FedericaM7
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Concetti Chiave

  • L'imposta è un prelievo coattivo effettuato dallo Stato per finanziare servizi pubblici, basato su soggetti, presupposto, aliquota, debito d'imposta e fonte della ricchezza.
  • Esistono diverse tipologie di imposte: dirette, che colpiscono il reddito, indirette, che colpiscono i consumi, reali, e personali, che considerano le condizioni economiche del soggetto.
  • I principi costituzionali italiani sulle imposte includono solidarietà economica, uguaglianza, capacità contributiva e riserva di legge, garantendo equità e rappresentanza popolare.
  • La teoria della capacità contributiva sottolinea l'importanza della progressività delle imposte, esenzione dei redditi minimi e considerazione delle condizioni personali per giustizia tributaria.
  • La curva di Laffer e il fiscal drag sono concetti economici che illustrano come imposte elevate e inflazione possano influenzare negativamente l'economia e il gettito fiscale.

L'imposta

L’imposta è un prelevamento coattivo di ricchezza effettuato dallo Stato per finanziare la prestazione di servizi pubblici invisibili.
I suoi elementi costitutivi sono:
→i soggetti: attivo che è lo Stato il quale è dotato di potere impositivo; passivo che è il contribuente.
→il presupposto, ovvero la titolarità del reddito;
→aliquota, ovvero la percentuale applicata all’imponibile
→debito d’imposta, cioè l’importo totale dell’onere posto a carico del contribuente;
→la fonte dell’imposta, ovvero la ricchezza utilizzata per pagare la stessa.
L’obbligo di pagare nasce dalla presenza della capacità contributiva che è la possibilità che il contribuente ha di pagare l’imposta.

Le imposte possono essere:
→dirette, che colpiscono le manifestazioni immediate della capacità contributiva(reddito)
i vantaggi:
consentono di esentare dal pagamento dei tributi i soggetti titolari di redditi minimi, permettono di aumentare l’aliquota con l’aumento del reddito, possono essere utilizzata come strumento anti-inflazionistico.
→indiretta, colpiscono le manifestazioni mediate (consumi di beni)
i vantaggi:
assicurano un notevole gettito tributario e diminuiscono i pericoli di evasione, possono essere variate con rapidità a seconda delle esigenza della politica economica, non scoraggiano gli investimenti produttivi.
→reali, colpiscono il reddito o il patrimonio senza prendere in considerazione le condizioni personali.
→personali, tengono conto delle condizioni economiche e sociali del soggetto; rispondono all'esigenza di un sistema che vuole realizzare la giustizia tributaria, però comportano alti costi di riscossione perché richiedono maggiori controlli.
→dirette generali quando colpisce tutti i redditi del contribuente IRPEF, speciale se colpisce solo alcuni redditi IMU
→dirette generali quando colpisce tutti i settori produttivi, speciali quando colpisce solo alcuni settori.

L’imposta è proporzionale quando l’aliquota è costante ovvero che l’imposta aumenta nella stessa proporzione dell’imponibile.
L’imposta è progressiva quando l’aliquota è crescente cioè aumenta in misura più che proporzionale.
L’imposta è regressiva quando l’aliquota decresce cioè aumenta in modo meno che proporzionale.
L’aliquota media è il rapporto fra imposta e base imponibile.
L’aliquota marginale è il rapporto tra l’incremento dell’imposta in presenza di un aumento dell’imponibile, e l’incremento dell’imponibile.

Esistono forme di progressività per classi, per scaglioni, per detrazione e continua.

La forma più utilizzata nei diversi sistemi tributari è quella della progressività per scaglioni.(aliquote differenti)

Le imposte dirette sul reddito sono le più diffuse, perché il reddito è un efficace indice della capacità contributiva. L'imposta può essere commisurata al reddito effettivo o al reddito normale.

Le imposte dirette sul patrimonio colpiscono il valore del patrimonio netto. L'imposta può essere ordinaria o straordinaria; quest'ultima è applicata in casi eccezionali.

Le più importanti forme di imposte indirette sono le imposte generali sugli scambi, le imposte speciali sui consumi le imposte sui trasferimenti e i dazi doganali, questi ultimi oggi di minore importanza.

Costituzione italiana, che stabilisce i principi giuridici:
Principio della solidarietà economica e sociale, in base al quale l'appartenenza alla comunità statale impone a ciascun consociato "'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale" (art. 2)

Principio di uguaglianza, in base al quale "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge" (art. 3)

Principio della capacità contributiva, per il quale "tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva" (art. 53).

Principio della riserva di legge, ha lo scopo di assicurare che il potere impositivo sia esercitato dagli organi rappresentativi della volontà popolare (art. 23).

il principio della generalità (o universalità) dell'imposta, tutti coloro che beneficiano dei servizi pubblici sono tenuti al pagamento delle imposte.

Il principio dell'uniformità dell'imposta afferma che il carico tributario complessivo deve
essere ripartito in modo che il sacrificio sopportato dalla massa dei contribuenti risulti equamente distribuito.

L'efficienza si realizza quando lo Stato applica una serie di principi amministrativi. Questi principi erano già stati individuati da Adam Smith.
Tali principi si possono così riassumere:
- principio della giustizia, secondo cui tutti i cittadini devono contribuire alle spese pubbliche in relazione al reddito di cui godono
- principio della certezza, per il quale l'imposta da pagarsi deve essere certa e non arbitraria;
- principio della comodità, nel senso che "ogni imposta deve essere riscossa nel tempo o nel modo in cui è più probabile che sia comodo pagarla per il contribuente";
- principio della economicità, per il quale le spese di accertamento e di riscossione devono essere ridotte al minimo.

L'autotassazione (o autoliquidazione) consiste quindi nell'esecuzione diretta da parte del contribuente del calcolo e del successivo versamento delle imposte dovute, nei casi previsti dalla legge.
- è agile, dato che gli uffici fiscali si limitano a controllare la dichiarazione
- è poco costoso, in quanto si evitano gli oneri amministrativi;
- è efficiente, poiché consente all'erario di ottenere immediatamente le somme dovute, dato che il contribuente è tenuto a versare l'imposta.
l'autotassazione si basa su un rapporto di fiducia tra fisco e cittadino.

Il carico tributario deve essere suddiviso fra i contribuenti nel rispetto della giustizia sociale. Il modo di ripartire le imposte incide sul tenore di vita di ciascuno, avvantaggiando certi gruppi sociali a svantaggio di altri.

Il principio del sacrificio uguale, afferma che ciascun contribuente deve pagare l’imposta in modo che il suo sacrificio sia uguale a quello di tutti gli altri.

Il principio del sacrificio proporzionale, l’imposta deve essere distribuita tra i cittadini in modo che ciascuno sopporti la stessa proporzione al sacrificio.

Il principio del sacrificio minimo, afferma che le imposte devono essere ripartite fra i contribuenti in modo che sia minimo il sacrificio totale causato dal prelievo delle stesse.

La teoria della capacità contributiva afferma che le imposte vanno ripartite fra i cittadini avendo riguardo alla loro capacità contributiva.
I principi tributari che conseguono alla teoria sono:
esenzione dei redditi minimi
discriminazione qualitativa dei redditi
considerazione delle condizioni personali.
Questa teoria consente di tradurre l’esigenza della giustizia tributaria, in fatti concreti come il principio della progressività dell’imposta: solo se l’imposta aumenta in misura più che proporzionale rispetto all’imponibile, si possono soddisfare le esigenze di giustizia tributaria.

La discriminazione quantitativa de reddiviti, ovvero i redditi vengono considerati in modo diverso in base al loro ammontare.

La discriminazione qualitativa dei redditi, vengono considerati diversamente in base alla loro provenienza, se da lavoro o da capitale.

La pressione tributaria è data dal rapporto fra il totale dei tributi pagati e l'ammontare del reddito nazionale. La pressione finanziaria, invece, è definita dal rapporto fra il totale
della spesa pubblica e l'ammontare del reddito nazionale.

Non è possibile stabilire il livello ottimale e il valore-limite della pressione tributaria. Non deve tuttavia scendere al di sotto di un minimo (in quanto in tal caso lo Stato non disporrebbe delle risorse necessarie a finanziare la spesa pubblica), né superare un certo massimo (date le conseguenze negative di una eccessiva pressione tributaria).

La curva di Laffer, dal nome dell'economista che l'ha proposta, esprime graficamente il concetto che imposte troppo elevate compromettono lo sviluppo di un paese, e determinano una riduzione del gettito tributario.

Il fiscal drag si verifica quando i prezzi aumentano a causa dell'inflazione, per cui i redditi nominali (espressi in moneta) aumentano senza che a ciò corrisponda un aumento del reddito reale (cioè della capacità di acquistare beni e servizi). La conseguenza è che i contribuenti, dato il meccanismo della progressività, sono colpiti da maggiori imposte.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono gli elementi costitutivi dell'imposta?
  2. Gli elementi costitutivi dell'imposta includono i soggetti (attivo e passivo), il presupposto, l'aliquota, il debito d'imposta e la fonte dell'imposta.

  3. Quali sono i vantaggi delle imposte dirette e indirette?
  4. Le imposte dirette esentano i redditi minimi e possono essere anti-inflazionistiche, mentre le imposte indirette assicurano un notevole gettito e riducono l'evasione.

  5. Quali principi costituzionali regolano il sistema tributario italiano?
  6. I principi includono la solidarietà economica e sociale, l'uguaglianza, la capacità contributiva, la riserva di legge, la generalità e l'uniformità dell'imposta.

  7. Cosa si intende per autotassazione e quali sono i suoi vantaggi?
  8. L'autotassazione è il calcolo e versamento diretto delle imposte da parte del contribuente, vantaggiosa per la sua agilità, basso costo ed efficienza.

  9. Qual è l'effetto del fiscal drag sui contribuenti?
  10. Il fiscal drag aumenta le imposte sui contribuenti quando i redditi nominali crescono per l'inflazione, senza un corrispondente aumento del reddito reale.

Domande e risposte