Concetti Chiave
- Gli investimenti aziendali mirano a rendere produttivi i capitali, coordinandosi con altri investimenti per ottenere una redditività globale.
- Il patrimonio produttivo include fattori a fecondità ripetuta e semplice, impiegati rispettivamente a medio-lungo e breve termine.
- Il patrimonio accessorio comprende elementi non essenziali al processo produttivo, utili per gestire eccessi di liquidità e acquisire partecipazioni.
- Le partecipazioni e i prestiti possono essere parte del patrimonio accessorio o produttivo, influenzati dall'integrazione aziendale e dalla natura dell'investimento.
- Gli investimenti si distinguono in attivo immobilizzato, a medio-lungo termine, e attivo circolante, a breve termine, a seconda del ciclo di utilizzo.
Ogni investimenti aziendale non è dotato di una propria capacità autonoma di produrre reddito, ma è coordinato con tutti gli altri investimenti al fine del conseguimento di una redditività globale d’impresa. In questo senso il singolo investimento ha una funzione:
• Complementare nei confronti degli altri investimenti;
• Subordinata agli obiettivi generali d’impresa.
Inoltre con gli investimenti, l’azienda acquisisce fattori produttivi ( patrimonio produttivo) oppure altri elementi non strettamente destinati alla produzione ( patrimonio accessorio ).
Questi sono necessari a svolgere l’attività e raggiungere lo scopo del fondo, cioè la realizzazione del profitto.
I fattori produttivi si suddividono a loro volta in fattori a:
• Fecondità ripetuta: possono essere utilizzati più volte nel processo produttivo e sono pertanto caratterizzati da una maggior durata; rientrano in questa categoria, per esempio, le immobilizzazioni materiali. La loro acquisizione è caratterizzata dall’impiego di capitali per un periodo di tempo medio-lungo;
• Fecondità semplice: possono essere utilizzati una sola volta, come per esempio le merci o le materie prime. La loro acquisizione, invece, è caratterizzata dall’impiego di capitali per un periodo di tempo breve.
Gli investimenti possono corrispondere a quattro esigenze aziendali:
• Investire temporaneamente eccessi di liquidità in forme facilmente monetizzabili, in attesa che si presentino investimenti produttivi interessanti;
• Investire beni immobili, che hanno il duplice scopo di fornire reddito e dotare l’impresa di beni che tendenzialmente non subiscono diminuzioni di valore per effetto dell’uso, perché si rivalutano e possono essere utili per i finanziamenti;
• Acquisire partecipazioni in altre società;
• Concedere prestiti a terzi.
Analogo ragionamento può riferirsi ai prestiti a terzi, che possono rientrare sia nel patrimonio accessorio che in quello produttivo.
Nel caso in cui, invece, la partecipazione rientri in un processo di integrità verticale od orizzontale, l’investimento azionario assume una caratteristica più tipicamente produttiva.
Gli impieghi di liquidità
Sono caratterizzati da un impiego di capitali per un periodo di tempo breve; le partecipazioni, siano esse produttive o non produttive, per un periodo medio/lungo, in quanto la redditività dell’investimento azionario non può essere valutata se non dopo un certo numero di esercizi, così anche per i prestiti a terzi.
Da un punto di vista finanziario, gli investimenti posso distinguersi in:
• Attivo immobilizzato, caratterizzato da investimenti a medio/lungo termine che hanno un ciclo di utilizzo pluriennale: immobilizzazioni tecniche e partecipazioni;
• Attivo circolante, caratterizzato da investimenti a breve termine, con un ciclo di utilizzo breve: scorte di merci, materie e prodotti finiti, crediti , liquidità, titoli di mercato.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale degli investimenti aziendali?
- Come si suddividono i fattori produttivi nel patrimonio produttivo?
- Quali sono le quattro esigenze aziendali a cui possono corrispondere gli investimenti?
- In che modo le partecipazioni e i prestiti a terzi possono essere classificati nel patrimonio aziendale?
- Come si distinguono gli investimenti dal punto di vista finanziario?
Gli investimenti aziendali hanno una funzione complementare e subordinata agli obiettivi generali d’impresa, coordinandosi con altri investimenti per conseguire una redditività globale.
I fattori produttivi si suddividono in fattori a fecondità ripetuta, utilizzabili più volte, e fattori a fecondità semplice, utilizzabili una sola volta.
Gli investimenti possono corrispondere a investire eccessi di liquidità, investire in beni immobili, acquisire partecipazioni in altre società e concedere prestiti a terzi.
Le partecipazioni e i prestiti a terzi possono rientrare nel patrimonio accessorio o produttivo, a seconda della loro natura finanziaria o produttiva.
Gli investimenti si distinguono in attivo immobilizzato, per investimenti a medio/lungo termine, e attivo circolante, per investimenti a breve termine.