Concetti Chiave
- I rapporti di lavoro sono regolati da leggi, contratti collettivi e individuali, influenzando costi e obblighi reciproci tra datore di lavoro e dipendenti.
- Le retribuzioni lorde includono salari e stipendi mensili da cui vengono detratte ritenute previdenziali e fiscali, con eventuali aggiunte per malattia e maternità.
- I contributi sociali, a carico principalmente dei datori di lavoro, finanziano il sistema di sicurezza sociale e sono versati a enti come INPS e INAIL.
- Il trattamento di fine rapporto (TFR) può essere destinato a previdenza complementare o mantenuto in azienda, variando a seconda del numero di dipendenti.
- La liquidazione delle buste paga segue un processo strutturato, con pagamento delle competenze nette e versamento delle ritenute e contributi entro il 16 del mese successivo.
La liquidazione delle retribuzioni e degli oneri sociali
I rapporti che si instaurano tra l’impresa e i lavoratori dipendenti non è solo regolata dalla legge ma anche da contratti collettivi di lavoro (stipulati dai sindacati di lavoratori e associazioni dei datori di lavoro) e dai contratti individuali stipulati direttamente con il singolo lavoratore.
I principali costi che un imprenditore sostiene per il personale dell’azienda sono:
- retribuzioni: le retribuzioni sono costituite da salari e stipendi che vengono determinati ogni mese per ogni lavoratore. Queste retribuzioni sono definite come retribuzioni lorde poiché ad esse devono essere detratte le ritenute previdenziali, le ritenute fiscali, le quote di addizionali IRPEF, ottenendo così la retribuzione netta. A questa possono essere aggiunte, eventualmente, le indennità di malattia e di maternità e l’assegno per il nucleo familiare. Questi due elementi non sono un costo per l’azienda ma sono somme che il datore di lavoro anticipa al dipendente per conto dell’INPS, quindi sono un credito;
- contribuzioni sociali a carico del datore di lavoro: i contributi sociali, o oneri sociali sono somme che vanno versate principalmente all’INPS e all’INAIL per finanziare il sistema di sicurezza sociale, che comprende le somme per le pensioni, la malattia, la maternità, la cassa integrazione, gli assegni per nucleo familiare, ovvero tutto ciò che rappresenta gli armonizzatori sociali. Questi oneri sono principalmente dovuti dai datori di lavoro, ma anche in minima parte dai lavoratori dipendenti stessi;
- trattamento di fine rapporto: è quella somma devoluta al dipendente al momento del licenziamento, che è cresciuta di anno in anno, grazie a rivalutazioni delle somme precedenti. Il TFR può essere destinato a forme di previdenza complementare, per esempio i fondi pensione, oppure può essere mantenuto in azienda. In questo caos, però, è necessario distinguere due situazioni: se l’azienda ha meno di 50 dipendenti il TFR rimane materialmente nell’azienda; se invece ha più di 50 dipendenti il TFR deve essere trasferito in un fondo gestito dall’INPS;
- altri costi per il personale, per esempio mensa e attività ricreative.
Per determinare la liquidazione dei valori che riguardano i rapporti con i lavoratori dipendenti è necessario seguire determinate fasi:
1. Si possono corrispondere eventuali anticipi rispetto al periodo della busta paga
2. Liquidazioni delle retribuzioni lorde, degli assegni per nucleo famigliare e delle indennità per malattia e maternità che spettano ai dipendenti
3. Liquidazione dei contributi sociali a carico del datore di lavoro
4. Liquidazione periodica del TFR (trattamento di fine rapporto)
5. Pagamento delle competenze nette
6. Versamento delle ritenute fiscali e dei contributi sociali all’INPS, questo è eseguito in modo unificato entro il giorno 16 del mese successivo a quello del pagamento delle retribuzioni (per le ritenute fiscali) e entro il 16 del mese successivo a quello le quali le retribuzioni sono riferite (per i contributi)
Schema di liquidazione di una busta paga:
retribuzione lorda
- ritenute previdenziali
= retribuzioni al netto delle ritenute previdenziali ( o imponibile fiscale)
- ritenute fiscali
- addizionali IRPEF a favore di Comuni, Province e Regioni
+ Assegni per nucleo famigliare
+ Indennità di malattia o maternità
- Anticipi corrisposti
= somma netta da pagare al lavoratore dipendente
* SCRITTURE CONTABILI (D=Dare) e (A=avere):
Registrazione di anticipi a dipendenti
(D) Dipendenti c/ anticipi
(A) Denaro in cassa
Liquidazione delle retribuzioni lorde e assegni per nucleo famigliare o indennità
(D) Salari e stipendi
(D) Istituti di previdenza
(A) Dipendenti c/ retribuzioni
Pagamento delle competenze nette
(D) Dipendenti c/ retribuzioni
(A) Dipendenti c/ anticipi
(A) Istituti di previdenza
(A) Erario c/ ritenute operate
(A) Enti locali c/ addizionali IRPEF
(A) Banca c/c
Liquidazione dei contributi sociali a carico del datore di lavoro
(D) Oneri sociali
(A) Istituti di previdenza
Versamento di ritenute e contributi allo Stato
(D) Erario c/ ritenute operate
(D) Enti locali c/ addizionali IRPEF
(D) Istituti di previdenza
(A) Banca c/c
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali costi che un imprenditore sostiene per il personale dell'azienda?
- Come si determina la liquidazione delle retribuzioni e degli oneri sociali?
- Cosa comprende la retribuzione lorda e come si calcola la somma netta da pagare al lavoratore?
- Qual è il ruolo del TFR e come viene gestito in base alla dimensione dell'azienda?
- Quali sono le scritture contabili necessarie per la gestione delle retribuzioni e degli oneri sociali?
I principali costi includono le retribuzioni lorde, le contribuzioni sociali a carico del datore di lavoro, il trattamento di fine rapporto (TFR) e altri costi come mensa e attività ricreative.
La liquidazione avviene seguendo fasi specifiche, tra cui la liquidazione delle retribuzioni lorde, dei contributi sociali, del TFR, e il pagamento delle competenze nette, con versamenti unificati delle ritenute fiscali e contributi sociali entro il 16 del mese successivo.
La retribuzione lorda comprende salari e stipendi, da cui si detraono ritenute previdenziali e fiscali, aggiungendo eventuali assegni per nucleo familiare e indennità di malattia o maternità, per ottenere la somma netta.
Il TFR è una somma devoluta al dipendente al momento del licenziamento, che può essere destinata a previdenza complementare o mantenuta in azienda. Se l'azienda ha meno di 50 dipendenti, il TFR rimane in azienda; altrimenti, viene trasferito a un fondo gestito dall'INPS.
Le scritture contabili includono la registrazione di anticipi a dipendenti, la liquidazione delle retribuzioni lorde, il pagamento delle competenze nette, la liquidazione dei contributi sociali e il versamento di ritenute e contributi allo Stato.