Concetti Chiave
- Il Prodotto Interno Lordo (PIL) rappresenta il valore totale di beni e servizi finali prodotti in un Paese in un certo periodo di tempo.
- Il calcolo del PIL si basa su quattro fattori: consumi, spesa pubblica, investimenti ed esportazioni nette.
- I consumi comprendono beni durevoli e non durevoli, oltre a vari servizi privati come parrucchieri e meccanici.
- Servizi non registrati come il lavoro nero e l'autoconsumo influenzano il PIL, ma sono difficili da misurare con precisione.
- Nonostante alcune attività come la compravendita di beni usati non siano calcolate, l'acquisto dei materiali per l'autoconsumo contribuisce all'aumento del PIL.
PIL - prodotto interno lordo
Cos’è?
L’acronimo PIL sta ad indicare “prodotto interno lordo”.
Esso è una grandezza che indica il valore di tutti i beni e servizi finali prodotti in un Paese in un periodo di tempo.
Come si calcola?
Il PIL si calcola prendendo in considerazione 4 fattori principali:
Consumi: beni durevoli (come le automobili), non durevoli (pane, latte, farina ecc.) e servizi di privati (parrucchieri, estetiste, meccanico ecc.)
Spesa pubblica: spesa militare, opere civili (ospedali, autostrade) e costo dipendenti pubblici (pensioni escluse).
Investimenti: imprese, privati (ad esempio le case acquistate dai cittadini) e scorte (cioè prodotti accumulati).
Esportazione netta: differenza tra costo dei prodotti esportati e importati
Servizi non registrati
• Lavoro nero: non essendo misurabile, viene calcolato dall’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) approssimativamente e aggiunto nel calcolo del PIL.
• Compravendita beni usati
• Attività illegali
• Autoconsumo (produzione autonoma di beni o prodotti che potrebbero essere acquistati in negozio).
Gli ultimi tre non sono calcolati, nonostante ciò bisogna considerare che acquistando i materiali per l'autoconsumo, si partecipa comunque all'aumento del PIL.