Concetti Chiave
- Il controllo di gestione verifica se un'azienda può raggiungere i propri obiettivi mantenendo i costi contenuti, utilizzando strumenti tecnico-contabili noti come contabilità direzionale.
- Esistono vari centri di responsabilità in azienda: centri di costo, ricavo, profitto e investimento, ognuno con ruoli specifici nel controllo di gestione.
- I costi standard, suddivisi in ideali, normali e attesi, vengono calcolati utilizzando dati tecnici ed economici per definire obiettivi raggiungibili.
- Il budget annuale, formulato dal top management, funge da programma per coordinare e valutare le operazioni aziendali, articolato in budget economici, di investimento e finanziari.
- Il budget delle vendite è centrale nella programmazione aziendale, influenzando altre categorie di budget come produzione, scorte e manodopera.
LA PROGRAMMAZIONE E IL CONTROLLO DI GESTIONE
1)Analisi dei vincoli esterni ed interni.
2)Scelte di medio-lungo periodo (pianificazione strategica).
3)Fissare obbiettivi di breve periodo e formulare budget (programmazione operativa).
5)Operare (azione).
6)Controllo.
7)Avere un responso (feed-back) e prendere provvedimenti correttivi in caso di scostamento.
Il controllo di gestione e il processo che tende a verificare se l'impresa e in grado di raggiungere gli obbiettivi prefissati sostenendo costi contenuti.
Vi sono vari centri in un azienda:
-Centri di costo;
-Centri di ricavo;
-Centri di profitto;
-Centri di investimento.
Per il controllo di gestione si una un complesso di strumenti tecnico-contabili cui si da il nome contabilità direzionale. Tramite essa si attuano tre tipi di controllo:
Controllo preventivo : formulazione di preventivi e budget;
Controllo concomitante : per verificare il grado di conseguimento degli obbiettivi;
Controllo consuntivo : si attua al termine del periodo budget e definisce in quale misura sono stati conseguiti i risultati prefissati.
Accanto alla contabilità a costi consuntivi esiste una contabilità a costi preventivi, ed essi a loro volta possono essere costi stimati o standard.
I costi stimati sono costi preventivati esclusivamente sulla base di serie storiche di dati che vengono proiettati nel futuro, presupponendo che quanto è avvenuto nel passato possa riprodursi nel futuro,
I costi standard sono calcolati sulla base di dati tecnici ed economici desunti sia dall'esperienza passata sia in via sperimentale e indicano gli obbiettivi che devono essere raggiunti in relazione a prefissate ipotesi di svolgimento dei fattori produttivi.
I costi standard derivano da un processo di analisi delle condizioni operative e delle situazioni dei mercati di approvvigionamento attraverso diverse fasi quali individuazione dei centri di costo, definizioni delle condizioni operative standard di ciascun centro di costo, determinazione degli standard unitari fisici e monetari, determinazione dei volumi di produzione programmati e sviluppo dei costi standard elementari.
Le relazioni che legano i vari standard sono :
-Costo standard unitario = sommatoria (std fisici unitari x prezzi std);
-Costo standard complessivo = costo std unitario x volume di produzione.
I costi standard si dividono a loro volta in :
-Standard ideali che indicano i costi che si verificherebbero in condizioni ideali o ottimali di svolgimento della gestione;
-Standard normali che fanno riferimento a condizioni medie di svolgimento dei processi produttivi;
-Standard attesi che immaginano livelli di efficienza e rendimenti concretamente raggiungibili. I budget generalmente vengono formulati a dati standard.
IL BUDGET ANNUALE E LA SUA ARTICOLAZIONE
Il budget è un programma, formulato dal top management sia in termini quantitativi che monetari, che comprende una serie di operazioni di gestione future per raggiungere degli obbiettivi.
Esso ha varie funzioni:
-funzione di previsione e di programmazione;
-Funzione di coordinamento ;
-Funzione di responsabilizzazione;
-Funzione di valutazione ed incentivazione;
-Funzione di controllo e di intervento.
Di particolare importanza e il budget generale d'esercizio, che si riferisce a un determinato periodo amministrativo, di cui delinea in via anticipata i risultati economici attesi e la correlativa situazione patrimoniale e finanziaria.
Esso presenta le seguenti caratteristiche:
1)la globalità, in quanto abbraccia tutte le funzioni, gli organi, i prodotti e i processi aziendali;
2)L'articolazione per centri di responsabilità;
3)L'articolazione per periodi infrannuali, in modo da rendere tempestivi i controlli e gli eventi correttivi;
4)Il budget generale d'esercizio ha per oggetto la determinazione prospettica del reddito d'esercizio e del correlato patrimonio di funzionamento; esso si compone del budget economico generale e del budget patrimoniale.
Per formulare il budget generale d'esercizio è necessario articolare tre categorie di budget:
1)i budget economici settoriali, relativi ai costi e si ricavi attesi per ciascun comparto della gestione;
2)Budget degli investimenti, relativo ai programmi di acquisizione di attività immobilizzate;
3)Il budget finanziario per la determinazione del fabbisogno finanziario aziendale.
I budget economici settoriali hanno per oggetto la determinazione dei componenti positivi e dei componenti negativi del risultato economico previsto per un determinato periodo amministrativo. Essi redatti secondo una precisa sequenza logica confluiscono nel budget economico generale.
Essi sono:
Budget delle vendite: esso rappresenta il nodo centrale dell'attività di programmazione poiché tutti gli altri budget dipendono dalla quantità che si prevede di vendere in un certo periodo di tempo.
Budget delle scorte di prodotti finiti: per definire la quantità di scorte di prodotti finiti che si desidera tenere in magazzino. In questa fase il budget delle scorte è redatto a quantità.
Budget della produzione: si verifica la compatibilità degli obbiettivi di vendita e di produzione con la capacità produttiva disponibile. Esso è la base per tutti i budget dei fattori produttivi necessari in un dato periodo di tempo.
Budget dei consumi di materie prime: è necessario stabilire gli standard fisici di materie prime per ogni unità di prodotto finito e determinare il relativo fabbisogno complessivo.
Budget delle scorte di materie prime: per potere definire la quantità di materie prime da acquistare, è necessario stabilire la politica delle scorte, tenendo presente che scorte elevate minimizzano il rischio di interruzione dei processi produttivi ma comportano oneri gestionali e finanziari piuttosto elevati. Si tratterà pertanto di stabilire il livello di scorta minima e il lotto economico d'acquisto e di determinare il livello delle scorte alla fine dell'esercizio.
Budget degli approvvigionamenti: è relativo ai quantitativi di materie prime da acquistare.
Budget della manodopera : viene definito il costo del lavoro diretto che sarà sostenuto per attuare la produzione programmata.
Budget del corso primo: si redige sulla base di quello del consumo di materie considerando i prezzi standard delle stesse.
Budget dei costi industriali: viene redatto per quantificare l'ammontare di tutti gli onero accessori sostenuti durante le varie fasi della lavorazione e non riferibili in modo diretto alle singole produzioni. Questi costi riguardano i materiali accessori e di consumo, i consumi elettrici, la forza motrice, ammortamenti, canone di leasing, le manutenzioni delle immobilizzazioni industriali, assicurazioni industriali, manodopera in diretta, gli altri costi industriali di stabilimento.
Budget del costo industriale: È necessario aggiungere ai costi diretti di ciascun prodotto una quota di costi generali industriali che viene determinata facendo ricorso a opportune basi di ripartizione configurazione;
Budget delle rimanenze di magazzino;
Budget della produzione venduta: Per giungere alla formulazione del budget del costo del venduto è necessario compilare in via preliminare il budget delle rimanenze di magazzino. Si applicano i seguenti criteri di valutazione: per le scorte di materie prime si adotta il costo di acquisto standard, per le scorte di prodotti finiti e di prodotti in corso di lavorazione si utilizza il criterio del costo industriale di produzione.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del controllo di gestione in un'azienda?
- Quali sono i diversi tipi di controllo attuati nel controllo di gestione?
- Come si suddividono i costi standard e qual è la loro funzione?
- Quali sono le funzioni principali del budget annuale?
- Quali sono le categorie di budget necessarie per formulare il budget generale d'esercizio?
Il controllo di gestione verifica se l'impresa è in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati sostenendo costi contenuti, utilizzando strumenti tecnico-contabili noti come contabilità direzionale.
Si attuano tre tipi di controllo: controllo preventivo (formulazione di preventivi e budget), controllo concomitante (verifica del conseguimento degli obiettivi), e controllo consuntivo (valutazione dei risultati al termine del periodo budget).
I costi standard si suddividono in standard ideali, normali e attesi, e servono a indicare gli obiettivi da raggiungere in relazione a ipotesi prefissate di svolgimento dei fattori produttivi.
Il budget annuale ha funzioni di previsione e programmazione, coordinamento, responsabilizzazione, valutazione e incentivazione, controllo e intervento.
Per formulare il budget generale d'esercizio, è necessario articolare i budget economici settoriali, il budget degli investimenti e il budget finanziario.