Concetti Chiave
- I lavori in corso su ordinazione riguardano contratti pluriennali per opere su misura come strade e ponti, eseguiti su specifiche del committente.
- I pagamenti avvengono in acconti iniziali e progressivi, con saldo al completamento o collaudo dell'opera.
- Due criteri di valutazione per bilancio: percentuale di completamento o valutazione al costo.
- La valutazione al costo assegna l'utile all'anno di completamento e consegna dell'opera al cliente.
- Nel bilancio, i lavori in corso sono iscritti nell'Attivo dello Stato patrimoniale e nel Conto economico.
I lavori in corso su ordinazione
I lavori in corso su ordinazione sono una tipologia particolare di rimanenza in quanto si riferiscono a contratti di durata normalmente ultrannuale per la realizzazione di un'opera (strade, ponti, aeroporti ecc.) o di un complesso di opere o la fornitura di beni o servizi non di serie che insieme formino un unico progetto, eseguite su ordinazione del committente, secondo le specifiche tecniche da questi richieste. Normalmente i contratti relativi a queste forniture provvedono:
1) il versamento da parte del cliente/committente di un acconto iniziale, in misura percentuale rispetto al totale dei lavori, utile all'azienda produttrice per avviare la propria attività;
2) il versamento di ulteriori acconti, fissati in base allo stato di avanzamento dei lavori;
3) il versamento del saldo a compimento dell'opera o all'atto del suo collaudo.
Trattandosi di un lavoro in genere da completare in più esercizi e pertanto non ancora terminato al 31/12, si pone per l'impresa il problema della valutazione del suo inserimento in bilancio. In termini civilistici è possibile procedere a tale valutazione utilizzando due differenti criteri:
• valutando i lavori in corso su ordinazione sulla base dei corrispettivi pattuiti, cioè in base alla parte di ricavo maturata contrattualmente al termine di ogni esercizio, commisurata al grado di avanzamento dei lavori. Questo criterio, definito della percentuale di completamento o della valutazione al ricavo, ripartisce l'utile derivante dalla commessa sui diversi anni di sulla formazione, rispettando la competenza economica; • procedendo alla valutazione al costo dei lavori in corso su ordinazione. Tale valutazione, già prevista per tutte le rimanenze dal numero 9) dell'art. 2426 del c.c., è confermata dal numero 11) dello stesso articolo, secondo il quale i lavori in corso su ordinazione possono (e non devono) essere iscritti sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza.
Con la valutazione al costo (medio definito come criterio della commessa completata) la rimanenza dell'opera completata fino al 31/12 viene appunto valorizzata al costo di produzione: l’intero utile derivante dalla commessa viene quindi assegnato contabilmente all'anno in cui la stessa è terminata e consegnata al cliente.
Il valore dei lavori in corso su ordinazione si iscrive nell’Attivo dello Stato patrimoniale alla voce C I 3) Lavori in corso su ordinazione. Nel Conto economico, alla voce A 3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione, si inserisce invece la differenza ( incremento decremento) tra il valore delle rimanenze finali è quello delle esistenze iniziali.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di lavori in corso su ordinazione?
- Come vengono gestiti i pagamenti nei contratti di lavori in corso su ordinazione?
- Quali sono i criteri di valutazione dei lavori in corso su ordinazione in bilancio?
- Dove si iscrivono i lavori in corso su ordinazione nel bilancio?
I lavori in corso su ordinazione si riferiscono a contratti di durata ultrannuale per la realizzazione di opere o la fornitura di beni o servizi su ordinazione del committente, secondo specifiche tecniche richieste.
I pagamenti prevedono un acconto iniziale, ulteriori acconti basati sullo stato di avanzamento dei lavori, e il saldo a compimento dell'opera o al collaudo.
I criteri sono la valutazione sulla base dei corrispettivi pattuiti, commisurata al grado di avanzamento, e la valutazione al costo, valorizzando l'opera completata al costo di produzione.
Si iscrivono nell'Attivo dello Stato patrimoniale alla voce C I 3) e nel Conto economico alla voce A 3) per le variazioni tra rimanenze finali e iniziali.