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Concetti Chiave

  • La struttura a capriata reticolare è comunemente usata per coperture metalliche di edifici industriali, offrendo un supporto stabile con capriate disposte trasversalmente.
  • Le terzere o arcarecci sono elementi longitudinali fissati sulla capriata, essenziali per fissare la copertura, il cui tipo varia a seconda del manto di copertura scelto.
  • La struttura a shed sfrutta la trave principale come lucernario, orientata a nord, per garantire un'illuminazione costante e ridurre l'abbagliamento solare.
  • Le coperture a shed includono travi principali reticolari, travi secondarie inclinate e arcarecci, disposti per sostenere efficacemente la copertura.
  • Per superare grandi luci, si utilizzano strutture ad arco, con vari tipi come l'arco a tre cerniere, capace di gestire cedimenti degli appoggi senza compromettere la stabilità.

Struttura a capriata, reticolare e shed

La struttura a capriata reticolare era il tipo più comune e ricorrente di copertura metallica, particolarmente impiegata per edifici industriali; essa è costituita da una serie di capriate ordite nel senso trasversale del fabbricato, sul cui corrente superiore, in corrispondenza dei nodi della struttura reticolare, è posta una serie di correnti longitudinali che prendono il nome di terzere o arcarecci ai quali è fissata la copertura. Naturalmente sono in funzione del tipo di manto di copertura adottato sia i tipi di arcarecci impiegati, che l'interasse tra questi ed anche il tipo di capriata, principalmente per quanto riguarda la pendenza della falda, che nei tipi più correnti ha un valore medio del 15% (impiegando cioè manti di copertura in lastre di fibro-cemento o lamiera ondulata).

La struttura a shed invece, offre il vantaggio di poter usufruire del lato esterno della trave principale come lucernario, orientato preferibilmente a nord, al fine di ottenere una illuminazione pressoché costante come intensità, evitando i fastidiosi effetti di abbagliamento dei raggi solari diretti.
La caratteristica costruttiva di questo tipo di copertura, è di essere costituita da tre ordini di membrature:
1) Travi principali, generalmente reticolari, con funzioni anche di portavetro.
2) Travi secondarie inclinate, appoggiate alla briglia superiore ed a quella inferiore delle travi principali.
3) Arcarecci di sostegno della copertura, correnti sulle travi secondarie e quindi orditi parallelamente alle travi principali.
Quando per particolari esigenze sia necessario superare le luci sopradetto, si dovrà ricorrere ad altri tipi di struttura, tra le quali hanno un'ampia diffusione quelle ad arco nei vari tipi e soluzioni; gli archi reticolari vengono eseguiti con forma parabolica preferibilmente quando i carichi verticali siano predominanti e possono essere sia del tipo a spinta eliminata con tirante, sia normali, nei quali le spinte vengono affidate alle strutture sottostanti che le trasmettono poi alla base. L'arco a tre cerniere è preferito nei casi in cui si debba supporre possibili cedimenti degli appoggi che, con questo tipo non ne influenzano la stabilità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura più comune per le coperture metalliche negli edifici industriali?
  2. La struttura a capriata reticolare è il tipo più comune e ricorrente di copertura metallica, particolarmente impiegata per edifici industriali.

  3. Quali sono i vantaggi della struttura a shed?
  4. La struttura a shed offre il vantaggio di utilizzare il lato esterno della trave principale come lucernario, orientato preferibilmente a nord, per ottenere un'illuminazione costante ed evitare l'abbagliamento dei raggi solari diretti.

  5. Quando è preferibile utilizzare un arco a tre cerniere?
  6. L'arco a tre cerniere è preferito nei casi in cui si debbano supporre possibili cedimenti degli appoggi, poiché questo tipo di arco non ne influenza la stabilità.

Domande e risposte

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