Concetti Chiave
- L'inflazione rappresenta la diminuzione del potere d'acquisto della moneta, calcolata mensilmente dall'ISTAT basandosi sui prezzi al consumo.
- Il tasso di inflazione annuale si ottiene sommando gli incrementi mensili, mentre l'inflazione lieve è considerata normale in un'economia in crescita.
- L'inflazione penalizza chi percepisce redditi fissi e i risparmiatori, mentre avvantaggia chi ha redditi variabili che possono adeguarsi ai prezzi.
- La deflazione comporta la riduzione dei ricavi delle imprese, portandole alla chiusura e al licenziamento, riducendo il reddito disponibile dei consumatori.
- Secondo la teoria quantitativa, l'inflazione è influenzata dalla proporzione tra la quantità di moneta e la ricchezza prodotta, con cause legate a costi, domanda e circolazione monetaria.
Inflazione della moneta
Il valore della moneta è il simbolo di una certa quantità di beni e servizi che si possono acquistare. L’inflazione della moneta è la diminuzione di questo potere d’acquisto, mentre la deflazione è il processo opposto.
Il tasso di inflazione è l’incremento dei prezzi in percentuale. Il tasso mensile trasformato su base annua dà il tasso tendenziale.
Il calcolo dell’inflazione viene effettuato ogni mese dall’ISTAT sulla base del rilievo dei prezzi al consumo di un elemento di beni e servizi individuato per legge.
L’indice FOI dei prezzi si riferisce alle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente (extra agricolo); è usato per adeguare periodicamente i valori monetari.
L’inflazione strisciante (o lieve, fino al 2 – 3 %) è ritenuta normale in un sistema economico in espansione; l’inflazione galoppante è sintomo di un serio malessere dell’economia o della società dovuto a fatti gravi.
Effetti dell’inflazione
Con l’inflazione diventeranno più poveri coloro che percepiscono un reddito fisso (pensionati, lavoratori dipendenti): quando i prezzi aumentano possono acquistare una quantità inferiore di beni e servizi; anche i risparmiatori saranno danneggiati perché in futuro acquisteranno di meno e spenderanno di più. Diventeranno più ricchi coloro che percepiscono redditi variabili (liberi professionisti, commercianti), i quali possono adeguare compensi e listini prezzi al tasso di inflazione mantenendo invariato il loro reddito reale.
Quando i prezzi diminuiscono (deflazione), diminuiscono i ricavi delle attività produttive, le imprese sono costrette a chiudere e a licenziare e quindi a ridurre il reddito disponibile dei consumatori.
La teoria quantitativa
Secondo la teoria quantitativa, l’influenza della moneta dipende dalla proporzionalità tra volume monetario totale (MV) e ricchezza prodotta (PQ): MV = PQ. Dove: M = quantità di moneta scambiata; V = velocità di circolazione della moneta; P = livello generale dei prezzi; Q = quantità delle merci scambiate.
Il livello medio generale dei prezzi è: P = MV / Q. Essa aumenta quando a un incremento di MV non corrisponde, in maniera proporzionale, una crescita della quantità di beni scambiati (Q).
Il potere d’acquisto della moneta (Pa) è l’inverso del livello generale dei prezzi: Pa = 1/P = Q / (M * V).
In genere, le cause dell’inflazione sono riferite a: aumento di costi, aumento della domanda, aumento della circolazione monetaria.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di inflazione della moneta e come viene calcolata?
- Chi sono i più colpiti dagli effetti dell'inflazione e perché?
- Cosa afferma la teoria quantitativa riguardo l'inflazione?
L'inflazione della moneta è la diminuzione del potere d'acquisto della moneta. Viene calcolata mensilmente dall'ISTAT basandosi sui prezzi al consumo di un insieme di beni e servizi.
I più colpiti dall'inflazione sono coloro che percepiscono un reddito fisso, come pensionati e lavoratori dipendenti, poiché l'aumento dei prezzi riduce la quantità di beni e servizi che possono acquistare.
La teoria quantitativa afferma che l'inflazione dipende dalla proporzionalità tra il volume monetario totale e la ricchezza prodotta, espressa dalla formula MV = PQ, dove un aumento di MV non proporzionale a Q porta a un aumento del livello generale dei prezzi.