Concetti Chiave
- Il controllo legale dei conti è essenziale e obbligatorio, svolto da società di revisione per società aperte e da collegi sindacali per società chiuse, assicurando il rispetto dei principi contabili e delle norme legislative.
- L'interpretazione del bilancio è fondamentale per valutare il passato e le prospettive future dell'azienda, coinvolgendo analisi strutturali, per indici e per flussi, richiedendo la rielaborazione dello stato patrimoniale e del conto economico.
- La rielaborazione del bilancio implica la riclassificazione delle voci in base a criteri di liquidità e esigibilità, distinguendo tra attivo corrente, immobilizzato e passività, per un'analisi più chiara della struttura finanziaria.
- L'analisi della struttura finanziaria si basa su indicatori come il patrimonio circolante netto e il margine di struttura, valutando l'equilibrio tra impieghi e fonti e la capacità dell'impresa di coprire gli investimenti e i debiti a breve termine.
- Il reddito fiscale è calcolato secondo norme tributarie, differendo dal reddito di bilancio, e si determina attraverso elaborazioni extra contabili che considerano variazioni fiscali rispetto al reddito di bilancio.
Indice
Revisione legale dei conti
Il controllo legale dei conti è obbligatorio ed è effettuato nelle società aperte da una società di revisione legale e nelle società chiuse da un collegio sindacale.
L’organo incaricato della revisione legale dei conti deve:
Rispettare i principi contabili
Verificare se il bilancio corrisponde alle scritture contabili
Se il bilancio rispetta le norme legislative
Esprimere un giudizio (relazione) sul bilancio
“Metodo del campione” → deve riflettere la situazione di tutta l’azienda.
I revisori del bilancio devono essere imparziali nella formulazione del bilancio, cioè non possono assumere l’incarico se in qualche modo sono coinvolti nel processo decisionale.
Giudizi del bilancio
Giudizio senza rilievi → rispetta il principio contabile;Giudizio con rilievi → giudizio positivo ma con delle deviazioni dei principi contabili;
Giudizio negativo → bilancio inattendibile, troppe deviazioni nei principi contabili;
Dichiarazione di impossibilità a esprimere un giudizio → i revisori non esprimono giudizio.
Interpretazione e rielaborazione del bilancio
L’interpretazione di bilancio è un approfondimento per gli stakeholder per esprimere un giudizio sul passato dell’azienda e sulle sue prospettive future.
L’interpretazione si effettua in diverse fasi:
Interpretazione letterale → lettura del bilancio dove si analizzano le voci sapendo a cosa si riferiscono. Tutto ciò si effettua con schemi omogenei;
Interpretazione revisionale → si verifica l’attendibilità del bilancio ( lo fa l’organo di controllo contabile per le società di capitali, per le società di persone può essere fatta a livello interno.
Interpretazione prospettiva → analisi sulle prospettive future dell’azienda, compiuta attraverso il giudizio sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica.
L’interpretazione prospettica è la vera analisi di bilancio e si articola in più procedimenti:
Analisi strutturale → si esamina la struttura finanziaria dell’impresa con il calcolo del patrimonio circolante netto e dei margini.
Analisi per indici → analizza la situazione passata e delinea le scelte future attraverso il calcolo di rapporti.
Analisi per flussi → evidenzia le variazioni che ci sono state nel corso dell’esercizio nelle fonti e negli impieghi.
Queste 3 analisi richiedono la rielaborazione dello SP e del CE.
Rielaborazione del bilancio: riclassificazione e riaggregazione delle voci dello stato patrimoniale e del conto economico per l’analisi di bilancio.
Nello SP non c’è più la suddivisione in sottoclassi se non per i crediti e i debiti;
Nel CE cambiano le aree di gestione:
Analisti interni → sono interni all’impresa
Analisti esterni → esterni all’impresa fanno la rielaborazione e ne esprimono un giudizio
Rielaborazione dello stato patrimoniale
In base al criterio finanziario il patrimonio dell’azienda è visto come un insieme di investimenti in attesa di realizzo e finanziamenti in attesa di restituzione.
Impieghi → vengono riclassificati in base alla liquidità in medio, breve o lungo periodo.
La liquidità può essere crescente o decrescente.
Gli impieghi si distinguono in:
Attivo corrente → costituito da elementi che si trasformano in mezzi liquidi nel breve periodo
Le attività si distinguono in base al grado decrescente di liquidità, in:
- Disponibilità liquide → valori in cassa, crediti v/soci
- Disponibilità finanziarie → crediti v/clienti o altri crediti a breve scadenti entro l’anno, ratei attivi
- Rimanenze → materie prime, sussidiarie e di consumo, semilavorati e partecipazioni
Attivo immobilizzato → costituito da elementi del patrimonio che hanno attitudine a trasformarsi in mezzi monetari in modo graduale (in più esercizi)
L’attivo immobilizzato si divide in:
- Immobilizzazioni immateriali → costi pluriennali
- Immobilizzazioni materiali → beni che si usano in senso fisico per svolgere l’attività produttiva
(Rimanenze di difficile vendita)
- Immobilizzazioni finanziarie → impieghi di capitale a medio/lungo termine come finanziamenti concessi a terzi, crediti v/soci
Fonti → vengono riclassificate in base alla loro esigibilità tenendo conto della loro scadenza ed esigibilità, si distinguono in:
- Passività correnti → debiti con scadenza entro 12 mesi
- Passività consolidate → debiti con scadenza entro l’anno
Destinazione dell’utile:
- Non si tiene conto della delibera → utile nel patrimonio netto
- Tenendo conto della delibera → capitale proprio + debiti v/soci
Analisi della struttura finanziaria
Confronto fra impieghi e fonti per capire se la struttura dell’impresa è equilibrata.
C’è equilibrio se l’attivo corrente è maggiore delle passività correnti e se l’attivo immobilizzato è minore del capitale permanente ( capitale proprio + passività consolidate).
Patrimonio circolante netto → attivo corrente - passività correnti
Il valore del patrimonio circolante netto indica la capacità dell’impresa di far fronte agli impegni di breve scadenza facendo affidamento alle attività più facilmente monetizzabili.
PCN positivo → impresa fa fronte ai debiti a breve
PCN negativo → l’impresa non fa fronte ai debiti a breve
Margine di struttura → capitale proprio – attivo immobilizzato
Sono i mezzi con cui l’impresa copre gli investimenti in immobilizzazioni.
Margine di struttura positivo → situazione finanziaria ottimale, l’impresa può espandersi.
Margine di struttura negativo → l’impresa deve ricorrere al capitale di debito per completare il finanziamento dell’attivo immobilizzato sia per finanziare l’attivo corrente.
Margine di copertura globale → Cap. permanente ( cap. proprio + pass. Consolidate) – att. Immobil.
Coincide con il patrimonio circolante netto.
MCG positivo → indica che tutte le immobilizzazioni sono coperte con mezzi finanziari
MCG negativo → parte delle immobilizzazioni sono finanziate con prestiti a breve termine
Situazione squilibrata
Margine di tesoreria → Disponibilità liquide + disponibilità finanziarie – passività correnti
Esprime la capacità di far fronte ai debiti, comprese le rimanenze.
Rielaborazione del conto economico
Valore aggiunto → incremento di valore che un azienda produce su beni e servizi acquistati all’esterno (ricchezza che l’azienda produce).
MOL → reddito dell’impresa prima di ammortamenti, svalutazioni, accantonamenti, interessi e impose
MON → reddito dell’impresa prima delle imposte d’esercizio
Costo del venduto → costi sostenuti per la produzione
Analisi per indici
Gli indici sono rapporti o quozienti espressi in termini percentuali. Confrontano i valori dello SP, CE e nota integrativa o di derivazione extracontabile, alla fine si interpretano per determinare le scelte future.
Benchmark → confronto fra altre imprese nel mercato
L’analisi per indici si effettua con diverse analisi:
Analisi economica → esamina la redditività
Analisi patrimoniale → capacità dell’azienda di durare nel tempo in modo equilibrato
Analisi finanziaria → capacità dell’azienda di far fronte ai debiti in modo equilibrato fra entrate e uscite
Analisi della produttività → efficienza del fattore produttivo
Reddito d’impresa
Deriva dall’esercizio di imprese commerciali.
Il reddito d’impresa si determina in base a vari regimi:
Regime di contabilità ordinaria → società di capitali, persone o imprese individuali
Con ricavi superiori a 400.000, se imprese di servizi, 700.000 per altre attività.
Regime di contabilità semplificata → società di persone, imprese individuali
Regime di contabilità super-agevolata → professionisti, artisti, imprenditori individuali
Reddito fiscale
Risultato economico d’esercizio che viene riferito all’esercizio in base alle norme stabilite dalla
normativa tributaria.
Non è uguale al reddito di bilancio che tiene conto dei principi contabili e del codice civile.
Il fisco si attende:
Massimizzazione del prelievo tributario → salvaguardare l’integrità economica dell’impresa
Programmabilità delle entrate tributarie
Principi per i quali i costi possono essere portati in deduzione dai ricavi:
Competenza fiscale → imputazione dei costi e ricavi all’esercizio di competenza, i costi al momento del loro sostenimento e i ricavi al momento del conseguimento.
Inerenza → un costo per essere dedotto deve riguardare l’attività d’impresa
Certezza e determinabilità → un costo per essere dedotto deve essere documentato da una frattura
Iscrizione in bilancio → i conti che non sono iscritti nel conto economico non possono essere dedotti
Imputabilità specifica → costi deducibili per attività che producono ricavi e proventi che concorrono a formare il reddito d’impresa
Determinazione del reddito fiscale
Elaborazioni extra contabili. Si inizia prendendo la situazione contabile finale dopo le scritture d’assestamento.
Reddito fiscale = reddito di bilancio + variazioni fiscali in aumento – variazioni fiscali in diminuzione
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo principale del controllo legale dei conti nelle società?
- Quali sono i diversi tipi di giudizi che possono essere espressi sul bilancio?
- In cosa consiste l'interpretazione prospettica del bilancio?
- Come si determina il reddito fiscale di un'impresa?
- Qual è l'importanza del margine di struttura nell'analisi della struttura finanziaria?
Il controllo legale dei conti è obbligatorio e serve a verificare se il bilancio corrisponde alle scritture contabili e rispetta le norme legislative, esprimendo un giudizio imparziale sul bilancio.
I giudizi possono essere senza rilievi, con rilievi, negativi, o una dichiarazione di impossibilità a esprimere un giudizio, a seconda del rispetto dei principi contabili.
L'interpretazione prospettica analizza le prospettive future dell'azienda attraverso la valutazione della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica, articolandosi in analisi strutturale, per indici e per flussi.
Il reddito fiscale si determina partendo dal reddito di bilancio, aggiungendo le variazioni fiscali in aumento e sottraendo quelle in diminuzione, secondo le norme tributarie.
Il margine di struttura indica la capacità dell'impresa di coprire gli investimenti in immobilizzazioni con il capitale proprio; un margine positivo suggerisce una situazione finanziaria ottimale.