Concetti Chiave
- L'Africa affronta alti costi di trasporto, pari al 19,5% del prezzo del prodotto, a causa di una rete di trasporti insufficiente e l'assenza di sbocchi sul mare in molti paesi.
- La povertà del continente è aggravata da una classe dirigente carente, limitazioni negli scambi internazionali e un sistema educativo e di formazione professionale insufficiente.
- I fattori sopracitati comportano una perdita annua del 2,1% nella crescita del PIL africano.
- Gli aiuti occidentali spesso si rivelano inefficaci per interessi particolari dei donatori e l'uso improprio dei fondi, come il finanziamento di conflitti armati.
- Recentemente, il miglioramento delle infrastrutture sociali e l'apertura economica hanno segnato una tendenza positiva nella lotta contro la povertà in Africa.
L'Africa possiede inoltre una posizione geografica che rende gli scambi più difficili, facendone aumentare i costi. I costi di trasporto, che negli Stati Uniti incidono per il 3,6% del prezzo del prodotto, in Europa per il 4,9% e in America Latina per il 10,6%, in Africa raggiungono ben il 19,5%. Certamente, ciò dipende in buona misura da una rete di trasporti insufficiente, ma l’assenza di sbocchi sul mare di molti Paesi africani rappresenta di certo una aggravante della situazione. Ancora, tra le cause principali della povertà del Continente africano sono da segnalare le numerose carenze della sua classe dirigente, la miopia con cui essa ha ristretto gli scambi internazionali, l’insufficienza del sistema di istruzione e di formazione professionale. È possibile calcolare che l’insieme di questi fattori comporta una perdita annua (in termini di minore crescita del PIL) pari al 2,1%.
Per finire, anche buona parte degli aiuti con cui i Paesi occidentali hanno cercato di sostenere i Paesi africani si è rivelata inefficace. Tra le ragioni: la propensione dei donatori a sostenere solo i Paesi ai quali essi sono legati da interessi particolari, l’uso degli aiuti per scopi diversi da quelli a cui avrebbero dovuto essere destinati (come l’acquisto di armi e il finanziamento di guerre), la tendenza dei Paesi donatori a finanziare i Paesi con minori difficoltà, la difficoltà di legare politiche di finanziamento al perseguimento di obiettivi economici e sociali.
Negli ultimi anni, tuttavia, sembra si sia registrata un’inversione di tendenza, dovuta in buona misura proprio al miglioramento delle infrastrutture sociali e alla maggiore apertura del sistema economico dei Paesi africani. Possiamo soltanto sperare che politiche più equilibrate possano contribuire a ridurre e dimensioni del problema della povertà africana.