Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • La fotografia immobilizza un frammento di spazio e tempo, creando un'immagine per sottrazione attraverso l'inquadratura.
  • L'oggettività dell'immagine fotografica è illusoria; essa condensa la visione del fotografo e il sistema degli oggetti.
  • L'immagine fotografica supera le percezioni dirette, rivelando elementi che sfuggono all'occhio umano e comunicando un linguaggio simbolico.
  • La fotografia giornalistica utilizza simboli che permettono ai membri di una società di riconoscersi, concretizzando idee condivise.
  • Roland Barthes identifica nel "punctum" l'elemento che cattura l'attenzione e genera senso, spostando l'analisi verso la fruizione dell'immagine.

L’immagine fotografica

La fotografia costruisce la propria immagine per sottrazione, immobilizza un frammento di spazio di tempo, tagliando fuori con l’inquadratura tutto il resto. Lo getto dell’immagine fotografica attore testimoniato direttamente nell’immagine, in quanto è stato l’effetto dei raggi luminosi riflessi dell’oggetto a impressionare la pellicola. L’immagine fotografica dipende dal taglio dell’inquadratura, che è molto più significativo in quanto all’inquadratura che seleziona e sceglie una certa visione dell’oggetto o dell’evento o del mondo.
L’oggettività dell’immagine e quindi del tutto illusoria; si crea e si realizza un evento che si collega noi, nel nostro essere qui, la fotografia non rappresenta il reale la condensa la visione del fotografo e il sistema degli oggetti.
L’immagine fotografica ci permette di andare aldilà delle percezioni e di osservare ciò che sfugge al nostro occhio. A un suo linguaggio, essa è invenzione e stile. Dice molto di più di ciò cui assomiglia: ci informa su un sistema sociale, sui valori e sul nostro immaginario.
L’analisi semiologica rintraccia nella fotografia la sua dimensione simbolica che trasforma l’apparente immagine di realtà in una mitografia. Il simbolo nella fotografia giornalistica è la concretizzazione di un’idea intorno a cui i membri di una società vanno a riconoscersi. Simbolizzare è infatti vivere assieme. Già Barthes aveva visto nella fotografia un messaggio senza codice, un analogon perfetto e ne aveva evidenziata la paradossalità è cercata la specificità. Barthes individua nel punctum ciò che affascina in un’immagine il lector indipendentemente dall’oggetto dell’immagine e dalle intenzioni dell’auctor. Il punctum è il luogo in cui si fissa la nostra attenzione e in cui si genera il senso. L’impossibilità di interpretare la fotografia come un sistema di segni analogo alla lingua a spostato l’ottica di approccio verso il momento pragmatico della fruizione dell’immagine.

Domande e risposte