Concetti Chiave
- L'IVA è un'imposta europea sui consumi che si applica al valore aggiunto di beni e servizi in ogni fase economica.
- Introdotta dal dpr 633/1972 in Italia, l'IVA è regolata a livello comunitario dalla VI Direttiva Europea del 1977.
- L'imposta grava sul consumatore finale, mentre è neutrale per il contribuente, che è il soggetto passivo.
- Esistono due tipi di contribuenti: quello di fatto, il consumatore, e quello di diritto, spesso un imprenditore.
- Per essere soggette a IVA, le operazioni devono soddisfare tre condizioni: oggettiva, soggettiva e territoriale.
L'IVA
L’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) è un’imposta introdotta e regolata dalla legislazione europea la cui disciplina, in Italia, è contenuta nel dpr 633/1972, noto come testo unico sull’IVA. A livello comunitario, la disciplina dell’IVA è regolata da determinate direttive, la più importante è la VI Direttiva Europea del 1977, con lo scopo di rendere omogenea l’imposizione indiretta in tutta l’Unione Europea.
L'IVA è un'imposta generale sui consumi, che colpisce solo l'incremento di valore che un bene o un servizio acquista ad ogni passaggio economico (valore aggiunto), a partire dalla produzione fino ad arrivare al consumo del bene o del servizio stesso.
Attraverso un sistema di detrazione e di rivalsa, l’imposta grava completamente sul consumatore finale mentre per il soggetto passivo d'imposta (il contribuente) rimane neutrale.
Nell'imposta sul valore aggiunto occorre, quindi, distinguere il contribuente di fatto, ossia il consumatore finale che pur non essendo soggetto passivo dell'imposta stessa ne sopporta l'onere economico, e il contribuente di diritto, generalmente un imprenditore, su cui gravano tutti gli obblighi del soggetto passivo d'imposta, ma per il quale l'imposta stessa è dal punto di vista economico neutrale.
Affinché un’operazione sia assoggettata all’imposta sul valore aggiunto, devono essere rispettate tre condizioni: presupposto oggettivo; presupposto soggettivo; presupposto territoriale.