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Concetti Chiave

  • Le murature portanti sono essenziali per assorbire i carichi verticali e garantire la stabilità degli edifici, sia all'interno che all'esterno.
  • I laterizi utilizzati possono essere pieni, semipieni o forati leggeri, a seconda della percentuale di foratura, che influisce sulla resistenza meccanica.
  • Lo spessore della muratura deve essere proporzionato ai carichi, con un minimo di 25 cm, e può variare in altezza per edifici elevati con muri "a risega".
  • Le murature ad intercapedine offrono una soluzione per combinare resistenza strutturale e isolamento termico, con pareti multiple e camere d'aria.
  • Le murature armate, ideali per aree sismiche, migliorano l'integrazione delle strutture verticali e orizzontali attraverso l'uso di armature metalliche e calcestruzzo.

Murature con funzione strutturale portante

Le murature si possono suddividere in più classi a seconda che se ne consideri la funzione strutturale, le caratteristiche fisico-tecniche o quelle estetiche.
— Muratura portante. La muratura portante è l'elemento strutturale, sia interno che esterno di una costruzione, atto ad assorbire i carichi verticali provenienti dai solidi murari soprastanti, dagli elementi di solaio o dai carichi accidentali e d'esercizio, assicurando così la stabilità dell'edificio.
Una muratura portante laterizia è in genere composta di elementi pieni o forati ma con rapporto di foratura non troppo elevato.
Si considerano come pieni gli elementi forati aventi percentuale di foratura inferiore o uguale al 15%; sono invece, semipieni se la percentuale dì foratura è compresa tra il 15% e il 55%; i laterizi sono chiamati forati leggeri qualora la percentuale di foratura sia superiore al 55%.

Nel caso che i mattoni o i blocchi (semipieni oppure leggeri) siano messi in opera con la foratura in verticale, vengono denominati "mattoni o blocchi perforati"; nel caso che la foratura si presenti in orizzontale vengono chiamati "mattoni o blocchi cavi". Ovviamente nel secondo caso diminuisce la caratteristica meccanica.
Lo spessore del solido murario sarà in relazione con i carichi a cui è assoggettato, essendo esso, in questa tecnica muraria, direttamente proporzionale alla resistenza a compressione; tale spessore non dovrebbe comunque mai essere inferiore a 25 centimetri o a due teste.
Nel caso di edifici di notevole altezza, diminuendo il carico con l'aumentare dell'altezza, i muri portanti possono venire eseguiti "a risega" diminuendone cioè lo spessore all'aumentare dell'altezza (la diminuzione in genere è di una testa). Di tali variazioni si dovrà ovviamente tener conto nel calcolo statico.
In fase progettuale, è buona norma distinguere le murature portanti interne, da quelle esterne perimetrali: quelle interne infatti devono resistere quasi esclusivamente alle sollecitazioni di carico, mentre per quelle esterne è necessario tener conto della resistenza alle intemperie (espresse in termini di carichi accidentali: pioggia, vento, neve, ecc.) e alla coibentazione termica.
Con studi recenti per il problema statico e quello di coibentazione si è cercata una soluzione comune. Per lo più si tratta della adozione di "blocchi" a fori orizzontali o verticali formanti camere d'aria, disposte trasversalmente al flusso termico.
Una seconda soluzione è presentata dalle murature ad intercapedine. Queste in genere sono formate da due pareti con funzioni portanti, o da una con funzione portante e la seconda di rifodera.
Nel caso si adottino pareti portanti ad intercapedine, è importante il collegamento tra l'elemento portato e quello portante e la centratura del carico.
Una variante tecnica è rappresentata dalle murature armate. Esse, molto usate in zone sismiche, migliorano la collaborazione tra strutture verticali e orizzontali (cordoli, travi, ecc.). La loro costruzione è realizzata con blocchi conformati e disposti in modo da permettere il passaggio dell'armatura verticale. Usando mattoni pieni tradizionali è ugualmente possibile realizzare una muratura armata, costruendo due pareti parallele in laterizio, collegate tra loro con zanche o grappe ecc.; l'intercapedine viene occupata dall'armatura metallica e dal calcestruzzo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la funzione principale della muratura portante in una costruzione?
  2. La muratura portante è un elemento strutturale che assorbe i carichi verticali provenienti dai solidi murari soprastanti, dagli elementi di solaio o dai carichi accidentali, garantendo la stabilità dell'edificio.

  3. Come si classificano gli elementi laterizi in base alla percentuale di foratura?
  4. Gli elementi laterizi si classificano come pieni se la percentuale di foratura è inferiore o uguale al 15%, semipieni se compresa tra il 15% e il 55%, e forati leggeri se superiore al 55%.

  5. Quali sono le considerazioni progettuali per le murature portanti interne ed esterne?
  6. Le murature portanti interne devono resistere principalmente alle sollecitazioni di carico, mentre quelle esterne devono considerare anche la resistenza alle intemperie e la coibentazione termica.

  7. Quali soluzioni sono state adottate per migliorare la coibentazione termica delle murature portanti?
  8. Sono state adottate soluzioni come l'uso di blocchi a fori orizzontali o verticali che formano camere d'aria e le murature ad intercapedine, che migliorano la coibentazione termica.

Domande e risposte