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Concetti Chiave

  • Giuseppe Terragni drew inspiration from Le Corbusier, focusing on proportion, abstraction, and refined references to antiquity, emphasizing transparency in design elements.
  • The Casa del Fascio embodies transparency, symbolizing the meeting of state and people, featuring a glass ceiling and photomechanical panels for fascist propaganda.
  • The "Novocomun" project highlights Terragni's admiration for abstraction and geometry, incorporating rectangles and squares with a unique angled entrance.
  • The "Casa sul lago per un artista" involves collaboration with rationalist artists and architects, blending rationalist architecture with classical traditions.
  • The "Asilo Sant’Elia" school project features large windows to connect interior and exterior, admired by local artists and architects for its educational adaptability.

Architettura razionalista italiana – Giuseppe Terragni

Giuseppe Terragni si ispirò principalmente all’architettura di Le Corbusier, da cui ricava i principi ideali di proporzione, astrazione, riferimenti raffinati all’antichità poco compresi dai suoi contemporanei, ma parla anche spesso di trasparenza che a suo parere si può riscontrare in alcuni elementi:
    • L’articolazione modulare delle campate;
    • I rapporti calibrati tra pieno e vuoto;
    • L’Senza ricorrere a materiali specifici come il vetro
La trasparenza presenta anche un significato più profondo, essa simboleggia infatti come l’asse dello stato e l’asse del popolo possano incontrarsi, e questo ideale viene concretizzato nella Casa del Fascio. L’interno della struttura ovviamente fungeva a sede del regime ed era connesso con l’esterno grazie alla piazza e ad un soffitto lucido in vetro cemento che faceva entrare molta luce, la casa doveva anche essere uno strumento di propaganda fascista, e per questo nella facciata principale dovevano essere inseriti dei pannelli fotomeccanici in alluminio realizzati da Marcello Nizzoli, sui quali venivano stampate foto di Mussolini, dei balilla, delle scuole e delle stazioni militari. All’interno troviamo la decorazione di Radice, uno dei pochi esempi di decorazione astratta nell’edificio razionalista. Nella sala del direttorio, Radice progettò il pannello sul fondo molto simile al suo dipinto “Composizione CF”, e questo affresco doveva avere all’interno una fotografia di Mussolini anche se poi questo murale venne distrutto dopo la liberazione del 25 Aprile 1945 e le uniche testimonianze rimaste della sua presenza sono le tavole a colori pubblicate sulla rivista “Quadrante” nel numero 35 e 36, dedicato solo a questa Casa. Giuseppe Terragni realizzò poi anche altri progetti, tuttavia meno conosciuti, nel 1928 ad esempio realizzò il “Novocomun”, in cui emerge ancora più evidentemente la sua ammirazione per l’astrazione e la geometria, in quanto mostra una propensione verso le forme del rettangolo e del quadrato, ma la novità principale si palesa nell’ingresso che si sviluppa in un angolo, forse in modo da ammorbidire la rigidità di una struttura interamente geometrica.

Nel 1933 inoltre realizzò la “Casa sul lago per un artista” in cui coinvolse sempre gli artisti razionalisti, come Radice e con gli architetti del gruppo sette, come Figini, Frette, Larco, Pollini, Rava, Castagnoli, aderenti all’architettura razionalisti ma profondamente legati alla tradizione classica. All’interno si possono invece notare delle decorazioni in stile ancora novecentista e geometrizzato, come “Partita di Pallone” di Radice, la bellezza di questo edificio permise a Terragni di farla entrare nel programma itinerario della Triennale di Milano. Due anni dopo invece, gli venne affidato il progetto per la scuola d’infanzia della periferia comasca conosciuto come “Asilo Sant’Elia”, ovviamente per questa struttura Terragni dovette adottare soluzioni particolari adattabili ad un edificio interamente didattico, ad esempio utilizzò particolari espedienti come le grandi vetrate che sottolineano il contatto tra interno ed esterno e per questo ammirata dai pittori e dagli architetti comaschi.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i principi architettonici che ispirarono Giuseppe Terragni?
  2. Giuseppe Terragni si ispirò principalmente all'architettura di Le Corbusier, adottando principi di proporzione, astrazione e trasparenza, senza l'uso di materiali specifici come il vetro.

  3. Qual è il significato simbolico della trasparenza nella Casa del Fascio?
  4. La trasparenza simboleggia l'incontro tra l'asse dello stato e l'asse del popolo, concretizzato nella Casa del Fascio attraverso elementi come il soffitto lucido in vetro cemento.

  5. Quali elementi decorativi caratterizzano la Casa del Fascio?
  6. All'interno della Casa del Fascio, troviamo la decorazione astratta di Radice e pannelli fotomeccanici in alluminio con immagini di Mussolini e altri simboli fascisti.

  7. Quali altri progetti significativi realizzò Terragni oltre alla Casa del Fascio?
  8. Tra gli altri progetti di Terragni ci sono il "Novocomun" del 1928, la "Casa sul lago per un artista" del 1933 e l'"Asilo Sant'Elia", ognuno caratterizzato da soluzioni architettoniche innovative e un forte legame con l'astrazione e la geometria.

Domande e risposte