Concetti Chiave
- La spesa pubblica è suddivisa in consumi, investimenti, trasferimenti e servizi essenziali.
- Le entrate fiscali sono obbligatorie e comprendono imposte, tasse e contributi.
- Aumentare la spesa pubblica stimola la domanda aggregata e adotta una politica espansiva.
- Incrementare le entrate fiscali riduce il reddito disponibile e adotta una politica restrittiva.
- Il moltiplicatore keynesiano indica come l'aumento della spesa pubblica influisce sul reddito nazionale.
Politica di bilancio
La spesa pubblica comprende:
Spesa per consumi (dipendenti pubblici)
Spesa per investimenti (infrastrutture pubbliche)
Spese per trasferimenti (pagamenti a favore delle famiglie)
Spesa per i servizi pubblici essenziali
Le entrate fiscali, o semplicemente tributi (imposte, tasse, contributi) sono prestazioni patrimoniali coattive (obbligatorie).
Se aumentano le spese pubbliche, aumenta la domanda aggregata e si adotterà una politica espansiva.
Se aumentano le entrate fiscali gli operatori avranno un abbassamento di reddito e quindi la domanda aggregata diminuirà, adattando una politica restrittiva.
L’equazione del reddito nazionale può essere quindi così raffigurata:
Y=C+I+G
Y rappresenta il livello complessivo della produzione
C consumi privati, dalle famiglie
I investimenti privati, dalle imprese
G spesa pubblica
Funzione del consumo keynesiana
Y=1/(1-c)(I+G)
L’equazione ci dice quanto aumenta il reddito nazionale in seguito a un incremento della spesa pubblica: la crescita del reddito, sarà pari all’incremento della spesa pubblica moltiplicato per 1/(1-c).
La spesa pubblica nella teoria keynesiana:
1. Aumento della spesa pubblica
2. Aumento della domanda aggregata
3. Aumento del reddito nazionale
4. Aumento del consumo aggregato
5. Aumento delle vendite delle imprese
6. Aumento dei lavoratori impiegati