Concetti Chiave
- Il patrimonio aziendale è composto da mezzi propri e finanziamenti di capitale di debito, essenziali per investimenti e liquidità.
- La composizione ideale di fonti e impieghi varia a seconda della forma giuridica e del settore dell'azienda.
- Un equilibrio tra la durata della fonte di finanziamento e la durata dell'impiego è cruciale per la gestione aziendale.
- Una struttura aziendale equilibrata richiede che il capitale proprio superi il capitale di debito e che il capitale permanente superi l'attivo immobilizzato.
- Inventari analitici e sintetici facilitano la comprensione e l'analisi dei rischi e del valore del patrimonio aziendale.
Gli elementi che compongono il patrimonio di un’azienda, hanno caratteristiche e funzioni diverse; affinché l’azienda possa svolgere la propria attività è necessario che sia dotata di mezzi propri e disponga di finanziamenti con capitale di debito attraverso i quali effettuare investimenti a unità futura e mantenere disponibilità di mezzi liquidi.
Non è possibile dire qual è la migliore composizione di fonti e impieghi, in quanto essa varia in funzione della forma giuridica (azienda individuale, società di persone, società di capitale) e del settore di appartenenza dell’azienda (primario, secondario, terziario, terziario avanzato).
Ad esempio un’azienda industriale effettuerà ingenti investimenti in impianti, mentre un’azienda commerciale disporrà di un consistente magazzino merci; un’azienda agricola avrà estesi terreni coltivati, mentre un’azienda bancaria vanterà crediti nei confronti dei clienti finanziati ed evidenzierà debiti nei confronti dei clienti risparmiatori e così via. In ogni caso deve essere mantenuto un equilibrio tra la durata della fonte e la durata dell’impiego.
L’azienda può svolgere la propria attività e raggiungere gli obiettivi della gestione solo se presenta una struttura equilibrata, ossia solo se è sufficientemente capitalizzata ed esiste un corretto rapporto tra fonti e impieghi. La struttura ottimale è quella in cui:
• Il capitale proprio supera il capitale di debito. In tal caso l’azienda è capitalizzata;
• Il capitale permanente (patrimonio netto + passività a medio/lungo termine) supera l’attimo immobilizzato, e l’attivo circolante supera le passività a breve termine. In tal caso sono corrette le modalità d’impiego dei finanziamenti ottenuti.
Le operazioni di gestione comportano la continua variazione dei beni, monetari e non monetari, a disposizione del soggetto aziendale. Per tale motivo la loro rappresentazione deve riferirsi a un momento specifico. Ne consegue che il concetto di patrimonio è un concetto di “stato”.
Aspetto finanziario e aspetto economico della gestione aziendale sono tra loro strettamente collegati. Ad esempio la presenza di debiti di finanziamento comporta il pagamento di interessi passivi (che rappresentano un costo per l’azienda); viceversa la concessione di prestiti ad altre aziende comporta la riscossione di interessi attivi (che rappresentano un ricavo per l’azienda).
Inventari analitici e sintetici
L’inventario analitico risponde a esigenze informative interne e facilita l’individualizzazione dei rischi connessi allo svolgimento dell’attività aziendale.
L’inventario sintetico consente di esprimere giudizi globali di valore più immediati attraverso il calcolo del grado di capitalizzazione e il confronto tra fonti e impieghi. Peraltro la migliore comprensione e analisi degli elementi del patrimonio aziendale è resa possibile dalla presenza degli allegati.
Domande da interrogazione
- Quali sono gli elementi essenziali per una gestione finanziaria equilibrata in un'azienda?
- Come varia la composizione del patrimonio aziendale in base al settore di appartenenza?
- Qual è la differenza tra inventario analitico e sintetico?
- In che modo gli aspetti finanziari ed economici della gestione aziendale sono collegati?
Gli elementi essenziali includono una struttura capitalizzata, con capitale proprio che supera il capitale di debito, e un corretto rapporto tra fonti e impieghi, dove il capitale permanente supera l'attivo immobilizzato e l'attivo circolante supera le passività a breve termine.
La composizione varia in base al settore; ad esempio, un'azienda industriale investe in impianti, una commerciale in magazzino merci, un'agricola in terreni coltivati, e una bancaria in crediti e debiti verso clienti.
L'inventario analitico risponde a esigenze informative interne e facilita l'individuazione dei rischi, mentre l'inventario sintetico permette giudizi globali di valore immediati attraverso il calcolo del grado di capitalizzazione e il confronto tra fonti e impieghi.
Sono collegati poiché i debiti di finanziamento comportano il pagamento di interessi passivi (costi), mentre la concessione di prestiti ad altre aziende comporta la riscossione di interessi attivi (ricavi).