Concetti Chiave
- I costi fissi sono costi invariabili rispetto alla quantità prodotta, come personale e canoni di locazione, e possono essere a gradino, aumentando o diminuendo senza gradualità.
- Trasformare i costi fissi in costi variabili o semi-fissi offre flessibilità, ad esempio, attraverso canoni di locazione legati al fatturato.
- I costi variabili cambiano con la produzione e possono essere proporzionali, più che proporzionali, o meno che proporzionali, influenzando la situazione aziendale.
- I costi fissi unitari e i costi variabili unitari si calcolano dividendo rispettivamente i costi fissi e variabili per la quantità prodotta.
- L'imprenditore può ottimizzare i fattori produttivi e ridurre i costi attraverso strategie come sconti su materie prime e utilizzo di manodopera non retribuita.
costo fisso unitario = costo fisso : quantità prodotte
- modo proporzionale: ogni unità prodotta in più costa come quella precedente (situazione neutra per l’azienda e senza conseguenze);
- più che proporzionale: in misura crescente rispetto alla produzione e ogni unità prodotta costa più della precedente ed è una situazione negativa;
- meno che proporzionale: in misura decrescente rispetto alla produzione e ogni unità costa meno della precedente e questa è una situazione favorevole all’azienda.
I costi variabili unitari sono quelli non direttamente al livello di produzione per ogni singola unità di coperta prodotta. Si ottiene con questa semplice formula:
costi variabili unitari = costi variabili : quantità prodotte
I fattori produttivi possono anche essere ottimalizzati dall’imprenditore che porterebbe però a un aumento del guadagno. Per esempio i consorzi alberghieri consentono sconti di servizi pubblicitari e anche sulle materie prime fino al 35% attraverso speciali contratti con i fornitori. L’imprenditore può:
- aumentare o diminuire il suo utile;
- aumentare o diminuire il prezzo di vendita;
- aumentare la capacità produttiva abbassando il costo complessivo
- manodopera extra: è costosa ma se la usiamo bene ci porta dei vantaggi come ci porta dei vantaggi anche l’utilizzo di studenti e stagisti la cui manodopera non viene retribuita. Se l’imprenditore non analizza attentamente i costi in maniera costante si avrà dei cambiamenti per quanto riguarda la dinamica dei costi nella contabilità.
Domande da interrogazione
- Cosa sono i costi fissi e come influenzano la produzione?
- Come può un imprenditore gestire i costi fissi per migliorare la competitività?
- Quali sono le caratteristiche dei costi variabili e come possono influenzare l'azienda?
- Quali strategie può adottare un imprenditore per ottimizzare i costi variabili?
- Qual è l'importanza di un'analisi costante dei costi per un imprenditore?
I costi fissi sono spese sostenute indipendentemente dalla quantità prodotta, come personale e affitti. Non variano con la produzione, ma possono essere distribuiti su più unità per ridurre il costo per unità.
Un imprenditore può trasformare i costi fissi in variabili o semi-fissi, ad esempio negoziando affitti basati sul fatturato, per migliorare la flessibilità e ridurre i costi unitari.
I costi variabili cambiano con la produzione e possono essere proporzionali, più che proporzionali o meno che proporzionali, influenzando positivamente o negativamente la situazione economica dell'azienda.
L'imprenditore può ottimizzare i costi variabili attraverso sconti su materie prime e servizi, aumentando la capacità produttiva e utilizzando manodopera non retribuita come studenti e stagisti.
Un'analisi costante dei costi è cruciale per evitare cambiamenti negativi nella dinamica dei costi e per mantenere un controllo efficace sulla contabilità aziendale.