Concetti Chiave
- Nel bilancio, alcuni redditi registrati possono essere attribuiti parzialmente o totalmente a esercizi futuri.
- Altri redditi futuri, legati a variazioni numerarie certe, sono pertinenti all'esercizio corrente.
- La competenza d'esercizio richiede una distinzione astratta di costi e ricavi tra esercizi passati e futuri.
- Il bilancio deve includere valori che permettano il rinvio o l'anticipazione di costi e ricavi.
- È possibile associare costi passati a ricavi futuri, regolando il bilancio per riflettere tali connessioni.
Al momento della formazione del bilancio, si deve notare che:
1) Alcuni componenti positivi/negativi di reddito rilevati nelle scritture sistematiche dell'esercizio in chiusura, sono imputabili per intero o in parte a esercizi successivi.
2) Altri componenti negativi o positivi di reddito che si formeranno presumibilmente in futuro, in relazione a variazioni numerarie certe o assimilate, sono di pertinenza dell'esercizio in chiusura.
La determinazione del RdE esige che si determini la "competenza in ragione d'esercizio" e questa non può farsi che in astratto rinviando appunto al futuro, in modo distinto o indistinto, diretto o indiretto, costi o ricavi rilevati in quell'esercizio o attribuendo, allo stesso, costi o ricavi di presumibile manifestazione numeraria futura. Quindi il conto deve essere integrato mediante valori che valgano a operare direttamente o indirettamente i suddetti rinvii di costi o di ricavi rilevati in passato, o le attribuzioni anticipate di costi o ricavi futuri presunti.
In bilancio, un costo passato può essere posto in relazione con un ricavo futuro, o stornando il costo per rinviarlo a carico del futuro esercizio, o accreditando anticipatamente all'esercizio un uguale ammontare di ricavi presunti futuri, o stornando il ricavo per rinviarlo a favore del futuro o addebitando anticipatamente all'esercizio un eguale ammontale ammontare di costi presunti futuri.