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Concetti Chiave

  • Il margine di interesse è il risultato dell'intermediazione creditizia e misura la gestione del denaro.
  • È calcolato dalla differenza tra interessi attivi su impieghi e interessi passivi sulla raccolta.
  • Il margine è influenzato dai tassi attivi sui finanziamenti e dai tassi passivi sulla raccolta.
  • I tassi attivi e passivi variano in base a durata, rischio di inadempimento e consistenza dei depositi.
  • I tassi variano tra le banche e nel tempo, influenzati dal sistema economico e politiche monetarie.
Il margine di interesse

Il margine di interesse è il risultato dell’attività di intermediazione creditizia e di investimento finanziario diretto e fornisce la misura del risultato della “gestione di denaro”.

Il margine di interesse si ha dalla differenza tra gli interessi attivi e provenienti assimilati derivanti dagli impieghi e gli interessi passivi e oneri assimilati corrisposti sulla raccolta.

Questo margine deriva essenzialmente dal divario fra:
-i tassi attivi, applicati sui finanziamenti concessi alla clientela;
-I tassi passivi, corrisposti sulla raccolta, e questi sono molto più bassi di quelli attivi.

La misura dei tassi attivi dipende dalla durata dei prestiti e dal rischio di inadempimento del cliente finanziario; quella dei tassi passivi invece è graduata in base alla consistenza delle somme depositate e all'esistenza o meno di un vincolo di indispensabilità delle stesse.

Il livello dei tassi varia da una banca all'altra.

Per esempio, per i tassi attivi ogni banca fissa:
-il prime rate, che è il tasso minimo per i finanziamenti concessi alla migliore clientela;
-Il top rate, che è il tasso più alto praticato sui prestiti concessi.

Inoltre la misura dei tassi varia nel tempo in relazione all'andamento del sistema economico e agli interventi di politica monetaria decisi dal SEBEC.

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