Concetti Chiave
- Gli spot pubblicitari hanno radici storiche negli Stati Uniti dal 1941, mentre in Italia la pubblicità televisiva ha preso piede con Carosello nel 1957.
- Negli anni '70, la fine del monopolio Rai e l'ascesa delle TV private in Italia hanno reso la pubblicità un elemento chiave del settore.
- Gli spot pubblicitari utilizzano strategie persuasive per incentivare il consumo, presentando prodotti come soluzioni magiche ai problemi.
- La struttura degli spot è seriale e scomponibile, con versioni brevi e teaser che amplificano la memoria dello spettatore.
- La musica negli spot svolge cinque funzioni chiave, contribuendo a definire ruoli e personaggi attraverso effetti empatici.
Sono molteplici i campi della presenza degli spot: operano infatti nella costruzione di discorsi della politica, nella comunicazione sociale. A cominciare dagli stati uniti dove troviamo già nel 1941 la prima televisione commerciale del mondo, la WPT, affiliata alla NBC, inaugurata da un commerciale della marca Bulova. Diversamente dagli USA in Europa soprattutto in Italia la programmazione televisiva rimasta a lungo su base non pubblicitaria con programmi dedicati all’informazione.
Carosello in Italia è del 1957 ed è una sorta di rubrica pubblicitarie che viene messa in onda fino al 1977, adotta il modo tipico di fare televisione, mutuato dal teatro. Tutto cambia in Italia con gli anni 70 e con la fine del monopolio della Rai e l’avvento delle tv private. La pubblicità diventa determinante degli anni 80 nel settore delle tv private e ciò permette alla Publitalia di Berlusconi di acquistare Italia uno e Retequattro.Lo spot della comunicazione pubblicitaria commerciale è regolato da strategie persuasive e tattiche suasivo e volte al consumo delle merci materiali o immateriali. È una comunicazione fatta di azioni e passioni che mira a far fare e a far volere. Nelle forme tradizionali della pubblicità lo schema narrativo è ancora quello della messa alla prova del prodotto: è uno schema nel quale l’oggetto si presenta come mezzo o aiutante magico che risolvi problemi. Un altro tipo di strategia è quella dell’accettazione negoziata o della messa in crisi. La costruzione non c’è attiva dello spot contemporaneo procede per farti sintesi e in modo frammentato; la struttura testuale dello spot e costitutivamente seriale è scomponibile, è inoltre è applicabile mediatamente.
Lo spot si scompone anche in short versions, inversioni teaser. La serialità è una tecnica comunicazionale usata soprattutto nella televisione in quanto è un’amplificazione e un potenziamento della memoria del lettore e dello spettatore. Si presta straordinariamente alla comunicazione audiovisiva pubblicitaria.
Anche la musica implica effetti di appello; negli spot hanno una funzione empatica e definiscono ruoli e personaggi. Per la dimensione musicale si distingue tra musica del prodotto, musica del consumatore e musica del testo. La musica è in grado di svolgere cinque diverse funzioni: demarcativa, implicativa, decorativa, affettiva, poetica.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo della pubblicità televisiva negli Stati Uniti rispetto all'Europa?
- Come si è evoluta la pubblicità televisiva in Italia dagli anni '70?
- Quali sono le strategie persuasive utilizzate negli spot pubblicitari?
Negli Stati Uniti, la pubblicità televisiva ha avuto un ruolo pionieristico con la prima televisione commerciale nel 1941, mentre in Europa, e in particolare in Italia, la programmazione televisiva è rimasta a lungo non pubblicitaria, con un cambiamento significativo solo negli anni '70.
Negli anni '70, con la fine del monopolio della Rai e l'avvento delle tv private, la pubblicità è diventata determinante, permettendo a società come Publitalia di Berlusconi di espandersi acquistando canali come Italia Uno e Retequattro.
Gli spot pubblicitari utilizzano strategie persuasive come la messa alla prova del prodotto, l'accettazione negoziata e la messa in crisi, con una struttura testuale seriale e frammentata, spesso accompagnata da musica che svolge diverse funzioni empatiche e narrative.