliendo quei ricav e quei costi che sono sati già rilevati, ma che non sono maturati
• Scritture di ammortamento, ovvero quote di costi pluriennali già rilevati che gravano sull’esercizio.

SCRITTURE DI COMPLETAMENTO

Le scritture di completamento si riferiscono alla rilevazione:
• Degli interessi maturati su conti correnti, crediti e debiti;
• Operazioni riguardanti crediti o debiti da liquidare (fatture da emettere o ricevere);
• Cancellazione di crediti inesigibili;
• Quota di trattamento di fine rapporto maturata nell’anno;
Gli interessi sono costi o ricavi che gravano sul conto corrente: gli interessi passivi comportano una riduzione del c/c e viceversa.

Sugli interessi attivi va calcolata la ritenuta fiscale del 20%. Per quanto riguarda i crediti e debiti da liquidare a fine esercizio possono emergere:
• Crediti per fatture da emettere, relative a vendite di merci già consegnate con documento di consegna o trasporto non ancora fatturate;
• Debiti per fatture da ricevere, relativi a d acquisti di merci o a servizi forniti da terzi per i quali non sono ancora state ricevute le fatture d’acquisto;
(dopo aver rilevato gli importi delle fatture da emettere e delle fatture da ricevere occorre riepilogare l’IVA a debito e l’IVA a credito, compresa l’IVA c/liquidazione) Per quanto riguarda i crediti inesigibili, essi si dividono in:
• Crediti sicuramente esigibili;
• Crediti di dubbia o parziale inesigibilità;
• Crediti di sicura inesigibilità.
Quelli di sicura inesigibilità devono essere stralciati, cioè eliminati dal patrimonio, evidenziando le perdite su crediti ritenute certe. Ciascun lavoratore dipendente ha diritto di ricevere una somma a titolo di trattamento di fine rapporto. I dibiti per TFR ( natura patrimoniale, avere) sono valori finaziari e la quota di TFR ( dare)si calcola:
• Si calcola la quota di TFR maturata nell’anno ,Dividendo le retribuzioni per 13,5
• si calcola il coefficiente di rivalutazione [(1,5+75%(indice ISTAT di 2)]
• si moltiplica il coefficiente di rivalutazione X i debiti TFR maturati in precedenza
• si calcola la ritenuta fiscale (11%)
• si aggiunge la ritenuta alla quota di TFR maturata nell’anno

LE SCRITTURE DI INTEGRAZIONE

Queste scritture riguardano la rilevazione di:
• della svalutazione dei crediti;
• delle quote di costi o di ricavi misurate dai ratei;
per quanto riguarda i crediti, dopo aver stalciato quelli di sicura inesigibilità, si devono guardare quelli di dubbia inesigibilità. Per ogni credito si calcola la perdita che si teme di dover subire registrandola nel fondo svalutazione crediti(natura patrimoniale, avere). Sul totale dei crediti si calcola un’ulteriore percentuale registrandola nel fondo rischi su crediti(natura patrimoniale, avere).
Per quanto riguarda invece i ratei, l’impresa, spesso, nello svolgimento della sua gestione compie delle operazioni che si prolungano da un esercizio all’altro. Queste operazioni danno luogo a costi o ricavi di cui si conoscono sia l’importo sia la scadenza posticipata, che devono essere ripartiti tra i due esercizi in base al tempo. I ratei sono quindi quote di costi o ricavi già maturati, ma non ancora pagati.

SCRITTURE DI RETTIFICA

Le scritture di rettifica riguardano la rilevazione:
• delle rimanenze di merci;
• dei risconti attivi e passivi.
Le rimanenze sono beni per i queli sono stati sostenuti durante l’esercizio costi d’acquisto, di scarico, di conservazione… e che saranno venduti o consumanti nell’esercizio successivo. La registrazione s effettua rilevando: in avere merci c/rimanenze finali e in dare i costi sospesi (merci). I risconti sono quote di costi o ricavi non ancora maturate, ma che sono state pagate anticipatamente. Più precisamente, al termine dell’esercizio, la parte già maturata è il costo o ricavo di competenza dell’esercizio di cui si vuole calcolare il reddito, e la parte non ancora maturata ( il risconto) deve essere stornata dal reddito e inviata all’esercizio successivo.

SCRITTURE DI AMMORTAMENTO

l’ammortamento è un processo tecnico- contabile di ripartizione dei costi pluriennali di più esercizi. Sono costi pluriennali e quindi assoggettati alla procedura d’ammortamento le immobilizzazioni immateriali e le immobilizzazioni materiali. La quota di ammortamento dell’esercizio aumenterà poi il fondo ammortamento (avere, natura patrimoniale) degli anni precedenti. (N.B sui terreni non viene calcolato l’ammortamento in quanto la loro utilità non si esaurisce nel tempo)

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le diverse tipologie di scritture di assestamento?
  2. Le scritture di assestamento si dividono in scritture di completamento, integrazione, rettifica e ammortamento.

  3. Cosa comportano le scritture di completamento?
  4. Le scritture di completamento registrano operazioni di competenza dell'esercizio non rilevate in precedenza, come interessi maturati, crediti o debiti da liquidare, cancellazione di crediti inesigibili e quota di trattamento di fine rapporto maturata nell'anno.

  5. Come si calcola la quota di trattamento di fine rapporto (TFR) maturata nell'anno?
  6. La quota di TFR si calcola dividendo le retribuzioni per 13,5, applicando il coefficiente di rivalutazione e aggiungendo la ritenuta fiscale dell'11%.

  7. Qual è la funzione delle scritture di integrazione?
  8. Le scritture di integrazione riguardano la svalutazione dei crediti e la rilevazione di ratei, che sono quote di costi o ricavi già maturati ma non ancora pagati.

  9. Cosa sono le scritture di rettifica e cosa includono?
  10. Le scritture di rettifica riguardano la rilevazione delle rimanenze di merci e dei risconti attivi e passivi, che sono costi o ricavi non ancora maturati ma pagati anticipatamente.

Domande e risposte