Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Le esternalità negative nel mercato possono essere corrette attraverso modifiche fiscali o normative statali.
  • Una strategia fiscale potrebbe includere tasse per aumentare i prezzi e ridurre il consumo di prodotti dannosi.
  • Lo Stato può anche regolamentare direttamente la produzione di beni per gestire le esternalità.
  • I beni pubblici, come la salvaguardia ambientale, sono prodotti dallo Stato poiché nessun privato lo farebbe volontariamente.
  • Il comportamento del consumatore è guidato dalla massimizzazione della soddisfazione in base al reddito e all'utilità marginale percepita.

Correzione delle esternalità negative nel mercato produttivo

Per correggere le esternalità negative o indesiderate derivanti da determinate attività produttive è possibile adottare due linee di intervento: modificare i prezzi tramite l’innovazione del sistema fiscale o, come di solito avviene, introdurre nuove norme che accentrino l’attività produttiva potenzialmente fautrice dell’esternalità nelle mani dello Stato.

Seguendo la prima tipologia di interventi, per esempio, lo Stato potrebbe imporre una tassa sulla fabbricazione dei pneumatici per farne lievitare il prezzo e ridurne i consumi.

Seguendo invece la seconda tipologia di interventi, lo Stato potrebbe limitare per legge la produzione di pneumatici. Altre volte lo Stato deve intervenire perché nessun privato avrebbe convenienza a produrre un bene che pure è necessario per la popolazione. Pensiamo per esempio alle spese necessarie per la salvaguardia dell'ambiente. Ogni cittadino è interessato a vivere in un ambiente pulito, tuttavia nessuno sarebbe disposto nemmeno a sobbarcarsi la spesa della pulizia dei giardini pubblici sotto casa, sapendo che tutto il quartiere ne potrebbe poi beneficiare gratuitamente.
Questi beni che, una volta realizzati, sono a disposizione di tutti senza possibilità di esclusione, si chiamano beni pubblici e possono essere prodotti soltanto da enti pubblici, che sono gli unici a poterne imporre il prezzo ai cittadini tramite il sistema fiscale.

Abbiamo inoltre stabilito che il comportamento del consumatore è orientato a raggiungere il massimo grado di soddisfazione, considerato il livello del reddito disponibile, e che il prezzo che egli è disposto a pagare dipende dall'utilità marginale che può ricavare dal bene, ossia che il prezzo, come si è detto all'inizio, è indice dell'utilità che il consumatore attribuisce al bene.

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