Concetti Chiave
- Redistribuzione delle risorse è cruciale per lo sviluppo economico, tramite politiche fiscali a favore dei meno abbienti.
- La democratizzazione è essenziale per permettere ai poveri di influenzare le decisioni economiche e fiscali.
- Diversificazione economica impedisce ai paesi poveri di dipendere esclusivamente dall'esportazione di risorse naturali.
- La storia dimostra che pochi paesi si sono sviluppati basandosi solo su risorse naturali o turismo.
- Espansione verso l'industrializzazione è fondamentale, supportata da politiche statali e sostegno alle nuove industrie.
Per una crescita con sviluppo economico
Per concludere, possiamo stabilire che, affinché ci sia sviluppo, oltre che crescita, sono necessari:
• una politica di redistribuzione interna delle risorse in grado di trasferire al segmento povero della popolazione parte dei guadagni ottenuti dai ricchi. Ciò si può ottenere attraverso interventi di politica fiscale, come imposte pagate dai proprietari terrieri e poi distribuite a favore dei lavoratori sotto forma di trasferimenti in danaro, assistenza sanitaria, istruzione gratuita, e così via. Tuttavia simili interventi, normalmente definiti di sviluppo umano, sono difficilmente realizzabili, perché nei Paesi poveri il potere politico è generalmente nelle mani delle élite economiche, che difficilmente prendono provvedimenti a proprio sfavore;
• processo di democratizzazione che consenta ai poveri di essere parte attiva nelle decisioni di politica fiscale ed economica;
• una politica di diversificazione della base produttiva che, per stare al nostro esempio, non costringa i Paesi poveri a specializzarsi sistematicamente nella produzione ed esportazione di beni primi. In effetti, nella storia, a parte rare anche se importanti eccezioni — come gli Stati Uniti e l’Australia, che sono tuttavia Paesi ricchissimi di terra, nei quali perciò si può essere facilmente “proprietari terrieri” — nessun Paese si è mai sviluppato producendo ed esportando beni agricoli, né ospitando turisti in magnifiche spiagge nè, tutto sommato, esportando petrolio. La ragione è sempre la stessa: le risorse naturali, che sono disponibili in quantità fissa e limitata, servono in generale ad arricchire i pochi privilegiati che le possiedono: i proprietari terrieri, chi si è impadronito delle spiagge e delle coste, le imprese che gestiscono l’estrazione e la distribuzione del petrolio — a danno di molti diseredati. Ecco perché è importante che i Paesi arretrati, oltre a sfruttare le proprie risorse naturali, allarghino lo spettro delle proprie attività produttive anche al settore industriale, attraverso una politica di pianificazione statale e di sostegno alle industrie nascenti.
Domande da interrogazione
- Quali sono le condizioni necessarie per uno sviluppo economico oltre alla crescita?
- Perché è difficile realizzare interventi di sviluppo umano nei Paesi poveri?
- Qual è l'importanza della diversificazione della base produttiva per i Paesi arretrati?
Sono necessarie una politica di redistribuzione delle risorse, un processo di democratizzazione e una diversificazione della base produttiva.
Perché il potere politico è spesso nelle mani delle élite economiche, che non prendono provvedimenti a proprio sfavore.
È importante per evitare la dipendenza dalle risorse naturali e per arricchire lo spettro delle attività produttive, includendo il settore industriale.