Concetti Chiave
- Il bilancio d'esercizio è un documento essenziale per rappresentare la situazione patrimoniale e finanziaria di un'azienda, svolgendo funzioni di conoscenza e controllo.
- Viene utilizzato da soggetti interni come proprietari e dipendenti, e soggetti esterni come investitori e fornitori, per valutare la redditività e la stabilità dell'impresa.
- La normativa che regola il bilancio deriva da disposizioni comunitarie, recepite nel codice civile, e stabilisce criteri chiari e veritieri per la sua redazione.
- Il bilancio di esercizio comprende lo stato patrimoniale, il conto economico e la nota integrativa, tutti redatti in euro senza decimali, con la possibilità di differenze di arrotondamento.
- I principi contabili, sia nazionali sia internazionali, guidano la redazione del bilancio e differiscono per finalità informative, privilegiando la chiarezza per investitori e creditori.
Il Bilancio d’esercizio: è il documento redatto dagli organi amministrativi al termine del periodo amministrativo, con cui si rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda e il risultato economico d’esercizio.
Il bilancio d’esercizio viene anche inteso come rendiconto della gestione che sintetizza le operazioni compiute dall’impresa nell’arco dell’esercizio amministrativo. Il bilancio d’esercizio assolve a due importanti funzioni:
-una funzione conoscitiva: dobbiamo conoscere le strategie dell’impresa;
-una funzione di controllo: con cui gli organi sottopongo il proprio operato all’esame e all’approvazione di chi ha loro assegnato l’incarico di governare l’azienda.
Il bilancio di esercizio svolge un importante ruolo nell’ambito dell’informativa sulla gestione aziendale perché fornisce informazioni essenziali in merito alla consistenza patrimoniale e agli andamenti finanziari ed economici dell’impresa.
Gli utilizzatori del bilancio sono:
-i soggetti interni all’impresa, portatori di interessi diretti, quali il proprietario o i soci di maggioranza e i lavoratori dipendenti;
-i soggetti esterni all’impresa.
I portatori di interessi diretti sono interessati ai dati riguardanti il grado di redditività degli investimenti produttivi, poiché i proprietari valutano la convenienza a espandere l’attività aziendale e i dipendenti ricevono informazioni come la stabilità del posto di lavoro.
I portatori di interessi indiretti, sono diversi a seconda della categoria a cui appartengono:
-gli investitori, necessitano di informazioni che servono a decidere se acquistare, conservare o vendere le azioni.
-i finanziatori, riguardano le informazioni in grado di valutare i loro prestiti, saranno puntualmente pagati;
-i fornitori e gli altri creditori sono interessati a conoscere la capacità dell’impresa a far fronte con regolarità alle scadenze di pagamento pattuite;
-i clienti sono interessati a informazioni sulla continuità dell’impresa;
-gli uffici fiscali sono interessati ai valori che scaturiscono dal bilancio.
L’insieme dei prospetti che compongono il bilancio e i suoi allegati prende il nome di sistema informativo di bilancio; composto:
1- Dal bilancio d’esercizio, formato dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa.
2- Dalla relazione sulla gestione, che ha lo scopo di fornire un resoconto sull’andamento dell’azienda.
3- Dalla relazione del collegio sindacale, se tale organo è previsto, ossia se la società ha adottato il sistema di amministrazione e controllo ordinario.
4- Dalla relazione del soggetto incaricato della revisione legale.
5- Da altri contenuti.
Il compito di redigere il bilancio di esercizio compete agli organi amministrativi che debbono trasmetterlo al collegio sindacale, almeno 30 giorni prima del termine fissato per la discussione in assemblea; deve essere destinato entro 15 giorni all’assemblea che lo approva entro il 20 aprile.
La normativa sul bilancio: deriva da disposizioni comunitarie, recepite dal nostro codice civile con un’articolazione che va “dal genere al particolare” e stabiliscono:
-la clausola generale costituita dal principio della chiarezza e della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico;
-i principi di redazione e la struttura dello stato patrimoniale e del conto economico;
-il contenuto dello stato patrimoniale, conto economico e della nota integrativa.
-i criteri di valutazione per redigere il bilancio.
Possono redigere il bilancio in forma abbreviata le società che non abbiano emesso titoli quotati in mercati regolamentari e che nel primo esercizio, o successivamente per due esercizi consecutivi, non abbiano superato due dei limiti indicati dalla legge, come:
-totale dell’attivo dello stato patrimoniale -> 4 400 000euro
-ricavi delle vendite e delle prestazioni -> 8 800 000 euro
-dipendenti occupati in media durante l’esercizio-> 50 unità
Lo stato patrimoniale in forma abbreviata comprende soltanto le voci con lettere maiuscole e numeri romani.
Nel conto economico in forma abbreviata possono essere effettuati raggruppamenti di alcune voci.
Nella nota integrativa in forma abbreviata ci sono dei dati sintetici rispetto all’analogo documento redatto in forma ordinaria; è infatti prevista la possibilità di omettere alcune indicazioni, quali quelle relative ai movimenti intervenuti nelle immobilizzazioni, alla composizione dei costi di impianto e di ampliamento, dei ratei e dei risconti.
Il bilancio viene fatto a stati comparati per verificare l’andamento positivo o negativo.
Quando le informazioni fornite dal bilancio non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, lo stesso deve essere integrato da informazioni complementari.
Il bilancio di esercizio civilistico si compone di tre parti tra loro inscindibili: stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa. Lo stato patrimoniale e il conto economico derivano direttamente dal sistema informativo contabile; in particolare tali prospetti costituiscono l’obbiettivo finale della contabilità generale che viene predisposta per calcolare il risultato economico di esercizio. Lo stato patrimoniale e il conto economico devono essere redatti in unità di euro, senza cifre decimali; la nota integrativa può invece essere redatta in migliaia o in milioni di euro.
Il passaggio dei valori in euro con due cifre decimali, come derivano dalla contabilità a valori in euro senza decimali, può determinare differenze di arrotondamento. La differenza viene evidenziata nei due prospetti contabili del bilancio rispettivamente in un’apposita riserva di arrotondamento nello stato patrimoniale e nell’aggregato proventi e oneri straordinari nel conto economico.
Lo stato patrimoniale si ottiene dalla situazione patrimoniale finale redatta al termine delle scritture di assestamento; in essi i diversi elementi sono classificati:
-nell’attivo, secondo la destinazione economica degli impieghi;
-nel passivo, secondo la provenienza delle fonti di finanziamento.
Il conto economico si ottiene dalla situazione economica finale, ma mentre quest’ultima ha la forma a sezioni divise e la configurazione a valore e costi della produzione. Nel conto economico sono evidenziati oltre al risultato finale, anche due risultati intermedi: la differenza tra valore e costi della produzione, il risultato prima delle imposte.
Alcuni componenti reddituali inclusi nel conto economico sono legati a stime effettuate a fine periodo allo scopo di determinare la competenza economica dei valori comuni a più esercizi. Tali valutazioni sono da effettuare osservando i principi contabili.
E’ invece importante tralasciare le voci con importi uguali a zero, se così si presentano anche per l’esercizio precedente. Infatti, sia il prospetto dello stato patrimoniale sia quello del conto economico devono essere redatti a stati comparati, accostando all’importo di ogni voce l’importo relativo all’anno precedente.
Contenuto della nota integrativa:
1- I criteri applicati nella valutazione delle voci del bilancio;
2- I movimenti delle immobilizzazioni, specificando per ciascun voce: il costo, le precedenti rivalutazioni, ammortamenti e svalutazioni;
3- La composizione delle voci “costi di impianto e ampliamento” e “costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità”;
4- Le variazioni intervenute nella consistenza delle altre voci dell’attivo e del passivo;
5- L’elenco delle partecipazioni
7- la composizione delle voci “ratei e risconti attivi” e “ratei e risconti passivi” e della voce “altri fondi”
8- l’ammontare degli oneri finanziari.
Allo scopo di evitare comportamenti scorretti da parte degli amministratori, sono stati imposti dei vincoli giuridici e dei vincoli tecnici.
I vincoli giuridici consistono nelle disposizioni del codice civile riguardanti la redazione del bilancio, la struttura e il contenuto dei documenti che lo compongono e i criteri di valutazione che devono essere osservati.
I vincoli tecnici consistono nei principi contabili di generale accettazione, ossia nelle regole di comportamento che è necessario osservare per pervenire a una corretta rappresentazione della realtà aziendale.
Principi di redazione del bilancio di esercizio:
Principio della continuità dell’attività aziendale, principio della prudenza, principio della competenza, principio della costanza, principio della valutazione separata.
I principi contabili: il codice civile li prevede anche in ambito internazionale, che mettono in evidenzia il risultato dell’azienda. Nell’ambito nazionale bisogna individuare l’utile. I principi contabili sono quelli postulati, accettati e applicati come corretti, che stabiliscono le modalità di contabilizzazione delle operazioni di gestione di valutazione.
I principi contabili si distinguono in:
-principi contabili generali (o postulati) che costituiscono le regole di carattere generale. I principi contabili nazionali, che sono: il principio della prudenza, della competenza, costanza, neutralità o imparzialità. Il principio dell’incompatibilità delle finalità di bilancio d’esercizio con la determinazione del carico fiscale (il risultato economico del bilancio)
-principi contabili applicati, che riguardano la composizione degli schemi di bilancio e le regole di contabilizzazione.
I principi contabili sottostanti alla redazione del bilancio di esercizio sono diversi a seconda della tipologia di società. (IAS/IFRS) è un bilancio che deve contenere le nozioni di altre imprese:
a) obbligazioni-> società quotate in mercati regolamentati
c)società incluse nel bilancio consolidato delle società
I principi contabili internazionali divergono, dai principi contabili nazionali in quanto muovono da una diversa concezione sulle finalità del bilancio di esercizio. Il bilancio di esercizio deve rappresentare uno strumento idoneo a fornire un “quadro fedele” della reale situazione aziendale. Mentre nei principi contabili nazionali si privilegia l’informativa destinata ai soci e ai creditori sociali, i principi contabili internazionali fanno prevalere le esigenze informative dei potenziali investitori nell’impresa i quali hanno la necessità di valutare la convenienza economica dell’investimento che intendono effettuare.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale del bilancio d'esercizio?
- Chi sono gli utilizzatori del bilancio d'esercizio?
- Quali sono i componenti principali del sistema informativo di bilancio?
- Quali sono i principi contabili fondamentali per la redazione del bilancio d'esercizio?
- Quali sono le differenze tra i principi contabili nazionali e internazionali?
Il bilancio d'esercizio ha una funzione conoscitiva e di controllo, fornendo una rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria dell'azienda e del risultato economico d'esercizio.
Gli utilizzatori del bilancio includono soggetti interni come proprietari e dipendenti, e soggetti esterni come investitori, finanziatori, clienti, fornitori e uffici fiscali.
Il sistema informativo di bilancio è composto dal bilancio d'esercizio, relazione sulla gestione, relazione del collegio sindacale, relazione del soggetto incaricato della revisione legale e altri contenuti.
I principi contabili fondamentali includono il principio della continuità, prudenza, competenza, costanza e valutazione separata.
I principi contabili internazionali si concentrano sulle esigenze informative dei potenziali investitori, mentre i principi nazionali privilegiano l'informativa destinata ai soci e ai creditori sociali.