Le Corbusier – Piani regolatori

Le Corbusier – Piani regolatori

Durante la sua carriera, uno dei progetti principali per Le Corbusier furono i piani regolatori, ovvero i piani che servivano per la creazione di spazi adatti alle nuove città. Una delle strutture più importanti di questi primi anni fu Esprit Nouveau, una villa esposta a Parigi in onore della Exposotion Internationale Des Art Decoratifs et Industriels Modernes. Come avvenne nella villa Dom-ino, l'architetto inserisce un mezzanino dando maggiore spazio alla cucina e al salotto, abilmente uniti in un unico spazio grande. Per quanto riguarda l'arredamento, vengono semplicemente aggiunte due poltrone e la famosa sedia Thonet oltre che ai quadri da lui realizzati disposti sulle pareti. Da qui in poi realizzò diverse ville che vennero definite puriste o palladiane in quanto ricordano Palladio in “Malcontenta” nel suo linguaggio classico e lineare:

• Maison La Roche - Jeanneret, il nome deriva dalla divisione della struttura in due parti in quanto dedicate per due nuclei familiari diversi. Una parte venne realizzata per il banchiere La Roche, il quale desiderava una pinacoteca, per lui progettò una stanza a doppia altezza, che si visita grazie ad un'innovativa rampa, utilizzata per scendere facilmente, e poter ammirare i propri dintorni senza inciampare, questa particolarità venne definita da Le Corbusier una “passeggiata architettonica”
• Villa Stein-De Monzie, questa villa mostra chiaramente l'ideale di Le Corbusier di avere un tetto percorribile, si riscontra infatti un tetto piatto e per questo interamente vivibile, era associato a delle finestre disposte in lunghezza che davano maggior luce agli interni, composti anche da una rampa simile alla Maison Roche Jeanneret.
• Case al Weissenhof a Stoccarda, era una casa estremamente funzionale, elegante ma al contempo conteneva degli accorgimenti particolari come ad esempio il fatto che i letti venissero estratti dagli armadi, era infatti una casa molto piccola e il suo obiettivo era infatti quello di trovare uno spazio essenziale ma al contempo in cui sia possibile vivere bene.
• Villa Savoye, viene considerato il suo grande capolavoro perché qui l’architetto arriva a raccogliere tutte le sue idee architettoniche, oltre ai cinque pilastri della sua ideologia, si riscontra anche la rampa come accesso principale.
• “Padiglione Svizzero alla Città universitaria di Parigi”, qui comincia a vedere parte più organica e vicino alla natura: la forma del pilotis diventa ad esempio più ovale e morbido, il retro della struttura rispecchia il suo vecchio stile tramite le finestre disposte in lunghezza.